Il sindaco di Roma prova in anteprima la guida autonoma di Tesla

Il sindaco di Roma Gualtieri ha partecipato al test drive della Full Self Driving di Tesla: prova su incroci urbani, responsabilità del conducente e questioni normative in Europa

Il sindaco di Roma prova in anteprima la guida autonoma di Tesla
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Giorgio Colari
Pubblicato il 4 dic 2025

La tecnologia di guida autonoma continua a fare passi da gigante in Europa, e ora anche Roma si posiziona come uno dei principali laboratori di sperimentazione. Un impressionante milione di chilometri di test sono già stati completati attraverso ben 17 Paesi europei, con la capitale italiana che assume un ruolo centrale in questo processo di validazione. Ma non è solo Roma a essere coinvolta: altre città italiane di rilievo come Padova, Verona, Bologna e Milano stanno partecipando a questa ambiziosa iniziativa. Nonostante gli sviluppi promettenti, rimangono irrisolti interrogativi cruciali riguardanti la responsabilità legale, la protezione dai rischi informatici e la necessaria integrazione con le infrastrutture urbane già esistenti.

Il sistema di guida autonoma

Il sistema Full Self Driving di Tesla ha recentemente affrontato con risultati positivi una serie di verifiche su percorsi cittadini complessi nel centro di Roma. Durante questi test drive, il veicolo ha dimostrato la capacità di navigare in situazioni di traffico articolate: incroci congestionati, rotatorie affollate e zone con attraversamenti pedonali frequenti. L’evento ha acquisito una particolare rilevanza per il fatto che a sedere dietro il volante c’era direttamente il sindaco Roberto Gualtieri, affiancato dall’assessore alla mobilita Eugenio Patane. Questa scena rappresenta il primo momento pubblico di questo genere in Italia, dove un amministratore locale si trova direttamente a esperienza la tecnologia autonoma in condizioni reali urbane.

La tecnologia che alimenta il sistema FSD poggia su fondamenta solide: algoritmi di intelligenza artificiale avanzati che traggono insegnamento da miliardi di chilometri effettivamente percorsi da autovetture Tesla in tutto il mondo. Gli ingegneri e i responsabili del progetto enfatizzano costantemente un aspetto fondamentale: il conducente umano mantiene piena responsabilità del veicolo e deve preservare un livello elevato di attenzione durante l’utilizzo del sistema. Non si tratta di un sistema completamente autonomo nel vero senso della parola, ma piuttosto di una forma sofisticata di assistenza alla guida.

Un interesse vero

L’amministrazione capitolina ha manifestato interesse genuino verso soluzioni innovative che possano incrementare gli standard di sicurezza stradale e migliorare complessivamente la qualità della mobilita urbana. Gli amministratori vedono nelle collaborazioni tra settore pubblico e privato un’opportunità concreta per trasformare Roma in una città all’avanguardia nel panorama europeo dell’innovazione tecnologica applicata ai trasporti.

Tuttavia, il percorso verso un’applicazione generalizzata di queste tecnologie rimane lastricato di sfide normative e tecniche significative. La regolamentazione europea, le certificazioni nazionali obbligatorie, la gestione corretta dei dati personali, le misure di sicurezza informatica e la compatibilità con infrastrutture urbane eterogenee rappresentano ancora questioni aperte. Tutte queste problematiche richiedono risposte normative chiare e definitive prima di poter procedere con implementazioni su larga scala nei centri urbani.

Gli esperti che operano nel settore della sicurezza stradale mantengono una posizione prudente e consapevole. Loro ribadiscono fermamente che la vigilanza umana rimane essenziale e che una fiducia eccessiva nei sistemi automatizzati potrebbe creare false illusioni di sicurezza. La sperimentazione romana rappresenta quindi un momento di verifica cruciale dove innovazione tecnologica, necessità di sicurezza pubblica e quadro normativo devono raggiungere un equilibrio sostenibile per convertire i progressi tecnici in benefici effettivi e misurabili per l’intera comunità.

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