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Pagani Huayra R: la nuova hypercar per la pista

Soltanto 30 esemplari, ad un prezzo che parte da 2,6 milioni di euro ciascuno, per la attesa supercoupé da 850 CV che potrà essere utilizzata soltanto in circuito.

Perfettamente in linea con alcune recenti anticipazioni “captate” all’inizio 2021, Pagani svela Huayra R. La nuova hypercar creata dall’azienda di San Cesario sul Panaro, dichiarata erede di Zonda R, è stata concepita per un utilizzo esclusivamente in pista: non è, quindi, omologata per circolare su strade aperte al traffico. La “tiratura” programmata è di 30 unità, e c’è da scommettere sul fatto che l’intera produzione non farà fatica a trovare altrettanti super appassionati (con adeguate capacità finanziarie) disposti a fare spazio nel proprio garage per accaparrarsene un esemplare. Il prezzo annunciato è, “ovviamente”, stratosferico: 2,6 milioni di euro (IVA esclusa). A disposizione degli acquirenti, ci sarà anche la possibilità di portare Huayra R sui tracciati più celebri al mondo nei quali la factory fondata da Horacio Pagani organizza eventi dedicati e che si avvalgono della collaborazione dello staff tecnico che ha progettato e costruito ogni esemplare della nuova “ultracoupé” emiliana.

Nobili origini

“Estrema”, come da ultraventennale tradizione Pagani, la nuova Huayra R lo è in ogni millimetro quadrato del proprio insieme. E non potrebbe essere altrimenti, dunque si tratta di una considerazione… retorica, che tuttavia vale la pena indicare se la si mette in relazione con gli atout di elevatissima tecnologia e tradizione da grande sportiva tipicamente all’italiana che la nuova “creatura” di Horacio Pagani porta in dote e che – come si accennava in apertura – raccoglie il testimone di Zonda R che esordì nel 2009. C’è tuttavia di più in questo “esercizio” di celebrazione della passione: un marcato richiamo alle Sport-prototipo (Gruppo 4, prima; e successivamente Gruppo 5) che fra gli anni 60 e 70 animarono l’epoca d’oro della massima serie mondiale per le vetture “a ruote coperte” tanto da renderla all’epoca più seguita della stessa Formula 1 e anche per questo indimenticabile. Ferrari 330 P4, Ford GT40, Porsche 917 (che, dichiara Horacio Pagani, è la sua preferita), vetture molto veloci e – in rapporto all’attualità – anche pericolose, in ogni caso assolutamente belle in tutti i sensi nelle loro linee aerodinamiche, eleganti, romantiche e senza tempo, rappresentano il substrato sul quale i tecnici di San Cesario hanno sviluppato il progetto Huayra R.

Corpo vettura: è tutta nuova

Lo studio della nuova hypercar è stato portato avanti da Pagani insieme alla factory tedesca Hwa (con sede ad Affalterbach), fondata da Hans Werner Aufrecht – cioè il tecnico che insieme ad Erhard Melcher fondò nel 1967 Amg – e specializzata nella ricerca tecnologica di vetture da competizione: dalla partnership Pagani-Hwa è stata concepita una nuova monoscocca in materiali compositi di ultima generazione (fra cui si segnala l’impiego di carbo-titanio) e che integra i sedili, in modo da offrire la più elevata protezione per il pilota e l’eventuale passeggero, insieme a strutture laterali con funzione ammortizzante ed al rollbar integrale. I telai anteriori, realizzati in lega di acciaio al cromo-molibdeno, beneficiano dell’esperienza di sviluppo e dei crash test effettuati per mettere a punto il progetto Huayra, pur essendo anch’essi progettati specificamente per la pista. Il telaio posteriore, insieme al gruppo propulsore, forma una struttura integrata con la monoscocca, contribuendo a massimizzare le proprietà meccaniche del telaio, con un conseguente aumento del 51% della rigidezza flessionale e del 16% della rigidità torsionale rispetto alla versione stradale.

All’insegna della leggerezza

L’utilizzo congiunto di nuove tecnologie strutturali e materiali sviluppati specificamente per la nuova supercoupé emiliana, insieme ad un sostanziale miglioramento delle proprietà meccaniche della scocca, consente a Pagani Huayra R di mantenere il peso a secco in soltanto 1.050 kg: un risultato di assoluto livello, come del resto ci si attende dal costante affinamento delle tecniche sullo studio dei materiali che da sempre rappresentano alcuni dei punti di forza dell’azienda artigianale di San Cesario sul Panaro.

