Con la patente B si potranno guidare veicoli BEV fino a 4.250 kg
Dal 1° novembre 2025 la direttiva UE permette ai titolari di Patente B con due anni di esperienza di guidare veicoli a alimentazione alternativa fino a 4.250 kg. Requisiti, formazione e impatti sul trasporto leggero
Dal 2025 la mobilità europea si prepara a una svolta storica: grazie a una nuova direttiva UE, le regole per la guida dei veicoli ecologici diventeranno più flessibili, aprendo nuove opportunità sia per i privati sia per le aziende. In particolare, i possessori di Patente B potranno guidare mezzi più pesanti, fino a 4250 kg, senza dover ottenere una patente superiore, a patto che si tratti di veicoli a alimentazione alternativa. Questa novità segna un passo decisivo verso una mobilità più sostenibile e moderna, capace di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.
Svolta normativa: più peso, più green
A partire dal primo novembre 2025, chi è in possesso di Patente B potrà mettersi al volante di veicoli fino a 4250 kg, superando l’attuale limite di 3500 kg. La condizione essenziale? Il mezzo deve essere dotato di alimentazione alternativa, come veicoli elettrici, a idrogeno, metano o GPL. Sono invece esclusi i veicoli tradizionali a benzina o diesel. Per accedere a questa opportunità, sarà necessario avere almeno due anni di esperienza di guida e seguire una specifica formazione 7 ore, pensata per garantire sicurezza e competenza nella gestione di mezzi con caratteristiche diverse rispetto alle vetture convenzionali.
Come funzionerà la nuova formazione
La formazione 7 ore prevista dalla normativa comprenderà sia moduli teorici sia esercitazioni pratiche, con prove che potranno essere svolte su strada pubblica o in aree appositamente attrezzate. L’obiettivo principale è assicurare che i conducenti siano in grado di gestire veicoli più pesanti, senza dover conseguire patenti di categoria superiore come la C1. Questo aspetto rappresenta una semplificazione importante, soprattutto per chi utilizza veicoli di nuova generazione per lavoro o per il tempo libero.
Nuove opportunità per camperisti e aziende
La riforma è particolarmente vantaggiosa per i proprietari di camper ecologici, che potranno viaggiare con mezzi più spaziosi e confortevoli senza dover affrontare costi e iter burocratici aggiuntivi. Anche il settore del trasporto leggero potrà beneficiare della novità: le aziende potranno utilizzare veicoli elettrici più capienti, ottimizzando i carichi e migliorando l’efficienza operativa, pur restando nella categoria di Patente B. Questo si traduce in un risparmio di tempo e denaro, ma anche in una spinta concreta verso la transizione ecologica.
Vantaggi e criticità della direttiva
L’estensione della possibilità di guida a veicoli fino a 4250 kg rappresenta una svolta per la transizione ecologica: permette di ridurre le emissioni, semplificare le procedure per i professionisti e rendere più confortevoli i viaggi in camper. In ambito urbano, la misura offre al trasporto leggero la possibilità di incrementare la capacità di carico, restando nella categoria di Patente B e senza obblighi aggiuntivi.
Non mancano però alcune criticità. Gli esperti di sicurezza stradale sottolineano la necessità di una formazione 7 ore efficace, poiché i veicoli di nuova generazione hanno dinamiche differenti, come spazi di frenata più lunghi e una diversa tenuta di strada. Restano inoltre dubbi sulle possibili differenze di applicazione della direttiva UE tra i vari Paesi membri e sulla reale accessibilità economica dei veicoli a alimentazione alternativa per tutti gli operatori del settore.
Tempistiche e impatto sul mercato italiano
In Italia si attende il decreto attuativo che definirà nel dettaglio le modalità di applicazione della direttiva UE, con l’entrata in vigore prevista entro il 2025. Nel frattempo, molte aziende stanno già valutando come adeguare i propri parchi veicoli alle nuove opportunità offerte dalla normativa. Si prevede che il mercato automobilistico risponderà con una maggiore offerta di veicoli elettrici e a basso impatto ambientale, progettati per supportare carichi più elevati e soddisfare le nuove esigenze di mobilità.
Dal punto di vista ambientale, la misura rappresenta una concreta possibilità di ridurre le emissioni sia nel trasporto urbano che in quello turistico. Per i conducenti interessati, sarà fondamentale informarsi tempestivamente sui nuovi requisiti e sulle sessioni di formazione 7 ore che verranno organizzate presso autoscuole e centri autorizzati, per poter sfruttare al meglio questa opportunità che mira a rendere la mobilità europea più sostenibile e all’avanguardia.
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