La Ferrari che tutti vogliono è all'asta: rarissima e col V12
La Ferrari Monza SP2 2022, con V12 sei e mezzo litri e 810 CV, sarà battuta da RM Sothebys ad Abu Dhabi. Esemplare con 812 km, stime 2,25-2,75M$.
Un momento storico per gli amanti delle automobili di lusso e per chi sa riconoscere il valore autentico di un capolavoro su quattro ruote. La Ferrari Monza SP2 del 2022 arriva all’asta presso RM Sothebys ad Abu Dhabi il prossimo 5 dicembre, portando con sé una storia affascinante racchiusa in soli 812 chilometri percorsi. Ci troviamo di fronte a uno di quegli esemplari che rappresentano il culmine della ricerca contemporanea di perfezione nel mondo delle supercar, dove ogni dettaglio rivela una scelta progettuale consapevole e una dedizione quasi ossessiva verso l’essenza pura della guida sportiva.
Una serie limitata
L’auto in questione appartiene alla serie limitata «Icona» e sfoggia una carrozzeria in Grigio Titanio Metallizzato che contrasta magnificamente con gli interni in Rosso Ferrari. Quello che colpisce immediatamente è l’assenza totale di parabrezza e tetto, una decisione estetica e funzionale che trasforma l’esperienza di guida in qualcosa di primordiale e senza compromessi. La stima preliminare oscilla tra 2,25 e 2,75 milioni di dollari, ma la rarità dell’esemplare lascia aperte le porte a sviluppi sorprendenti durante la sessione d’asta.
A guidare la visione progettuale di questa Monza SP2 è stato il designer Flavio Manzoni, che ha saputo reinterpretare magistralmente le linee storiche delle leggendarie 750 e 860 Monza attraverso una prospettiva contemporanea. Non si tratta di una semplice nostalgia: piuttosto, è un dialogo rispettoso tra il passato glorioso di Ferrari e le ambizioni tecniche della modernità. L’assenza di ogni concessione al comfort ordinario diviene il manifesto di questa filosofia progettuale, creando uno spazio dove la prestazione pura e l’emozione sensoriale regnano incontrastati.
Un motore V12
Sotto il cofano pulsa un cuore meccanico straordinario: il motore V12 di sei e mezzo litri eroga 810 cavalli di pura potenza, permettendo alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e di superare agevolmente i 300 km/h in velocità massima. Numeri impressionanti che raccontano solo metà della storia; l’altra metà è scritta nel modo in cui l’auto trasmette questa energia al pilota, trasformando ogni viaggio in un’esperienza indimenticabile e coinvolgente.
Proveniendo da una collezione privata prestigiosa di Dubai e registrata in Kuwait, questo esemplare porta con sé il pedigree collezionistico che oggi fa la differenza sul mercato internazionale. I soli 812 chilometri sul contachilometri non rappresentano un semplice numero, ma piuttosto una dichiarazione di intenzione: si tratta di un’auto curata meticolosamente, mantenuta con documentazione impeccabile e sottoposta al minimo stress meccanico possibile. Per chi investe in supercar moderne, questa caratteristica di preservazione assume un valore quasi incommensurabile.
Una vetrina perfetta
La Collectors’ Week organizzata da RM Sothebys ad Abu Dhabi rappresenta la vetrina perfetta per questa transazione di altissimo livello. Un’assemblea di acquirenti privati raffinati, dealer specializzati e investitori sofisticati convergerà su questa auto, scrutando ogni sfumatura estetica e ogni parametro tecnico con attenzione chirurgica. L’identità visiva conferita dall’accostamento tra il Grigio Titanio Metallizzato e i richiami al Rosso Corsa storico crea un impatto estetico che non passa inosservato, elevando il valore espositivo ben oltre le mere considerazioni prestazionali.
Il panorama valutativo rimane tuttavia complesso e sfumato. Da una parte, esperti e appassionati riconoscono nella Monza SP2 un investimento promettente, sostenuto dalla tiratissima limitazione della serie e da un fascino storico intelligentemente rivisitato per il mercato contemporaneo. Dall’altra, analisti più conservatori sollevano cautele legittime riguardanti le oscillazioni speculative che caratterizzano il settore delle supercar moderne, dove i rendimenti economici non possono mai essere garantiti a priori.
Non solo il prezzo conta
Chi deciderà di partecipare attivamente dovrà considerare attentamente non solo il prezzo d’acquisto stimato durante l’asta, ma anche l’insieme degli oneri accessori, i costi di trasporto internazionale e la manutenzione specializzata richiesta da una vettura così esclusiva e raffinata. L’assenza di parabrezza, benché limiti drasticamente l’utilizzo in contesti quotidiani, eleva in modo esponenziale il valore simbolico e l’attrattiva collezionistica complessiva dell’auto.
L’esito dell’asta del 5 dicembre fornirà indicazioni concrete e affidabili sulla domanda reale rivolta verso una delle reinterpretazioni più convincenti e riuscite della tradizione Ferrari, stabilendo al contempo nuovi parametri di riferimento per l’intera serie «Icona» nel mercato internazionale dei collezionisti.