Lancia Gamma, mancano pochi mesi al debutto: cosa aspettarsi
La nuova Lancia Gamma debutta a settembre 2026: prodotta a Melfi su STLA Medium, con motori ibridi, plug-in e elettriche fino a 700 km di autonomia
Il ritorno di Lancia Gamma rappresenta uno dei progetti più ambiziosi del panorama automobilistico italiano degli ultimi anni. Con un debutto programmato per settembre 2026, la nuova ammiraglia del marchio torinese si propone di riconquistare il segmento premium europeo attraverso una strategia che combina in modo intelligente la produzione nazionale, l’utilizzo della piattaforma STLA Medium e un’identità visiva completamente rinnovata. L’auto sarà assemblata presso lo stabilimento di Stellantis Melfi e proposta con prezzi a partire da 50.000 euro, rappresentando così un punto di ingresso competitivo nel segmento delle auto premium di medie dimensioni.
Una Ypsilon elevata al quadrato
Il nuovo SUV di concezione rivoluzionaria richiama stilisticamente la recente Ypsilon e la concept Pu+Ra HPE, ma su una scala decisamente più ambiziosa e sofisticata. Con una lunghezza di circa 4,7 metri e linee posteriori leggermente coupé, è stato definito da chi l’ha osservata in anteprima come una “Ypsilon con gli steroidi”. Il design si distingue per superfici pulite e rigorose, dettagli ricercati e una forte identità frontale che affonda le proprie radici nella tradizione costruttiva del brand torinese, creando così un continuum estetico riconoscibile e coerente.
Tre anime motrici per tutte le esigenze
Sul fronte della propulsione, Lancia propone una strategia articolata e flessibile. Per chi desidera l’accesso più economico alla gamma, è disponibile un 1.2 tre cilindri turbo mild hybrid, soluzione consolidata e affidabile. Per chi vuole bilanciare autonomia elettrica e consumi ridotti, una versione plug-in con motore 1.6 rappresenta il compromesso ideale. Completano l’offerta diverse configurazioni completamente elettriche, tra cui spicca la variante elettrica long range, annunciata con un’impressionante autonomia fino a 700 km in ciclo favorevole. In chiave sportiva ritorna la leggendaria sigla HF, stavolta esclusivamente elettrica, dotata di trazione integrale e prestazioni dedicate per i clienti più esigenti.
Premium experience e sfide di posizionamento
Gli interni della Lancia Gamma ricalcano soluzioni già collaudate e apprezzate sulla Ypsilon, ma innalzando significativamente materiali e finiture per allinearsi al nuovo corso premium del marchio. La proposta punta a catturare sia la clientela tradizionale che i giovani acquirenti più esigenti, competendo direttamente con marchi tedeschi e francesi già consolidati nel segmento. Le versioni più equipaggiate e la variante HF raggiungeranno naturalmente fasce di prezzo superiori ai 50.000 euro di partenza.
Le criticità irrisolte del progetto
Rimangono tuttavia sfide significative e concrete. La percezione del brand, dopo anni di ritiro dai mercati europei, richiede tempo, coerenza e comunicazione efficace: convincere clienti affezionati ai competitor tedeschi a pagare un premium per Lancia è un’impresa delicata e complessa. Le autonomie dichiarate devono trovare conferma rigorosa su strada, così come l’efficienza reale delle soluzioni ibride nell’uso quotidiano. Ulteriori incognite riguardano la domanda complessiva del segmento, la capacità produttiva di Stellantis Melfi impegnato su altri progetti contemporaneamente, e l’infrastruttura di ricarica disponibile sul territorio europeo. La qualità costruttiva, i consumi effettivi, i programmi di assistenza e il valore residuo saranno differenziali decisivi rispetto alla concorrenza.
Il percorso futuro
Nei mesi a venire usciranno dettagli completi su dotazioni, tempistiche di consegna e prezzi ufficiali definitivi. Per ora la Lancia Gamma resta una promessa importante, carica di potenziale innovativo ma anche di interrogativi concreti che il mercato dovrà necessariamente sciogliere nel corso del tempo.