Inseguono un'auto a 210 km/h, rimangono sorpresi da chi guida
Dillon Mitchell, dei Winnipeg Blue Bombers, arrestato dopo un inseguimento in Arkansas a oltre 209 km/h; accuse includono fuga per reato grave e guida in stato di ebbrezza. Aggiornamenti in corso
Un episodio che ha del clamoroso si è verificato il 17 novembre 2025 quando Dillon Mitchell, ricevitore dei Winnipeg Blue Bombers, è stato fermato in Arkansas dopo una rocambolesca fuga che ha visto protagonista una Ford Mustang lanciata a 209 km/h. L’inseguimento ad alta velocità si è concluso in modo drammatico, con il veicolo che ha perso il controllo e terminato la sua corsa sull’erba di una rampa d’uscita dell’Interstate 555. Un evento che ha catturato l’attenzione dei media e che rappresenta uno dei casi più preoccupanti di irresponsabilità alla guida degli ultimi tempi.
La sequenza di eventi
La sequenza degli eventi che ha caratterizzato questo episodio è stata ricostruita dalle autorità locali con estrema precisione. Tutto è iniziato lungo la US 63, dove Mitchell avrebbe dapprima effettuato una serie di sorpassi estremamente pericolosi, utilizzando corsie non autorizzate e attraversando semafori rossi con disinvoltura. Il comportamento reckless dell’atleta non si è limitato a questo primo tratto di strada, ma è proseguito sull’Interstate 555, dove la situazione è degenerata ulteriormente fino al momento critico della perdita di controllo del mezzo. Le autorità dell’Arkansas hanno documentato minuziosamente un atteggiamento che ha esposto altri utenti della strada a rischi di incidente di proporzioni significative, trasformando una semplice infrazione in un potenziale disastro.
Ciò che rende ancora più grave la situazione è che Dillon Mitchell era alla guida in condizioni di alterazione dovuta all’alcol. La guida in stato di ebbrezza rappresenta uno dei comportamenti più pericolosi e condannabili sulla strada, e in questo caso è stata accompagnata da un’ulteriore componente criminale. Quando gli agenti si sono avvicinati al veicolo dopo la frenata, l’atleta è sceso dal mezzo mantenendo un atteggiamento relativamente tranquillo, dedicandosi al suo telefono mentre le forze dell’ordine procedevano nei protocolli di verifica. Un comportamento che contrasta vivamente con la gravità della situazione che aveva appena causato.
Un reato grave
Le accuse formali nei confronti di Mitchell sono state articolate su più fronti: fuga per reato grave, guida in stato di ebbrezza, guida spericolata, eccesso di velocità, guida senza patente valida e violazione dei segnali luminosi. Un carico procedurale considerevole che evidenzia la molteplicità delle violazioni commesse durante questo episodio. Il giudice Tommy Fowler ha stabilito una cauzione in contanti di 5.000 dollari, sottolineando esplicitamente il pericolo che il soggetto rappresenta per la pubblica incolumità e per la sicurezza stradale complessiva.
I Winnipeg Blue Bombers hanno ufficialmente confermato di essere stati informati dell’accaduto attraverso una dichiarazione sommaria, mantenendo una posizione di cautela. La franchigia si è astenuta dal commentare possibili provvedimenti disciplinari in questa fase iniziale, dichiarando di monitore attentamente gli sviluppi della situazione legale che attende il loro atleta. Rimangono ancora numerosi aspetti da chiarire nell’inchiesta: le analisi tecniche del veicolo dovranno essere completate, gli esami tossicologici dovranno confermare il grado di alterazione, e dovranno essere determinate le motivazioni precise che hanno innescato la fuga. Questo episodio ripropone con forza il dibattito cruciale sulla sicurezza stradale e sui rischi intrinseci agli inseguimenti ad alta velocità, nonché sulle conseguenze potenziali per l’immagine pubblica e i rapporti contrattuali dell’atleta coinvolto. Un promemoria significativo dei pericoli della strada quando la responsabilità viene meno.