Resa celebre da Top Gear, la supercar britannica ancora stupisce

La Noble M600 è la supercar inglese che monta un V8 Volvo rivisto da Judd: 659 CV, 362 km/h e nessun aiuto elettronico. Un'icona senza compromessi

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 28 ago 2025
Resa celebre da Top Gear, la supercar britannica ancora stupisce

Nel mondo delle auto ad alte prestazioni, dove la tecnologia sembra aver preso il sopravvento e le emozioni spesso si perdono tra controlli elettronici e comfort raffinati, esiste una creatura rara che sfida ogni convenzione: la Noble M600. Questa supercar britannica rappresenta una dichiarazione di guerra contro le logiche dell’automotive moderno, scegliendo di affidarsi esclusivamente al talento del pilota e a una meccanica pura, senza alcun filtro digitale. I suoi numeri sono impressionanti e parlano chiaro: 659 cavalli, appena 1250 kg di peso e una velocità massima di 362 km/h, il tutto senza alcun aiuto elettronico. Un manifesto di libertà che la pone in diretta competizione con mostri sacri come Ferrari, Pagani Zonda F e persino la leggendaria Bugatti Veyron.

Motore di derivazione Volvo

Dietro l’aspetto aggressivo e le prestazioni mozzafiato della Noble M600 si cela una storia tanto insolita quanto affascinante. Il suo cuore pulsante non nasce da una costosa officina italiana o tedesca, ma da un insospettabile motore Volvo. Più precisamente, si tratta di un V8 biturbo la cui origine è sorprendentemente pacata: il propulsore, infatti, veniva montato sulle tranquille berline e SUV scandinavi come la XC90 e la S80, dove erogava “soli” 315 CV. Tuttavia, la vera magia è avvenuta grazie all’intervento della Judd, azienda celebre per la sua esperienza nelle competizioni di Formula 1, che ha trasformato questo motore da docile compagno di viaggio in una vera e propria belva da pista.

La metamorfosi è stata radicale: due turbocompressori di nuova generazione, iniettori maggiorati e una completa riprogrammazione della centralina hanno letteralmente stravolto le caratteristiche originarie del propulsore Volvo. Il risultato è una potenza più che raddoppiata, capace di spingere la vettura fino a 659 CV e 7.000 giri/minuto. Un balzo evolutivo che ha reso la Noble M600 una delle auto più desiderate dagli appassionati di guida analogica e pura, distanziandola nettamente dalla filosofia delle supercar moderne.

Filosofia estrema

Ma ciò che davvero distingue la supercar inglese dalla concorrenza è la sua filosofia progettuale estrema e senza compromessi. Mentre il resto del mercato abbracciava controlli elettronici sempre più sofisticati, sistemi di sicurezza e assistenze alla guida, Noble ha scelto una strada diametralmente opposta. Nessun ABS, nessun controllo di trazione, solo la sensibilità e l’esperienza del pilota a fare la differenza. Il tutto è affidato a un robusto cambio manuale a sei marce fornito dalla Graziano, un elemento che restituisce un feeling diretto e autentico con la meccanica della vettura.

Il telaio della Noble M600 è un altro punto di forza: realizzato in fibra di carbonio, garantisce una rigidità eccezionale e contribuisce in modo decisivo al contenimento del peso. Questa scelta tecnica non solo esalta le prestazioni dinamiche, ma sottolinea anche la cura artigianale con cui ogni esemplare viene assemblato. Ogni dettaglio, ogni componente, riflette la filosofia del fondatore Lee Noble: massima leggerezza, attenzione maniacale alla qualità e un coinvolgimento totale del guidatore.

Prestazioni superbe

Le prestazioni, d’altronde, sono da brividi: accelerazione da 0 a 100 km/h in circa tre secondi e una velocità massima di 362 km/h. Numeri che hanno permesso alla supercar britannica di imporsi anche in contesti altamente competitivi, come la celebre pista di Top Gear, dove ha lasciato dietro di sé rivali ben più costose e blasonate. Non a caso, la Noble M600 è stata spesso definita la “Ferrari F40 dei giorni nostri”, un paragone che ne certifica l’aura di leggenda tra gli appassionati.

In un’epoca in cui l’automobile sembra destinata a diventare sempre più un prodotto tecnologico e asettico, la Noble M600 si erge come baluardo di una tradizione ormai in via d’estinzione. È una delle ultime vere supercar analogiche, un tributo al coraggio e all’ingegno britannico, ma soprattutto alla passione per la guida nella sua forma più autentica. Una macchina che non perdona, che non fa sconti, ma che regala emozioni pure e senza compromessi a chi sa domarla. E, forse, proprio per questo, resterà per sempre nel cuore di chi ama davvero l’automobile.

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