Da 200 all'ora al carroattrezzi, come si interrompe la corsa di una Ferrari

Una Ferrari 296 è stata fermata a 191 km/h sulla D1089 in Correze: veicolo sequestrato, patente ritirata e multa. L'episodio sottolinea i pericoli dell'eccesso di velocità

Da 200 all'ora al carroattrezzi, come si interrompe la corsa di una Ferrari
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 8 ott 2025

Il limite era di 90. La Ferrari andava a 191. E se la matematica non è un’opinione, il conducente ha superato il consentito di oltre cento chilometri orari, trasformando una supercar da sogno in un fermo amministrativo da incubo. L’episodio è accaduto in Francia, su una tranquilla provinciale nei pressi di Darnets, Corrèze, nel cuore dell’esagono, dove la gendarmeria ha fermato – o meglio, bloccato – una Ferrari 296 GTB lanciata in un galoppo ben oltre ogni ragionevolezza.

La notizia fa il giro del web

La notizia arriva direttamente dai canali ufficiali delle forze dell’ordine locali, che non hanno mancato di aggiungere un pizzico di sarcasmo: «Ferrari 296 a 191 km/h su una strada da 90: il cavallino va al galoppo». Battuta semplice, ma efficace. E perfettamente in linea con l’esito dell’operazione: patente ritirata, multa salata e auto sequestrata su due piedi – o meglio, su quattro ruote da carro attrezzi.

L’automobilista, presumibilmente di buon gusto automobilistico ma scarsa aderenza al codice della strada, è stato lasciato a piedi, e senza troppa cerimonia. Nulla di nuovo, purtroppo, in un periodo in cui le supercar sono spesso protagoniste di gesti irresponsabili, dove la potenza del mezzo sembra offuscare il buonsenso.

Il luogo del misfatto è la D1089, una provinciale che taglia orizzontalmente il centro della Francia, a metà strada tra Lione e Bordeaux. Non esattamente una pista di Le Mans, e nemmeno un tratto isolato: si tratta di una normale strada aperta al traffico, con limite a 90 km/h, come la gran parte della rete secondaria francese. Lì, venerdì 3 ottobre, la Ferrari è stata immortalata dal radar della gendarmeria mentre toccava i 191 orari. Risultato inevitabile: sequestro immediato.

Una 296 da 830 CV protagonista

La vettura in questione non era una qualunque: si trattava di una 296 GTB, ibrida plug-in da 830 cavalli, recentemente affiancata dalla versione “Speciale”, ancora più estrema. Una macchina da pista con targa, costruita per emozionare e volare. Ma, come spesso accade, volare troppo basso può causare problemi. E qui di pista non c’era proprio nulla. Non è il primo caso. Solo pochi giorni fa una BMW Serie 1 è stata pizzicata a 205 km/h, sempre su strade aperte. E mentre i costruttori investono milioni per rendere le auto sempre più sicure e veloci, resta il vecchio nodo: la testa di chi guida.

Al di là della multa e del ritiro della patente, c’è una riflessione che torna puntuale: guidare bene non significa solo guidare veloce. Anzi. Le strade pubbliche non sono autodromi, e basta una distrazione, un animale che attraversa o un malinteso con un altro veicolo per trasformare la bravata in tragedia. E non serve scomodare Seneca per dire che “la velocità è nulla senza controllo”. Dunque, che la morale sia chiara: la Ferrari può andare forte, fortissimo. Ma solo dove è concesso, e solo se sei capace. Altrimenti, ti ritrovi con il cavallino rampante… parcheggiato al deposito giudiziario.

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