Nuovo Codice della Strada, numeri incoraggianti: calano i morti
Il nuovo Codice della Strada riduce morti e feriti: dopo 9 mesi, i dati ufficiali confermano il calo degli incidenti e l’efficacia delle nuove norme
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Negli ultimi mesi, le strade italiane hanno visto un significativo miglioramento sotto il profilo della sicurezza stradale. A distanza di quasi un anno dall’introduzione del nuovo codice della strada, i dati ufficiali diffusi dal ministero delle infrastrutture tracciano un bilancio decisamente positivo, offrendo una fotografia aggiornata della situazione tra il 14 dicembre 2024 e il 13 settembre 2025. Questo periodo, confrontato con lo stesso intervallo dell’anno precedente, mostra come la riforma abbia avuto un impatto tangibile sulla riduzione degli incidenti stradali e delle relative conseguenze, seppur con alcune criticità ancora da risolvere.
Il nuovo codice della strada, fortemente voluto dal ministro Salvini, ha rappresentato una svolta nel panorama normativo italiano. Le misure introdotte hanno mirato a rendere più severe le pene per chi guida sotto l’effetto di sostanze, ad aumentare i controlli e a introdurre nuovi obblighi relativi ai dispositivi di sicurezza a bordo dei veicoli. L’obiettivo dichiarato era chiaro: rendere le strade più sicure e responsabilizzare maggiormente gli automobilisti, contrastando con decisione i comportamenti più rischiosi.
Numeri che parlano da soli
I numeri forniti dal ministero delle infrastrutture parlano da soli. Nei primi nove mesi di applicazione della riforma, si è registrata una diminuzione del 7,8% delle persone decedute in seguito a incidenti stradali. Il dato è particolarmente significativo: si è passati da 1.024 a 944 vittime, ovvero 80 vite risparmiate. Parallelamente, anche il numero delle persone ferite ha subito una flessione, scendendo del 3,8%. Nel dettaglio, i feriti sono passati da 32.822 a 31.580, con una riduzione di 1.242 casi.
Il trend positivo si conferma anche analizzando il numero complessivo degli incidenti stradali, che sono diminuiti dell’1,5% (da 54.882 a 54.034). Ancora più marcata la contrazione degli incidenti mortali, scesi del 5,4%: si contano infatti 881 episodi contro i 931 dell’anno precedente. Questi risultati rappresentano un chiaro segnale dell’efficacia delle nuove norme e della loro applicazione sul territorio.
Un ruolo determinante in questo processo è stato svolto dagli organi preposti al controllo e alla vigilanza. La polizia stradale e l’arma dei carabinieri, in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, hanno intensificato le attività di monitoraggio e i controlli sulle principali arterie del Paese. La presenza più capillare delle forze dell’ordine ha agito da deterrente per i comportamenti pericolosi, contribuendo in modo sostanziale alla diminuzione degli incidenti stradali.
Un approccio duplice
La riforma del codice della strada ha puntato su un duplice approccio: da un lato, l’inasprimento delle sanzioni per chi mette a rischio la propria vita e quella degli altri, in particolare per chi guida sotto l’influenza di alcol o droghe; dall’altro, una maggiore attenzione ai dispositivi di sicurezza, con nuovi obblighi per automobilisti e motociclisti. Queste strategie hanno permesso di ridurre sensibilmente il numero delle persone decedute e delle persone ferite, segnalando una nuova fase per la sicurezza stradale italiana.
Tuttavia, gli esperti invitano a non abbassare la guardia. Nonostante il quadro generale sia incoraggiante, rimangono alcune criticità, soprattutto per quanto riguarda gli incidenti che coinvolgono le categorie più vulnerabili, come ciclisti e pedoni, e quelli che si verificano in ambito urbano. I dati, seppur positivi, sono ancora parziali e richiedono ulteriori monitoraggi per una valutazione definitiva dell’impatto della riforma.
Una collaborazione proficua
La collaborazione tra il ministero delle infrastrutture, la polizia stradale e l’arma dei carabinieri si è rivelata fondamentale per garantire l’efficacia delle nuove misure. Il monitoraggio costante e la raccolta puntuale dei dati rappresentano strumenti indispensabili per comprendere le dinamiche degli incidenti stradali e per intervenire tempestivamente dove necessario.
In conclusione, il trend registrato nei primi nove mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada conferma la bontà delle scelte adottate dal legislatore. La diminuzione delle persone decedute, delle persone ferite e degli incidenti stradali complessivi è un risultato che testimonia l’importanza di politiche rigorose e di un controllo costante. Il percorso verso una sicurezza stradale sempre maggiore è ancora lungo, ma i primi segnali sono senza dubbio incoraggianti e meritano di essere valorizzati come esempio virtuoso per il futuro della mobilità italiana.
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