Ford Focus, addio a novembre: intanto prodotta l'ultima ST
Ford terminerà la produzione della Focus in Europa a novembre 2025. La scelta accelera la strategia di elettrificazione con modelli basati su MEB, alterando il panorama delle hot hatch
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Un capitolo fondamentale dell’automobilismo europeo si avvia alla conclusione: la Ford ha annunciato ufficialmente che la produzione della celebre Focus terminerà entro il novembre 2025. Dopo un percorso lungo venticinque anni, il modello che ha rivoluzionato il segmento delle compatte e conquistato milioni di automobilisti si prepara a lasciare i listini, segnando la fine di un’epoca e l’inizio di una profonda trasformazione per il marchio dell’Ovale Blu.
Il cuore di questa svolta è lo stabilimento tedesco di Saarlouis, teatro della produzione della Focus fin dalla sua nascita. Qui, dei circa 4.500 dipendenti attualmente impiegati, soltanto un migliaio resterà operativo per accompagnare la delicata fase di transizione verso nuove piattaforme e processi industriali. Gli altri lavoratori, purtroppo, dovranno dire addio a una delle ultime compatte tradizionali rimaste sul mercato europeo, simbolo di un segmento in costante declino sotto la spinta di nuovi trend e cambiamenti tecnologici.
L’uscita di scena di un’icona
L’uscita di scena della Focus si inserisce in una più ampia strategia di riorganizzazione industriale e di riposizionamento del marchio Ford, sempre più orientato verso l’elettrificazione della gamma. Non si tratta di un episodio isolato: la casa americana aveva già posto fine alla produzione della Fiesta nel 2023 e della Mondeo l’anno precedente, segnando così il progressivo abbandono delle berline tradizionali a favore di modelli più in linea con le attuali preferenze dei consumatori.
Nel panorama delle sportive compatte, le cosiddette hot hatch, la scomparsa della Focus ST lascia un vuoto difficile da colmare per gli appassionati di guida brillante. L’unica alternativa rimasta nel listino Ford è la Puma ST, un crossover dalle prestazioni vivaci ma incapace, secondo molti puristi, di replicare il fascino e la dinamica delle classiche cinque porte che hanno fatto la storia del marchio.
Adeguarsi alle normative
Alla base di queste scelte industriali c’è una chiara volontà di adeguarsi sia alle sempre più stringenti normative sulle emissioni sia ai nuovi orientamenti del mercato. In quest’ottica, è fondamentale l’accordo siglato tra Ford e Volkswagen per l’utilizzo della piattaforma MEB, che darà vita ai nuovi modelli Explorer EV e Capri EV. Una collaborazione strategica che testimonia la determinazione di Ford nell’accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni e rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta all’ambiente.
Non mancano però le preoccupazioni sul fronte occupazionale. I sindacati tedeschi hanno espresso forti timori per il futuro dei lavoratori di Saarlouis, chiedendo all’azienda piani concreti di ricollocazione e formazione per affrontare il cambiamento senza traumi sociali. Dal canto loro, i vertici Ford sottolineano come la trasformazione sia indispensabile per garantire la competitività e la sostenibilità a lungo termine, anche alla luce delle nuove sfide poste dalla rivoluzione elettrica.
Un po’ di nostalgia
Gli appassionati di motori guardano con nostalgia alla fine di un’era: la Focus e la sua versione sportiva hanno rappresentato per anni un punto di riferimento per chi cercava emozioni di guida senza compromessi. Tuttavia, secondo molti analisti, il mercato dell’usato e dell’aftermarket potrebbe continuare a mantenere viva la passione per questi modelli ancora per diversi anni, alimentando una nicchia di collezionisti e amanti delle prestazioni.
La trasformazione che sta investendo Ford non si limita alla progettazione di nuove vetture: l’azienda sta investendo massicciamente in infrastrutture di ricarica, nella riorganizzazione delle catene di fornitura e in programmi di formazione specializzata per i dipendenti. L’addio alla Focus non è dunque soltanto la fine di una storia di successo, ma anche il simbolo di una rivoluzione industriale che coinvolge l’intero settore automobilistico europeo, proiettandolo verso un futuro sempre più sostenibile, digitale e interconnesso.
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