Specifiche FIA

L’equipaggiamento di Pagani Huayra R è… regolamentare: si rifà, cioè, alle specifiche sportive prescritte dalla Federazione Internazionale. Dunque:

  • Rollbar integrato nella monoscocca centrale provvisto di specifiche strutture di assorbimento in caso di urto o ribaltamento, presenti nella parte anteriore, in quella laterale ed al posteriore della vettura e realizzate in materiali compositi;
  • Impianto di estinzione ad azionamento automatico in caso di incendio;
  • Sedili rivestiti in Nomex, corredati di cinture di sicurezza a sei punti, di poggiatesta in fibra di carbonio con protezioni laterali, e rivestiti con una imbottitura in schiuma Ener-Core EC 50 (anch’essa a norma FIA) che – indica la nota diffusa da Pagani – assicura al pilota una ottimale posizione di guida, adattandosi perfettamente ad ogni morfologia corporea.

L’impostazione dell’abitacolo si completa con il ricorso ad una pedaliera regolabile, progettata su misura insieme ad AP Racing, il volante a sgancio rapido e regolabile in altezza ed in profondità che comprende tutti i comandi essenziali (dal controllo trazione alla selezione della mappatura Abs ai comandi radio per la comunicazione con l’esterno ed altre funzioni che devono essere a portata di mano); i comandi secondari (illuminazione, mappe del gruppo propulsore, regolazione delle sospensioni, selettore del bilanciamento dell’impianto frenante) posizionati in un unico pannello nella consolle centrale; la telemetria di bordo utile alla registrazione di tutti i dati dinamici della vettura e le immancabili levette del cambio collocate dietro al volante.

Una tonnellata di downforce

Le prestazioni velocistiche di Pagani Huayra R saranno senz’altro rese note più avanti: la velocità di punta sarà “ovviamente” ben superiore a 300 km/h: ciò su cui Pagani pone l’accento delle prestazioni riguarda la raffinatissima impostazione aerodinamica, dove ogni superficie è stata studiata in funzione del massimo carico, con l’obiettivo iniziale di raggiungere 1.000 kg di downforce a 320 km/h mantenendo una distribuzione della deportanza nell’ordine del 46%-54% a qualsiasi velocità. Fra i componenti inediti, si notano due nuove feritoie anteriori per la massima efficienza di raffreddamento dei freni all’avantreno e convogliare i flussi in uscita verso la zona laterale del veicolo in modo da ridurre le turbolenze al minimo; un nuovo studio sul radiatore e sulla fluidodinamica interna per ottimizzare l’afflusso di aria verso il motore senza incidere negativamente sulla penetrazione aerodinamica, l’adozione di nuovi profili alari sul cofano anteriore, nuove prese d’aria al di sopra del passaruota e le generose “uscite” laterali, nonché una nuova presa d’aria sul tetto con “pinna” centrale integrata.

Motorizzazione tutta nuova

Sotto al cofano (o, per meglio dire: alle spalle dell’abitacolo), Pagani Huayra R viene equipaggiata con un’unità motrice da 6 litri ed architettura a 12 cilindri a V, realizzata in partnership di Hwa e ribattezzata “Pagani V12-R”. L’alimentazione è aspirata, come da tradizione Pagani. Il sistema di scarico, derivato dagli studi della Formula 1, si compone di tubazioni in Inconel rivestite in ceramica (per offrire una più elevata dissipazione del calore). L’intero motore è decisamente leggero (pesa 198 kg) ed offre valori “da urlo”: 850 CV la potenza massima, “zona rossa” del fuorigiri a 9.000 giri/min, e 750 Nm di coppia motrice. Una motorizzazione “estrema”, come si addice all’immagine della vettura, e che necessita di essere revisionata ogni 10.000 km (intervalli di tempo decisamente ampi, dunque, a discapito delle elevatissime performance ottenibili). La trasmissione (trazione, naturalmente, posteriore) sfrutta un cambio sequenziale a sei rapporti non sincronizzati: anche in questo caso l’engineering è stato portato avanti specificamente per la nuova Huayra R. Il suo peso si attesta su 80 kg. L’impostazione tecnica della vettura presenta, inoltre, un set di sospensioni a quadrilateri indipendenti con ammortizzatori a controllo elettronico funzionali all’aerodinamica, ed un impianto frenante Brembo con dischi carboceramici CCM-R.

La scheda tecnica

  • Motore: 12 cilindri a V, aspirato;
  • Potenza massima: 850 CV a 8.250 giri/min;
  • Coppia massima: 750 Nm fra 5.500 e 8.300 giri/min;
  • Trasmissione: cambio sequenziale a sei rapporti non sincronizzati; trazione posteriore.

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