Il concessionario abbandonato è rimasto congelato agli anni '90

A Malmedy, vicino a Spa-Francorchamps, è stato scoperto un concessionario abbandonato con decine di Volvo d'epoca. Le vetture sono conserve ma non sono in vendita.

Il concessionario abbandonato è rimasto congelato agli anni '90
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Giorgio Colari
Pubblicato il 27 ott 2025

Polvere, silenzio e una collezione di auto d’epoca che sembra sospesa nel tempo: alle porte di Malmedy, a pochi chilometri dal celebre circuito di Spa-Francorchamps, si cela un vero e proprio tesoro automobilistico dimenticato. In questa cittadina belga, una concessionaria della casa svedese Volvo giace abbandonata dagli anni ’90, ma custodisce ancora decine di vetture storiche, in una sorta di capsula temporale che affascina appassionati e curiosi.

Le origini della collezione

La scoperta di questo concessionario abbandonato è avvenuta grazie all’occhio attento di alcuni fotografi locali, che hanno immortalato l’interno dell’edificio ormai in disuso. Varcando la soglia, ci si trova di fronte a un panorama surreale: una distesa di modelli Volvo risalenti principalmente agli anni ’70 e ’90, parcheggiati in ordine quasi maniacale e avvolti da uno spesso strato di polvere. Tra questi spiccano diverse Volvo 240, una Volvo 340 e almeno due esemplari di Volvo 850 GLT, tutti in condizioni sorprendentemente buone nonostante il lungo abbandono.

Le origini di questa collezione restano avvolte nel mistero. Secondo quanto riferito dal figlio dell’ex titolare, che oggi gestisce la stazione di servizio adiacente, l’attività chiuse i battenti negli anni ’90 per ragioni mai chiarite pubblicamente. Da allora, le vetture sono rimaste immobili, protette solo dalle mura sempre più decadenti del salone. La scena che si presenta oggi è quella di un luogo dove il tempo si è fermato, un patrimonio automobilistico in bilico tra il degrado e un possibile, affascinante ritorno alla luce.

Il valore è notevole

Per gli esperti del settore e i collezionisti, il valore di queste auto d’epoca è tutt’altro che trascurabile. I modelli Volvo di quell’epoca sono apprezzati per la loro proverbiale robustezza, la semplicità meccanica e l’affidabilità, caratteristiche che li rendono sempre più ricercati nel mercato del collezionismo internazionale. La Volvo 240, ad esempio, è considerata una delle icone dell’automobilismo scandinavo, mentre la Volvo 850 GLT ha segnato un’epoca grazie al suo stile innovativo e alle soluzioni tecniche avanzate per il periodo.

Tuttavia, nonostante il crescente interesse da parte di restauratori e appassionati, l’attuale proprietario della struttura ha categoricamente escluso qualsiasi ipotesi di vendita delle vetture. Una decisione che ha inevitabilmente alimentato il dibattito tra chi vede in questi esemplari un patrimonio da tutelare e chi, invece, ne auspica il recupero e la valorizzazione. Il caso ricorda da vicino alcune situazioni già viste in Giappone, dove concessionari abbandonati custodiscono auto sportive europee di grande valore, spesso irraggiungibili a causa delle rigidità della proprietà privata.

Un recupero non privo di ostacoli

Il recupero di queste auto d’epoca non sarebbe comunque privo di ostacoli. Le principali sfide riguardano la corrosione delle parti metalliche, l’usura degli organi meccanici e la difficoltà nel reperire i ricambi originali, oltre alle complicazioni burocratiche legate alla regolarizzazione dei documenti. Nonostante ciò, per vetture dal pedigree come una Volvo 240 o una Volvo 850, molti esperti ritengono che un restauro possa essere non solo tecnicamente possibile, ma anche economicamente sostenibile, soprattutto in virtù della crescente domanda di veicoli storici di questo tipo.

A rendere ancora più affascinante la vicenda è la posizione geografica della collezione: la vicinanza con il circuito di Spa-Francorchamps potrebbe trasformare questo tesoro dimenticato in una vera attrazione per gli appassionati di motori che ogni anno affollano la regione. Immaginare una mostra o un’esposizione temporanea di queste Volvo storiche proprio nei pressi di uno dei templi dell’automobilismo mondiale accende la fantasia di molti, ma per ora le auto continuano a riposare, immobili e silenziose, testimoni di un’epoca in cui la durabilità e la funzionalità erano al centro della filosofia scandinava.

Resta dunque aperta la questione sulla tutela di simili patrimoni: quali strumenti esistono per proteggere e valorizzare le auto d’epoca quando i proprietari scelgono di lasciarle in stato di abbandono? È un tema che coinvolge non solo gli appassionati, ma anche le istituzioni e la società civile, chiamate a riflettere su come preservare la memoria storica dell’automobile. In attesa di risposte, il concessionario abbandonato di Malmedy e le sue Volvo continuano a vivere in un limbo, sospesi tra la decadenza e il fascino senza tempo delle grandi storie automobilistiche.

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