ErreErre Fuoriserie ForGiotto: il sogno di Bizzarrini diventa realtà con la Breadvan moderna

ForGiotto di ErreErre Fuoriserie: l'auto che Bizzarrini non realizzò, ora concretizzata. Iso A3/C con aerodinamica Breadvan e V8 Chevrolet 327.

ErreErre Fuoriserie ForGiotto: il sogno di Bizzarrini diventa realtà con la Breadvan moderna
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Giulia Darante
Pubblicato il 4 dic 2025

Sessant’anni. È il tempo che occorre perché una visione straordinaria possa finalmente trasformarsi in realtà. Un’attesa che premia la perseveranza di chi crede veramente nel genio di Giotto Bizzarrini, l’ingegnere che ha rivoluzionato il mondo dell’automotive con intuizioni rimaste nel cassetto per decenni. Oggi, grazie all’audacia creativa dell’atelier torinese ErreErre Fuoriserie, quella visione prende forma nella ForGiotto: una vettura che racchiude il sogno mai realizzato del maestro, concretizzato attraverso una cifra che tocca i 690.000 euro e una dedizione artigianale senza compromessi.

È importante comprendere ciò che rende la ForGiotto così speciale nel panorama contemporaneo. Non si tratta di un semplice restauro conservativo, né di una banale reinterpretazione moderna che cerca di modernizzare il passato. Parliamo di qualcosa di straordinariamente raro: un RetroVision, un approccio innovativo che racchiude l’essenza del concetto di applicare al presente una visione del passato mai concretizzata. È l’automobile che Giotto Bizzarrini avrebbe probabilmente creato dopo la sua partenza da Ferrari nel 1962, quando mise mano alla leggendaria Breadvan, il capolavoro aerodinamico commissionato dal Conte Giovanni Volpi di Misurata, caratterizzato da quella coda tronca che ne divenne il marchio inconfondibile.

A coordinare questa impresa straordinaria è Fabrizio Rossini, un designer e progettista la cui dedizione al maestro Bizzarrini rappresenta di per sé una storia affascinante. Rossini ha lavorato al fianco dell’ingegnere dal 1996 al 2001, con un impegno che va oltre il semplice professionismo: aveva addirittura posteggiato la sua roulotte davanti la casa di Bizzarrini per convincerlo a prenderlo come apprendista. Questa determinazione non è passata inosservata. Rossini ha saputo trasferire magistralmente il concetto della Breadvan sull’Iso A3/C, la creatura prediletta dello stesso Bizzarrini, esasperandone l’aerodinamica secondo quella che era stata l’intenzione originaria del maestro, ma mai pienamente realizzata fino a questo momento.

Il risultato è una vettura dalle proporzioni compatte, misurata 4.369 millimetri in lunghezza, completamente rivestita in una suggestiva verniciatura metallizzata denominata “Azzurro Nuvola". La silhouette sinuosa della ForGiotto equilibra con estrema eleganza la sportività pura con una fluidità quasi poetica. L’interno rimane fedele alla filosofia caratteristica di Bizzarrini: sobrio ma sofisticato, con rivestimenti in pelle pregiata, un volante in legno a tre razze e una strumentazione rigorosamente analogica, priva di compromessi digitali.

Dotata di un potente V8 Chevrolet che eroga oltre 400 cavalli, la ForGiotto raggiunge velocità superiori ai 250 km/h mantenendo un peso contenuto intorno ai 1.200 chilogrammi. Questa combinazione la rende ideale per essere pilotata sia su strada che in pista, rappresentando l’eccellenza del design automotive più consapevole e mirato.

La produzione della ForGiotto sarà limitata a un massimo di 5 unità, realizzate con automotive artigianale e standard qualitativi sartoriali da parte di ErreErre Fuoriserie, l’atelier di Torino automotive che conosce bene il valore storico e emotivo di ciò che produce. Ogni proprietario avrà il privilegio di ricevere un’Iso A3/C originale fornita da Iso Restorations, l’azienda che ha ereditato il patrimonio storico della casa costruttrice dopo la sua chiusura nel 1974. Una supercar dalle proporzioni umane, una made in Turin che rappresenta il coronamento di un sogno rimasto sospeso nel tempo.

 

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