Guidava il camion da 17 ore: multa corposa e patente sospesa

Due interventi della Polizia Stradale a Vipiteno e Guidonia hanno scoperto tachigrafo manipolato, guida oltre i limiti, pneumatici non conformi e limitatore guasto. Sanzioni e revisioni

Guidava il camion da 17 ore: multa corposa e patente sospesa
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Giorgio Colari
Pubblicato il 29 ott 2025

Due gravi episodi di infrazione alle normative sulla sicurezza stradale sono stati recentemente scoperti durante controlli mirati effettuati dalla Polizia Stradale in diversi punti della rete autostradale italiana. Le operazioni, che hanno avuto luogo a Vipiteno (BZ) e a Guidonia (RM), hanno portato alla luce comportamenti estremamente pericolosi da parte di autotrasportatori professionali, sottolineando ancora una volta quanto sia fondamentale il rispetto delle regole che disciplinano i tempi di guida e la sicurezza dei veicoli.

Gli agenti fermano un camionista

Nel primo caso, a Vipiteno, gli agenti hanno fermato un camionista straniero di 43 anni che aveva guidato senza interruzioni per quasi 17 ore, ignorando completamente il riposo obbligatorio previsto dalla normativa europea. L’ispezione del cronotachigrafo digitale installato a bordo ha evidenziato una palese manomissione dei dati relativi alle pause di riposo, un tentativo di eludere i controlli che non è sfuggito agli operatori della Polstrada. Le conseguenze per il conducente sono state severe: una multa di 995 euro, la decurtazione di 56 punti dalla patente e la sospensione patente per 75 giorni. Questo episodio rappresenta un esempio concreto di come il mancato rispetto delle pause di riposo possa tradursi in sanzioni pesanti e, soprattutto, in un rischio concreto per la sicurezza stradale.

Ancora più allarmante la situazione riscontrata al casello di Guidonia, dove la Sottosezione di Roma Nord della Polizia Stradale ha fermato un autoarticolato che presentava pneumatici non conformi alle specifiche tecniche previste dalla legge. Durante i controlli, la verifica del tachigrafo ha rilevato picchi di velocità fino a 156 km/h, un valore decisamente fuori norma per un mezzo pesante, il cui limitatore di velocità dovrebbe impedire di superare i 90 km/h. Un controllo approfondito ha confermato il malfunzionamento – o la manomissione – del dispositivo di limitazione, circostanza che ha comportato sanzioni amministrative per 2.197 euro, il ritiro della patente e la decurtazione di 20 punti. Il veicolo, inoltre, è stato segnalato per una revisione straordinaria, misura necessaria per ristabilire le condizioni di sicurezza prima di poter tornare in circolazione.

A complicare ulteriormente la posizione del conducente fermato a Guidonia, la mancanza della carta di circolazione sia del trattore che del semirimorchio, oltre all’assenza del contratto di lavoro a bordo del veicolo. Tali irregolarità costituiscono violazioni delle normative sul trasporto professionale e contribuiscono ad aggravare il quadro sanzionatorio.

Le normative europee regolano i tempi

Questi episodi mettono in luce l’importanza delle normative europee che regolano i tempi di guida e il riposo obbligatorio per i conducenti professionali. Le regole, nate per prevenire incidenti causati dalla stanchezza, impongono limiti stringenti sia giornalieri che settimanali e prevedono pause obbligatorie, proprio per tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Le sanzioni previste per chi viola queste disposizioni sono sia economiche che amministrative e possono colpire non solo i conducenti, ma anche le aziende di trasporto responsabili.

Dal punto di vista tecnico, la presenza di pneumatici non conformi e la manomissione del limitatore di velocità rappresentano rischi estremamente seri. Pneumatici non omologati possono compromettere la tenuta di strada e aumentare i consumi, mentre la manipolazione dei dispositivi di sicurezza può alterare l’affidabilità dei dati registrati dal cronotachigrafo digitale, consentendo velocità di marcia incompatibili con le caratteristiche del mezzo e con le condizioni di sicurezza. Questi comportamenti, oltre a essere pericolosi, costituiscono un illecito che viene sanzionato con il fermo del veicolo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

La Polizia Stradale ribadisce che i controlli su strada restano uno strumento fondamentale per garantire il rispetto delle normative e per scoraggiare comportamenti pericolosi che possono mettere a repentaglio la vita di molti. Gli operatori del settore del trasporto merci sono pertanto invitati a verificare regolarmente lo stato dei veicoli, la conformità degli pneumatici, il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza e la regolarità della documentazione. Il rispetto dei tempi di guida e delle pause di riposo obbligatorio deve essere considerato un elemento imprescindibile per la sicurezza di tutti coloro che viaggiano sulle nostre strade.

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