Nuova truffa online, attenzione alla mail della multa da pagare
Aumentano le e-mail che simulano multe e siti PagoPA falsi. Scopri come verificare con SPID, App IO e Portale dell'Automobilista per non cadere nel phishing
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/10/truffe-online-con-false-mail-che-annunciano-multe-per-il-mancato-rispetto-del-codice-della-strada.jpg)
L’Italia si trova di fronte a una nuova ondata di false multe, una truffa che sta mettendo a rischio la sicurezza e la tranquillità di migliaia di automobilisti. Negli ultimi mesi, infatti, si è assistito a un’escalation di messaggi fraudolenti, che simulano in modo sempre più sofisticato le comunicazioni ufficiali relative a presunte infrazioni stradali. Il fenomeno, ormai diffuso a livello nazionale, si avvale di strategie raffinate per carpire dati bancari e informazioni personali, sfruttando il timore e l’urgenza di chi riceve questi avvisi.
Come funziona
La tecnica più utilizzata dai cybercriminali consiste nell’invio di phishing email che, grazie a una grafica curata e a un linguaggio formale, risultano estremamente credibili agli occhi delle vittime. In questi messaggi si comunica una presunta violazione del Codice della Strada, accompagnata da una richiesta di pagamento di una sanzione compresa tra 120 e 300 euro. Il tutto, con la minaccia di una maggiorazione fino a 390 euro o la decurtazione di punti dalla patente, se il saldo non avviene entro 72 ore.
Un elemento che rende particolarmente insidiose queste truffe è la capacità di replicare fedelmente loghi istituzionali e nomi di enti pubblici, inducendo l’utente a fidarsi. All’interno delle email è quasi sempre presente un link che rimanda a un sito clone, progettato per imitare in modo convincente piattaforme ufficiali come il portale pagoPA falso o siti ministeriali. Qui, la vittima viene invitata a inserire dati personali e bancari, esponendosi così al rischio di furto d’identità e di denaro.
Come riconoscere un messaggio fraudolento
Riconoscere una truffa non è sempre semplice, ma ci sono segnali che possono aiutare a distinguere una comunicazione autentica da una fraudolenta. Gli esperti raccomandano di prestare attenzione a dettagli apparentemente secondari ma rivelatori: indirizzi web leggermente diversi da quelli ufficiali, errori ortografici o grammaticali, estensioni di dominio insolite (ad esempio .es invece di .it). Sono tutti elementi che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme.
È importante sottolineare che le multe reali non vengono mai notificate tramite email ordinaria. Le amministrazioni pubbliche utilizzano esclusivamente canali ufficiali come la raccomandata, la PEC o servizi certificati come il sistema Send. Diffidare, quindi, da qualsiasi messaggio che prometta scorciatoie o richieda pagamenti immediati attraverso modalità non convenzionali.
Affidarsi ai canali riconosciuti
Per verificare la veridicità di una sanzione, è fondamentale affidarsi solo a strumenti e portali riconosciuti. Una delle opzioni più sicure è consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, accedendo tramite SPID o CIE, che garantiscono l’identità digitale e la protezione delle informazioni personali. In alternativa, è possibile utilizzare l’App IO, l’applicazione ufficiale che consente di ricevere comunicazioni certificate direttamente dagli enti pubblici, oppure controllare la propria posizione attraverso il Portale dell’Automobilista.
Gli esperti di sicurezza informatica forniscono alcuni consigli pratici per evitare di cadere vittima di una truffa:
- Non cliccare mai su link presenti in messaggi sospetti o non richiesti
- Controllare attentamente l’URL dei siti prima di inserire qualsiasi informazione personale
- Preferire sempre l’accesso tramite SPID o CIE ai portali istituzionali
- Segnalare immediatamente alle autorità competenti ogni comunicazione dubbia
Un ulteriore aspetto da tenere presente riguarda le tempistiche delle procedure amministrative legittime: le notifiche autentiche prevedono generalmente un termine di 60 giorni per il pagamento e non includono mai minacce di penalità immediate o richieste di saldo entro poche ore. La presenza di urgenza e pressione emotiva, tipica delle phishing email, rappresenta un altro indizio importante.
Chi sospetta di essere stato vittima di una truffa multa deve agire con la massima cautela: non fornire dati personali o bancari, non effettuare alcun pagamento e verificare la propria posizione solo tramite i canali ufficiali, contattando direttamente l’ente accertatore o l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In caso di dubbio, la segnalazione tempestiva alle autorità è essenziale per contrastare questo fenomeno criminale che sfrutta paura e disinformazione per trarre profitto a danno dei cittadini.
Se vuoi aggiornamenti su Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto: