Compiono 50 anni due Opel di grande successo: che nostalgia

Opel Ascona e Manta: storia, innovazione e successi nel motorsport. Scopri come questi modelli hanno rivoluzionato il concetto di auto sportiva ed efficiente

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 30 lug 2025
Compiono 50 anni due Opel di grande successo: che nostalgia

Nel cuore dell’Europa automobilistica degli anni ’70 e ’80, due modelli hanno saputo incarnare lo spirito di un’epoca, anticipando tendenze e lasciando un segno indelebile nella storia delle quattro ruote. Parliamo di Opel Ascona e Opel Manta, vetture che hanno saputo fondere funzionalità, stile e prestazioni, diventando vere e proprie icone capaci di ispirare ancora oggi il mondo dell’automotive. Quasi cinquant’anni dopo il loro debutto, il fascino e la rilevanza di queste auto rimangono intatti, simbolo di un equilibrio raro tra praticità quotidiana e vocazione sportiva.

Un’estate di rivoluzione: la nascita di Ascona B e Manta B

L’estate del 1975 rappresentò una svolta cruciale per la casa tedesca. In occasione del Salone di Francoforte, Opel presentò le seconde generazioni dei suoi modelli più rappresentativi: la Ascona B e la Manta B. Pur condividendo la stessa piattaforma tecnica, queste due vetture erano pensate per soddisfare esigenze differenti. La prima, berlina versatile, si rivolgeva alle famiglie e a chi cercava affidabilità e spazio; la seconda, coupé dal design deciso, conquistava chi desiderava un’esperienza di guida più dinamica e distintiva.

L’arrivo della Ascona B segnò un netto miglioramento sotto il profilo dell’abitabilità. Il passo allungato garantiva maggiore spazio sia per i passeggeri che per i bagagli, mentre dettagli ergonomici come i sedili in schiuma con supporto laterale rinforzato e un telaio anteriore completamente riprogettato innalzavano sensibilmente il comfort e la qualità della guida. Dall’altra parte, la Manta B colpiva per la sua linea filante, le superfici vetrate generose e soluzioni innovative come il roll-bar integrato di serie, elementi che la rendevano immediatamente riconoscibile e moderna.

Aerodinamica e innovazione: una marcia in più

Uno degli aspetti più rivoluzionari di questi modelli fu senza dubbio l’attenzione dedicata all’aerodinamica. Nonostante le dimensioni aumentate rispetto alle versioni precedenti, la resistenza all’aria venne sensibilmente ridotta. Questo non solo migliorava l’efficienza complessiva dei veicoli, ma contribuiva anche a un comfort acustico superiore, anticipando di anni una tendenza che sarebbe poi diventata centrale per l’intero settore automobilistico.

La gamma delle due vetture si articolava in numerosi allestimenti, capaci di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo. Dalla raffinata Manta Berlinetta, con i suoi interni in velluto, fino alla celebre GT E, autentico simbolo degli anni ’70. Quest’ultima si distingueva per il cofano nero opaco, i 105 CV di potenza e una velocità massima di 185 km/h, resa possibile da sospensioni irrigidite e sterzo diretto. Caratteristiche che le consentivano di primeggiare anche su concorrenti di maggior blasone.

Motorsport e gloria internazionale

Il legame tra queste vetture e il motorsport venne suggellato dalle versioni “400”, veri e propri gioielli da competizione. Nel 1979 debuttò l’Ascona 400, equipaggiata con un motore DOHC da 2,4 litri e 144 CV: fu questa la base tecnica che permise a Walter Röhrl di conquistare il titolo mondiale rally nel 1982. Solo due anni più tardi, nel 1981, vide la luce la Manta 400, capace di sprigionare ben 280 CV e di dominare i campionati rally tedesco e francese nel 1983. Questi successi sportivi consolidarono ulteriormente il mito di questi modelli, rendendoli veri oggetti di culto per gli appassionati.

L’eredità di una generazione senza tempo

La longevità della Manta B è testimonianza della qualità progettuale e della capacità di evolversi nel tempo: rimase in produzione fino al 1988, diventando il modello Opel più longevo della sua epoca. Il suo eccellente coefficiente aerodinamico di 0,352 rappresentava un primato, mantenuto fino all’arrivo della Opel Calibra nel 1989. Quest’ultima, con il suo design futuristico e un impressionante coefficiente di 0,26, avrebbe segnato il decennio successivo, raccogliendo il testimone e proseguendo la tradizione di innovazione.

Oggi, il retaggio lasciato da Opel Ascona e Opel Manta continua a influenzare profondamente il panorama automobilistico. La loro capacità di fondere innovazione tecnologica, praticità d’uso e passione sportiva ha dato vita a modelli destinati a diventare leggendari, dimostrando che il vero valore di un’auto va ben oltre la sua epoca, ispirando generazioni di automobilisti e designer.

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