Nissan punta su Micra e LEAF per rinascere in Europa

Nissan avvia una ristrutturazione con chiusure e tagli e punta su Micra elettrica e restyling della LEAF per rilanciare le vendite e arginare il calo in Europa

Nissan punta su Micra e LEAF per rinascere in Europa
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Giorgio Colari
Pubblicato il 29 set 2025

La storica casa automobilistica Nissan si trova oggi al centro di una delle sue fasi più delicate e cruciali, sospesa tra la necessità di una profonda trasformazione e la volontà di rilanciarsi in un mercato globale sempre più competitivo. In questo scenario, la strategia adottata dalla casa giapponese appare come una vera e propria corsa contro il tempo, con la duplice sfida di risanare i conti e conquistare una posizione di rilievo nell’era della mobilità sostenibile.

Una situazione complessa

I numeri raccontano una situazione complessa: le vendite globali del marchio hanno subito una contrazione del 5,7% nel primo semestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che, pur mitigato da lievi segnali di ripresa nei mesi estivi – luglio in crescita dello 0,5% e agosto del 2,8% su scala mondiale – evidenzia un quadro tutt’altro che rassicurante, soprattutto se si osservano le profonde differenze tra le varie aree geografiche.

Il mercato europeo rappresenta senza dubbio il fronte più critico per Nissan. Qui, il calo delle immatricolazioni si è fatto via via più marcato: -7,6% a giugno, -9,1% a luglio, fino al drammatico -13,6% di agosto, quando sono state consegnate appena 14.698 vetture. Un trend che contrasta in modo evidente con i risultati ottenuti in altre aree del mondo: agosto ha visto crescere le vendite dell’11% in Nord America, del 19,4% in Cina e di un notevole 22,2% in Giappone. Questo squilibrio mette in luce quanto sia difficile per il brand giapponese ritagliarsi uno spazio nel Vecchio Continente, oggi dominato da una concorrenza sempre più agguerrita e da una domanda in rapida evoluzione.

Risposta alla crisi

Per rispondere a questa crisi, la casa nipponica ha varato un ambizioso piano di ristrutturazione, che prevede la chiusura di alcuni stabilimenti produttivi e una significativa riduzione del personale. Una scelta dolorosa, ma ritenuta necessaria dal management per contenere i costi e liberare risorse da investire nel futuro. Secondo gli analisti, la riduzione della capacità produttiva potrebbe portare benefici immediati in termini di bilancio, ma espone anche l’azienda a rischi sul fronte dell’immagine e della capacità di reagire prontamente a eventuali riprese della domanda.

Parallelamente, Nissan punta con decisione sulla mobilità elettrico, un segmento ormai imprescindibile per chi vuole restare competitivo. Il rilancio della gamma passa attraverso modelli chiave come la nuova Micra, sviluppata sulla piattaforma condivisa con la Renault 5 E-Tech, e il restyling della storica LEAF, che si prepara a riconquistare il pubblico delle compatte a zero emissioni. Questi due modelli rappresentano il cuore della strategia di rinnovamento, offrendo soluzioni innovative sia per la mobilità urbana sia per quella extraurbana.

Un campo di battaglia decisivo

Il segmento delle city car elettriche, in particolare, si sta rivelando un campo di battaglia decisivo. In Europa, la nuova Micra a batteria viene proposta come risposta ideale alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla sostenibilità e ai costi di gestione. Al tempo stesso, la rinnovata LEAF mira a difendere la sua posizione in un mercato popolato da competitor europei e cinesi, dove la pressione sui prezzi e sull’innovazione tecnologica è ai massimi livelli.

Dal punto di vista finanziario, il management ha indicato come priorità il risanamento dei conti e il ritorno a una crescita sostenibile. La ristrutturazione dovrebbe consentire di concentrare gli investimenti sullo sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto, puntando su tecnologie avanzate e sull’elettronica di bordo, elementi chiave per affermarsi nell’attuale panorama dell’elettromobilità.

Una gamma più snella

Per i concessionari e i clienti, questa fase di transizione si tradurrà probabilmente in una gamma più snella e orientata ai veicoli elettrico, accompagnata da offerte commerciali mirate. Tuttavia, non si possono escludere temporanee riduzioni della disponibilità di alcuni modelli tradizionali, almeno fino a quando la nuova strategia non avrà prodotto i risultati attesi.

I prossimi mesi saranno dunque determinanti per capire se Nissan riuscirà a invertire la rotta, soprattutto in Europa dove la sfida appare più complessa che mai. Il successo dipenderà dalla capacità di proporre modelli realmente innovativi, con una forte attenzione all’autonomia, al prezzo e alla qualità percepita. Solo così la casa giapponese potrà sperare di riconquistare la fiducia dei consumatori e riaffermarsi come protagonista in un mercato in rapida trasformazione.

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