Ferrari Elettrica: il silenzio del futuro ha il suono di Maranello

La prima Ferrari a batteria inaugura una nuova era per il Cavallino: mille cavalli, quattro motori, sessanta brevetti e un solo obiettivo: restare fedele a sé stessa anche senza combustione.

Ferrari Elettrica: il silenzio del futuro ha il suono di Maranello
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 9 ott 2025

C’è un momento preciso in cui l’innovazione smette di essere promessa e diventa realtà. Per Ferrari, quel momento è arrivato oggi. Nel corso del Capital Markets Day 2025, la Casa di Maranello ha mostrato la struttura tecnica della sua prima vettura completamente elettrica, segnando una svolta epocale nella propria storia. Un passaggio inevitabile, ma affrontato con la consueta filosofia: nessuna scorciatoia, nessuna concessione alla moda. La Ferrari Elettrica nasce quando la tecnologia è finalmente in grado di esprimere, anche senza combustione, ciò che per il Cavallino conta davvero: prestazioni, emozione, autenticità.

Architettura e filosofia: l’elettrico secondo Maranello

La Ferrari Elettrica è la sintesi di oltre quindici anni di ricerca sull’elettrificazione, iniziata nel 2009 con il progetto HY-KERS e sviluppata attraverso modelli come LaFerrari, SF90 Stradale e 296 GTB. Oggi quella conoscenza diventa un sistema integrato: oltre sessanta brevetti depositati, telaio in alluminio riciclato al 75% e un’architettura che porta la batteria a far parte strutturale del pianale. Il risultato è un baricentro abbassato di 80 mm rispetto a un modello a combustione e una rigidezza complessiva superiore.

Il passo corto e la posizione di guida avanzata richiamano le berlinette a motore centrale-posteriore, ma con l’agio di una GT. Le shock tower anteriori partecipano all’assorbimento dell’energia d’urto, mentre il sottotelaio posteriore “elasticizzato” — una prima assoluta per Ferrari — filtra le vibrazioni del powertrain elettrico senza compromettere rigidità e risposta dinamica. Un equilibrio raffinato tra comfort e precisione, per una vettura da oltre mille cavalli che non rinuncia all’eleganza meccanica.

Assali e motori: quattro cuori, un solo battito

La trazione è integrale, ma la filosofia resta quella di sempre: controllo, coinvolgimento, reattività. Gli assali anteriore e posteriore, progettati e prodotti interamente a Maranello, ospitano due motori sincroni a magneti permanenti ciascuno. L’anteriore eroga 210 kW e può essere disconnesso a qualsiasi velocità, trasformando l’auto in una pura trazione posteriore per massimizzare efficienza. Il posteriore raggiunge i 620 kW, per una potenza complessiva superiore ai 1000 CV e una coppia a terra di 8000 Nm in modalità Performance Launch.

Le velocità di rotazione — 30.000 giri/min all’anteriore e 25.500 al posteriore — raccontano un know-how che arriva direttamente dalla Formula 1. I rotori impiegano magneti segmentati in configurazione Halbach e anelli in fibra di carbonio spessi appena 1,6 mm, in grado di resistere a pressioni centrifughe superiori a 390 bar. Tutto è ottimizzato per densità di potenza, efficienza e compattezza: valori da laboratorio tradotti in un prodotto di serie.

La batteria come parte del telaio

La batteria da 122 kWh è progettata e assemblata internamente a Maranello. Con una densità energetica record di 195 Wh/kg e una tensione nominale di 800 V, integra 210 celle suddivise in 15 moduli. Ma più dei numeri, conta la filosofia: la batteria non è un elemento separato, bensì una parte strutturale della scocca. È appesa al telaio per ridurre lo spessore dello scudo inferiore e migliorare la capacità di assorbimento in caso d’impatto. Il risultato è un insieme rigido, leggero e perfettamente bilanciato (47% ant / 53% post), capace di coniugare sicurezza, prestazioni e manutenibilità.

Il sistema di raffreddamento a tre “cooling plate” è integrato nel pacco batteria e dialoga con il circuito termico dell’intera vettura, garantendo temperature uniformi e durata delle celle superiore. Una dimostrazione di come Ferrari abbia voluto dominare l’elettrico, non subirlo.

Inverter e gestione dell’energia: potenza intelligente

Gli inverter, interamente progettati in-house, rappresentano un ulteriore punto di distinzione. L’unità anteriore, integrata direttamente nell’assale, pesa appena 9 kg e gestisce 300 kW di potenza grazie a moduli in carburo di silicio. Al posteriore, la strategia “toggling” consente di alternare in modo predittivo i cicli di attuazione, aumentando l’efficienza e l’autonomia fino a 10 km senza compromettere la risposta dinamica.

Il controllo fine delle armoniche di corrente avviene tramite il sistema Ferrari Order Noise Cancellation, che unisce le strategie Sound Injection e Resonant Controller per eliminare frequenze indesiderate e mantenere il comfort acustico anche alle alte potenze.

Il suono: l’emozione che non si spegne

Ferrari non ha voluto imitare il rumore di un V12, ma tradurre in linguaggio acustico la voce del metallo e dell’energia. Un accelerometro installato nell’inverter posteriore cattura le vibrazioni del powertrain, che vengono amplificate e restituite all’abitacolo: un suono fisico, reale, non digitale. Il risultato è un dialogo tra pilota e macchina che evolve con la guida: silenzio quando serve, emozione quando conta.

Sospensioni e dinamica: controllo totale

L’ultima evoluzione del sistema di sospensioni attive a 48 V, già visto su Purosangue e F80, lavora in sinergia con i quattro motori e le quattro ruote sterzanti. Gli ammortizzatori a controllo elettronico indipendente gestiscono forze verticali, longitudinali e laterali con una precisione mai vista prima. La nuova vite a ricircolo di sfere assorbe meglio gli impatti verticali, riducendo il trasferimento di forze sul telaio e migliorando comfort e prontezza di risposta.

eManettino, Torque Shift e nuove emozioni

Sul volante, due comandi distinti: il tradizionale Manettino per le modalità dinamiche (da Ice a ESC-Off) e l’eManettino per la gestione dell’architettura energetica (Range, Tour, Performance). Quest’ultimo regola potenza, trazione e strategia di ricarica. La funzione Torque Shift Engagement permette di scalare cinque livelli di coppia progressiva tramite le palette al volante, restituendo la sensazione di accelerazione continua e “respirata” tipica delle Ferrari termiche.

Prestazioni e numeri

  • Potenza totale: oltre 1000 CV
  • 0-100 km/h: 2,5 s
  • Velocità massima: 310 km/h
  • Autonomia: oltre 530 km
  • Peso: circa 2300 kg
  • Distribuzione pesi: 47% ant / 53% post

La prima Ferrari elettrica è il punto d’incontro tra ingegneria, sostenibilità e identità: una vettura che non rinnega la storia, ma la traduce in un linguaggio nuovo. In un mondo che corre verso l’elettrificazione, Maranello dimostra di poterlo fare senza perdere la propria voce.

Perché, anche quando non si sente, una Ferrari si riconosce sempre.

 

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