Attenzione a come usate la frizione quando siete fermi in coda
Tenere la frizione premuta al semaforo può consumare il cuscinetto di rilascio. Il meccanico Juanjo Jimenez spiega come evitare usura e riparazioni costose
Una frizione compromessa in pochissimo tempo può costare fino a 1.000 euro, trasformando quello che sembra un semplice componente in un problema economico significativo per migliaia di automobilisti ignari del danno che stanno infliggendo ai propri veicoli. A lanciare questo allarme è stato Juanjo Jimenez, un meccanico spagnolo con una forte presenza sui social network, il quale ha identificato una pratica estremamente diffusa come il principale colpevole dell’usura prematura di un elemento cruciale del cambio manuale: mantenere il piede appoggiato sulla frizione durante le fermate ai semafori.
Qual è il problema
Comprendere le radici di questo problema è sorprendentemente semplice. Nel momento in cui il conducente mantiene il pedale della frizione premuto, anche con una pressione minima, il cuscinetto di rilascio continua a subire una tensione costante per la quale non era stato originariamente progettato. Questa sollecitazione persistente genera attrito, produce calore e accelera drammaticamente il consumo del componente, andando ben oltre i tempi naturali di deterioramento. Questo errore di guida risulta particolarmente comune tra coloro che guidano vetture con trasmissione manuale tradizionale.
La soluzione proposta dal meccanico spagnolo è pragmatica e immediatamente applicabile: posizionare il veicolo in folle durante le soste prolungate e rilasciare completamente il pedale della frizione, oppure attivare il freno di stazionamento quando opportuno. Seguendo questa pratica, il cuscinetto di rilascio rimane in stato di riposo e non subisce sollecitazioni superflue. Lo stesso consiglio si applica anche ai percorsi in salita, dove molti guidatori commettono l’errore di utilizzare la frizione come “freno”: il risultato è un’usura ancora più accelerata e dannosa.
Da un punto di vista tecnico, il cuscinetto di rilascio ha il compito di separare il volano dal disco della frizione nel preciso istante in cui il conducente aziona il pedale. Quando il pedale viene completamente rilasciato, il componente non subisce alcuno sforzo. Tuttavia, quando la pressione rimane costante durante le fermate, soprattutto ai semafori, il componente continua a lavorare in condizioni statiche che ne riducono significativamente la longevità. In numerosi casi, la sostituzione del solo cuscinetto di rilascio risulta insufficiente: può essere necessario intervenire anche su disco, spingidisco e volano, moltiplicando ulteriormente i costi dell’intervento complessivo.
Un suggerimento a costo zero
Non esiste tuttavia una concordanza totale tra gli esperti riguardante l’impatto universale di questo comportamento di guida. Alcuni costruttori automobilistici hanno progettato sistemi particolarmente resistenti con componenti dalle tolleranze più ampie, mentre altre vetture, specialmente quelle con elevato chilometraggio o componenti già parzialmente deteriorati, risultano molto più vulnerabili alle cattive abitudini di guida. Per questa ragione è opportuno integrare i consigli generici del meccanico con la manutenzione prescritta dal costruttore e con le indicazioni della propria officina di fiducia.
La comunità online ha reagito in modo articolato al monito di Jimenez. Numerosi automobilisti hanno apprezzato il suggerimento semplice e dal costo zero dal punto di vista comportamentale; altri hanno obiettato che in contesti urbani congestionati o durante file continue mettere frequentemente in folle può risultare sgradevole e faticoso. Gli insegnanti di guida sottolineano però che la sicurezza stradale deve rimanere prioritaria rispetto alle considerazioni economiche di manutenzione: mantenere il controllo e la reattività del veicolo è essenziale, dunque in certe circostanze specifiche l’uso prudente del piede sulla frizione potrebbe ancora rappresentare la scelta più corretta.
Controlli periodoci sono sempre utili
Gli specialisti del settore consigliano di sottoporre il veicolo a controlli periodici presso l’officina per monitorare lo stato della frizione e del cuscinetto di rilascio, per individuare tempestivamente rumori insoliti durante i cambi di marcia e per accorgersi di eventuali slittamenti o vibrazioni anomale. In molti casi, un atteggiamento preventivo e una guida consapevole permettono di prolungare notevolmente la vita operativa dei componenti e di contenere le spese di manutenzione entro limiti ragionevoli.
Va notato infine che l’evoluzione tecnologica ha modificato significativamente questo scenario: i cambi automatici e i sistemi automatizzati di controllo della frizione presenti nei veicoli contemporanei riducono notevolmente il rischio che errori di manovra dell’utente danneggino il componente, mentre gli autoveicoli economici dotati ancora di cambio manuale tradizionale rimangono più esposti ai comportamenti di guida scorretti e all’usura precoce dei loro sistemi di trasmissione.