La Lotus Esprit compie mezzo secolo: un'icona, anche al cinema

Nel 2025 la Lotus Esprit festeggia 50 anni: dalla presentazione di Giugiaro al successo cinematografico, l'evoluzione tecnica e le versioni Turbo e V8 che hanno segnato la storia

La Lotus Esprit compie mezzo secolo: un'icona, anche al cinema
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Giorgio Colari
Pubblicato il 3 nov 2025

Nel panorama delle sportive che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo, la Lotus Esprit occupa un posto di assoluto rilievo. A cinquant’anni dalla sua prima, rivoluzionaria apparizione al Salone dell’Automobile di Parigi nel 1975, questa coupé britannica continua a incarnare uno spirito di innovazione, stile e passione che la rende ancora oggi un autentico oggetto del desiderio per appassionati e collezionisti.

Era il 1975 quando la Lotus Esprit debuttava ufficialmente, firmata dal celebre designer Giorgetto Giugiaro. Le sue linee affilate, la silhouette filante e il profilo cuneiforme rappresentavano una vera rivoluzione rispetto ai canoni estetici dell’epoca, anticipando tendenze che avrebbero influenzato il design automobilistico per decenni. Questa scelta stilistica, visionaria e coraggiosa, permise alla Esprit di distinguersi immediatamente tra le sportive dell’epoca, affermandosi come un modello destinato a lasciare il segno.

Le parentesi nel cinema

Il cuore della prima generazione era un compatto quattro cilindri in alluminio da 2.0 litri, dotato di 16 valvole, progettato e realizzato interamente negli stabilimenti Lotus. Abbinato a una trasmissione manuale a cinque rapporti, questo propulsore garantiva prestazioni brillanti, esaltando la vocazione sportiva della vettura e riflettendo appieno la filosofia costruttiva del marchio di Hethel, da sempre votato alla leggerezza e all’agilità dinamica.

Il vero salto nella cultura popolare arrivò nel 1977, quando la Lotus Esprit conquistò il grande schermo come protagonista nel film La spia che mi amava. L’iconica scena in cui la coupé britannica si trasforma in sottomarino, al fianco di Roger Moore nei panni di James Bond, è diventata una delle immagini più memorabili dell’intera saga di 007. Questo legame tra la Esprit e il cinema proseguì negli anni successivi, con apparizioni in pellicole come “Solo per i tuoi occhi” (1981) e, più tardi, in film di culto degli anni ’90 quali “Pretty Woman” e “Basic Instinct”.

Le evoluzioni del motore

Sul fronte tecnico, la Lotus Esprit non smise mai di evolversi. Nel 1980 fece il suo debutto la versione Turbo, equipaggiata con un motore 2.2 litri sovralimentato che consentiva di raggiungere i 240 km/h, ponendo la Esprit tra le auto di serie più veloci al mondo in quel periodo. La vera svolta tecnica arrivò però a metà degli anni ’90, con la presentazione della Esprit V8 al Salone di Ginevra del 1996.

Questa nuova versione era animata da un poderoso motore V8 da 3.5 litri, capace di erogare circa 350 CV e 400 Nm di coppia, spingendo la vettura a superare i 280 km/h. Grazie a questa configurazione, la Esprit fu in grado di confrontarsi ad armi pari con concorrenti di ben altro blasone, rimanendo fedele alla tradizione Lotus di privilegiare leggerezza e comportamento dinamico sopra ogni altra cosa.

Il ciclo produttivo

Durante il suo ciclo produttivo, conclusosi nel 2004, la Lotus Esprit si è evoluta attraverso numerosi allestimenti e varianti: SE, S4, S4S, GT3, Sport 300, fino alla V8 Turbo Final Edition del 2002, prodotta in soli 82 esemplari. In totale, furono realizzate 10.675 unità nell’arco di 28 anni, un numero che testimonia l’importanza strategica di questo modello nella storia della Casa britannica e il suo successo presso un pubblico internazionale.

Gli esperti del settore riconoscono alla Lotus Esprit il merito di aver incarnato perfettamente lo spirito pionieristico e sperimentale di Lotus, anteponendo l’agilità e il piacere di guida al mero prestigio del marchio. Dal canto loro, collezionisti e appassionati sottolineano come le continue evoluzioni tecniche e i frequenti cambi di proprietà aziendale abbiano reso la manutenzione degli esemplari più complessa, contribuendo però ad accrescere il fascino e il valore di questa vettura sul mercato del collezionismo.

Cinquantesimo anniversario

Per celebrare il cinquantesimo anniversario, sono già in programma numerosi eventi, raduni e restauri dedicati, offrendo l’opportunità di ammirare sia le versioni storiche sia gli esemplari più prestazionali come la Esprit V8 e le iconiche varianti Turbo. La Esprit non rappresenta solo un prodotto commerciale, ma un vero e proprio laboratorio su ruote che ha contribuito a definire l’identità tecnica e stilistica di Lotus per oltre tre decenni.

Questa ricorrenza non è dunque solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sull’intreccio virtuoso tra design italiano, ingegneria britannica e cultura pop, elementi che hanno reso la Lotus Esprit un simbolo automobilistico senza tempo, capace di ispirare ancora oggi generazioni di appassionati e designer.

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