Come si elimina il ghiaccio su strada? Con la salamoia dei cetriolini
In Germania la salamoia residua dei cetriolini viene usata per prevenire il ghiaccio fino a -18°C: soluzione sostenibile e circolare ma con costi superiori e questioni ambientali da approfondire
Una nuova frontiera per la gestione invernale delle infrastrutture arriva direttamente dai sottoprodotti dell’industria alimentare: la salamoia di cetriolini si propone come soluzione antigelo innovativa, già adottata in contesti di rilievo come l’aeroporto di Monaco di Baviera e lo stabilimento BMW di Dingolfing. Nonostante un costo triplo rispetto al sale stradale tradizionale, questa soluzione si distingue per la capacità di operare efficacemente fino a temperature di -18 °C, valorizzando uno scarto industriale e promuovendo una reale economia circolare.
Il processo di recupero che trasforma il liquido residuo della produzione di cetriolini in agente antigelo è sorprendentemente semplice. Il fluido, altrimenti destinato allo smaltimento, viene raccolto, filtrato e concentrato fino a raggiungere una salinità di circa il 22%. In questa forma, la salamoia può essere facilmente impiegata attraverso le attuali infrastrutture di distribuzione per il trattamento delle superfici stradali, offrendo un’applicazione uniforme e una risposta rapida all’emergenza ghiaccio.
Un’alternativa al sale stradale
Rispetto al tradizionale sale stradale granulare, la soluzione liquida permette una distribuzione più omogenea e una maggiore rapidità d’azione. Questo consente di ridurre la frequenza degli interventi, ottimizzando le risorse e migliorando la sicurezza anche in condizioni meteorologiche meno estreme. La salamoia di cetriolini rappresenta così un passo avanti nella gestione sostenibile delle infrastrutture, offrendo vantaggi sia operativi sia ambientali.
Uno degli aspetti più interessanti di questa innovazione risiede nella sua capacità di dare nuova vita a un sottoprodotto che, altrimenti, verrebbe considerato rifiuto. Il recupero del liquido residuo dalla lavorazione dei cetriolini contribuisce infatti a ridurre la necessità di estrarre cloruro di sodio dalle miniere naturali, con un impatto positivo sulla tutela delle risorse e degli ecosistemi. Si tratta di un esempio concreto di economia circolare, dove ciò che era scarto si trasforma in risorsa preziosa per la collettività.
Ci sono delle criticità
Tuttavia, l’entusiasmo per questa soluzione innovativa deve fare i conti con alcune criticità di rilievo. In primo luogo, il costo di produzione e trattamento della salamoia risulta significativamente più elevato rispetto all’acquisto del sale stradale convenzionale. Questo aspetto impone alle amministrazioni pubbliche e alle grandi infrastrutture una valutazione attenta dei benefici rispetto agli oneri economici, prima di procedere a un’adozione su larga scala.
Dal punto di vista ambientale, permangono interrogativi sulla composizione chimica della salamoia derivata dai cetriolini. Il liquido può contenere acidi organici e sostanze utilizzate nella marinatura, la cui presenza solleva dubbi sugli effetti a lungo termine su materiali stradali, vegetazione e corsi d’acqua. La sostenibilità di questa soluzione, quindi, dipende anche dalla capacità di definire protocolli di trattamento e monitoraggio adeguati, in modo da garantire che i benefici superino i potenziali rischi.
In Germania lo stanno sperimentando
Le prime applicazioni, come quelle già avviate in Germania, dimostrano che la salamoia di cetriolini può essere integrata senza difficoltà nei sistemi di manutenzione invernale esistenti. L’adozione risulta particolarmente agevole laddove la vicinanza agli impianti di trasformazione alimentare consente una fornitura costante e lo stoccaggio non rappresenta un problema logistico. Tuttavia, la diffusione su scala più ampia richiede la definizione di un quadro normativo chiaro, che stabilisca limiti di concentrazione, requisiti di trattamento e modalità di controllo degli impatti ambientali.
Per favorire una transizione più ampia verso questa soluzione di economia circolare, sarebbero utili incentivi economici e partnership tra settore alimentare e amministrazioni pubbliche, così da colmare il divario di costo con il sale stradale tradizionale. Solo così sarà possibile sfruttare appieno il potenziale della salamoia di cetriolini come antigelo sostenibile e responsabile.