La Spagna punta sulle auto elettriche, ma la fiducia è ai minimi

La Spagna investe 1,3 mld nel Piano Auto 2030 per promuovere le BEV, ma costi, autonomia e infrastruttura di ricarica frenano l'adozione e la fiducia dei consumatori

La Spagna punta sulle auto elettriche, ma la fiducia è ai minimi
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Giorgio Colari
Pubblicato il 23 dic 2025

In Spagna, la transizione verso una mobilità più sostenibile si trova di fronte a una brusca frenata. Nonostante le ambizioni del governo e gli investimenti pubblici, la realtà del mercato racconta una storia diversa: la maggioranza degli automobilisti spagnoli resta diffidente nei confronti delle auto elettriche, preferendo soluzioni ibride e più tradizionali. Questo scenario emerge con forza dai dati raccolti dal Foro de Movilidad di Alphabet, che fotografano un paese ancora lontano dal pieno abbraccio dell’elettrificazione.

I motivi di questa reticenza sono molteplici e ben radicati. In primo luogo, il costo elevato delle vetture a batteria rappresenta il principale ostacolo per il 28% degli intervistati. L’accessibilità economica resta un miraggio per molti consumatori, che si trovano a dover scegliere tra sostenibilità e portafoglio. A ciò si aggiunge il timore legato all’autonomia: il 26% degli spagnoli esprime dubbi sulla capacità delle auto elettriche di coprire distanze adeguate senza la necessità di ricariche frequenti, alimentando la cosiddetta “ansia da ricarica”.

L’infrastruttura di ricarica è cruciale

Un altro nodo cruciale è rappresentato dall’infrastruttura ricarica. Solo il 27% degli automobilisti può contare su una soluzione privata per ricaricare il proprio veicolo, mentre ben il 51% dipende dalle colonnine pubbliche, spesso percepite come insufficienti e mal distribuite. Il dato più allarmante riguarda il 20% degli intervistati che, ad oggi, non dispone di alcuna alternativa concreta per la ricarica, una situazione che rischia di allargare ulteriormente il divario tra le aree urbane e quelle rurali.

Questa incertezza diffusa si riflette direttamente nelle scelte di acquisto. Il 54% dei cittadini spagnoli preferirebbe orientarsi su una soluzione Full Hybrid o Plug-in Hybrid, considerata un compromesso tra innovazione e affidabilità. Al contrario, solo l’8% degli intervistati si dichiara disposto a scegliere un veicolo completamente elettrico, segnalando una fiducia ancora limitata nelle BEV (Battery Electric Vehicle). Il dato assume contorni ancora più significativi se si analizzano le fasce d’età: tra i giovani dai 18 ai 30 anni, la fiducia nelle auto elettriche scende dal 53% al 45%, mentre tra gli over 60 solo il 29% considera questa tecnologia una soluzione valida per il futuro.

Il Piano Auto 2030

Per rispondere a questa situazione, il governo spagnolo ha varato il Piano Auto 2030, un programma ambizioso che prevede investimenti per 1,3 miliardi di euro. Il piano si articola in tre linee principali: 400 milioni destinati a incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, 300 milioni per il potenziamento delle infrastrutture di ricarica e 580 milioni dedicati al programma Perte, focalizzato sui veicoli connessi e sulle nuove tecnologie digitali. Tuttavia, nonostante l’impegno finanziario, gli analisti avvertono che il denaro da solo non sarà sufficiente a colmare il gap tra le aspirazioni politiche e la realtà quotidiana degli automobilisti.

Le richieste degli operatori del settore e dei consumatori convergono su alcuni punti chiave. I costruttori di automobili chiedono una maggiore stabilità normativa, indispensabile per pianificare investimenti e strategie a lungo termine. I consumatori, dal canto loro, esprimono preoccupazione per la svalutazione rapida delle auto elettriche e per i tempi di ricarica ancora troppo lunghi rispetto alle esigenze di mobilità quotidiana. Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dalla distribuzione irregolare delle colonnine di ricarica, che penalizza soprattutto le zone periferiche e rurali, rischiando di escludere una parte significativa della popolazione dal processo di transizione.

Secondo gli esperti, la soluzione non può che essere integrata e multilivello. È necessario promuovere campagne informative trasparenti sui costi reali di acquisto e gestione delle auto elettriche, offrire incentivi fiscali chiari e facilmente accessibili, e investire in modo massiccio nello sviluppo delle infrastrutture, soprattutto nelle aree meno servite. Solo attraverso una collaborazione efficace tra pubblico e privato, il monitoraggio costante dei risultati e l’adattamento delle politiche ai bisogni specifici dei territori, la Spagna potrà sperare di trasformare il Piano Auto 2030 da semplice dichiarazione d’intenti a reale motore di diffusione delle auto elettriche.

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