Operai italiani rientrano da Kragujevac: pronti per la 500 a Mirafiori

Un gruppo di operai italiani rientrerà da Kragujevac a Mirafiori per la produzione della Fiat 500 Hybrid. Kragujevac prosegue su tre turni con manodopera internazionale

Operai italiani rientrano da Kragujevac: pronti per la 500 a Mirafiori
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Giorgio Colari
Pubblicato il 15 dic 2025

Un nuovo capitolo si apre per il settore automobilistico italiano, segnato dal ritorno di circa 200 operai italiani che, dopo un periodo di lavoro presso lo stabilimento serbo di Kragujevac, faranno rientro in patria a partire da gennaio. Questi lavoratori, provenienti da importanti plant nazionali come Cassino, Atessa, Pomigliano e Melfi, saranno reintegrati nelle linee produttive dedicate alla Fiat 500 Hybrid presso il polo torinese di Mirafiori. Qui, l’avvio di un secondo turno produttivo rappresenta una svolta significativa, non solo per l’occupazione locale, ma anche per la strategia industriale di Stellantis, che mira a ottimizzare la capacità produttiva nazionale e rafforzare il presidio delle produzioni strategiche in Italia.

Un riassetto organizzativo

Stellantis ha scelto di attuare un riassetto organizzativo che, pur mantenendo attiva la produzione in Serbia, consente di riportare in Italia una forza lavoro qualificata. Il ritorno degli operai italiani non avviene in un contesto casuale, ma si inserisce in una più ampia visione di rilancio della produzione nazionale, soprattutto in un momento in cui il mercato richiede una maggiore flessibilità e specializzazione sulle linee di modelli ibridi ed elettrificati.

Durante il periodo trascorso a Kragujevac, la trasferta dei lavoratori italiani si è rivelata una soluzione fondamentale per scongiurare il rischio della cassa integrazione. In un contesto di incertezza produttiva in Italia, la possibilità di lavorare all’estero ha rappresentato una sorta di “scudo” contro la sospensione del reddito, permettendo ai dipendenti di mantenere una continuità economica. Allo stesso tempo, l’azienda ha potuto assicurare un elevato ritmo produttivo nello stabilimento balcanico, garantendo la presenza di personale esperto in una fase cruciale di riorganizzazione industriale.

In Serbia si viaggia a pieno regime

Lo stabilimento serbo di Kragujevac continua oggi a lavorare a pieno regime, sostenendo la produzione della nuova Grande Panda. La fabbrica, organizzata su tre turni, è animata da una squadra internazionale composta non solo da italiani, ma anche da lavoratori provenienti da Marocco, Nepal e altri paesi dell’Asia orientale. Il progressivo ritorno in Italia di una parte degli operai italiani non sembra influire negativamente sui volumi produttivi serbi, grazie a una struttura già collaudata che fa leva sulla flessibilità e sull’integrazione di manodopera internazionale.

Parallelamente, sul fronte italiano, le organizzazioni sindacali si sono attivate per garantire un rientro ordinato e trasparente. I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto all’azienda di chiarire le modalità di reinserimento presso Mirafiori e di offrire precise garanzie contrattuali a chi ritorna. Il monitoraggio di questa delicata fase di transizione resta una priorità, sia per i sindacati che per le istituzioni locali, consapevoli dell’importanza di tutelare occupazione, competenze tecniche e stabilità sociale nei territori coinvolti.

La 500 è fondamentale

L’arrivo della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori assume una valenza strategica che va oltre il semplice aspetto produttivo. La decisione di rafforzare la produzione di modelli ibridi in Italia rappresenta un segnale forte, sia per l’indotto locale sia per le filiere di fornitura nazionali. Il potenziamento delle linee dedicate ai veicoli elettrificati contribuisce a consolidare la leadership del gruppo nell’ambito della mobilità sostenibile e ad aprire nuove opportunità di sviluppo per tutto il comparto automotive.

In questa cornice, la mossa di Stellantis si inserisce in una strategia più ampia, orientata a bilanciare la competitività internazionale con il rafforzamento delle produzioni strategiche nel nostro Paese. Il ritorno degli operai italiani e l’espansione della gamma ibrida rappresentano una risposta concreta alle sfide del mercato globale, segnando una rotta precisa verso l’innovazione e la valorizzazione delle eccellenze industriali italiane.

Il caso del rientro dalla Serbia a Mirafiori testimonia come la flessibilità organizzativa, la capacità di adattamento e la tutela del lavoro siano elementi centrali per affrontare le trasformazioni del settore automotive. In questo scenario, la sinergia tra azienda, lavoratori e istituzioni diventa la chiave per garantire un futuro solido e competitivo alla produzione automobilistica nazionale.

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