Leonardo Fornaroli approda in F1, sarà test driver per McLaren
McLaren annuncia Leonardo Fornaroli come test driver per il 2026: il campione di Formula 2 entra nel Driver Development Programme per attività di test e sviluppo
Leonardo Fornaroli ha ufficialmente intrapreso un nuovo capitolo della sua carriera automobilistica, entrando nel prestigioso Driver Development Programme di McLaren. Con una semplicità disarmante, il giovane talento italiano ha commentato questa straordinaria opportunità affermando: «Lavorare per arrivare a correre al massimo livello». Queste parole incapsulano perfettamente la determinazione di un pilota che, a soli vent’anni, ha già tracciato un percorso di straordinario successo, passando dal titolo mondiale di Formula 2 2025 a una posizione strategica all’interno di uno dei team più rappresentativi della massima categoria automobilistica mondiale. La sua nomina ufficiale come test driver presso il team britannico rappresenta non solo il riconoscimento dei suoi recenti risultati, ma costituisce anche il trampolino di lancio verso una nuova fase agonistica della sua carriera.
Una carriera in ascesa
Il palmares che precede questa nomina è, francamente, impressionante per un pilota così giovane. Dopo aver dominato il campionato di Formula 3 nel 2024 con prestazioni di rilievo, Fornaroli ha proseguito la sua ascesa trionfale nella Formula 2, catturando il titolo iridato con quattro vittorie e un totale di cinque podi. Ancora più significativo è stato il fatto che ha chiuso matematicamente i conti con una gara di anticipo in Qatar, dimostrando una costanza e una superiorità che raramente si osservano nei giovani piloti. Questa scalata fulminea tra le categorie inferiori non poteva passare inosservata agli occhi dei vertici di McLaren, storicamente noti per la loro capacità di identificare e valorizzare i talenti emergenti nel panorama internazionale.
Le responsabilità connesse a questa nuova posizione di test driver sono molteplici e articolate. Fornaroli sarà coinvolto in test in pista, simulazioni avanzate, collaborazione continua con il reparto ingegneristico, e partecipazione attiva ai programmi formativi dedicati alla preparazione dei giovani piloti. McLaren ha già applicato con successo questo modello con Oscar Piastri e Gabriel Bortoleto, a cui si aggiungono più recentemente nomi come Richard Verschoor e il talento spagnolo Christian Costoya. Questo approccio metodico testimonia l’impegno concreto di McLaren nel costruire una filiera consolidata di risorse umane che possa garantire continuità competitiva nel medio e lungo termine.
Un punto di partenza
È tuttavia importante sottolineare che l’incarico di test driver non rappresenta un passaggio automatico e garantito verso un sedile effettivo in griglia di partenza. La Formula 1 rimane un ambiente straordinariamente competitivo dove le dinamiche contrattuali, le opportunità di mercato e i fattori economici esercitano un’influenza determinante sulle decisioni finali dei team. Nonostante questo, Fornaroli possiede ora accesso a un ambiente strutturato e professionale dove affinare costantemente le proprie competenze tecniche, fisiche e mentali—un elemento cruciale per affrontare il salto verso il livello più alto del motorsport mondiale.
Gli esperti del settore evidenziano che il vivaio dei giovani piloti non è mai stato così affollato e competitivo. Per emergere dal gruppo, è necessario combinare il talento grezzo con il supporto di manager esperti, il sostegno economico di sponsor qualificati e una continuità impressionante di risultati positivi nelle categorie inferiori. In questo contesto, l’accoglienza nel Driver Development Programme di McLaren rappresenta per Fornaroli una piattaforma privilegiata di visibilità e sviluppo professionale di inestimabile valore.
Nei mesi a venire, il mondo del motorsport osserverà con interesse come McLaren integrerà il ventenne italiano nelle proprie attività di testing e quali opportunità concrete potranno concretizzarsi nelle stagioni successive. Per il momento, è evidente che McLaren ha deciso di investire significativamente su un profilo di spicco, confermando la propria strategia di valorizzazione dei talenti attraverso un percorso metodico e orientato alla crescita strutturale.