Qual è la città con il traffico peggiore del mondo? Non è Roma

Analisi dello studio INRIX 2025: Istanbul al primo posto per ore perse nel traffico. In Europa Dublino e Londra, in Italia Roma e Milano. Impatti economici e possibili contromisure

Qual è la città con il traffico peggiore del mondo? Non è Roma
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Giorgio Colari
Pubblicato il 15 dic 2025

La congestione stradale continua a rappresentare una delle principali sfide delle grandi città a livello globale, impattando in modo diretto la qualità della vita e l’efficienza economica delle aree urbane. Secondo l’ultimo studio annuale di INRIX, nel 2025 ogni automobilista a Istanbul perderà in media ben 118 ore perse nel traffico, mentre a Roma e Milano il tempo sprecato sarà rispettivamente di 76 e 67 ore. Questi dati, tutt’altro che trascurabili, sono la cartina tornasole di una crisi della mobilità che si sta facendo sempre più pressante, sia per i cittadini che per le economie nazionali.

Il report evidenzia come la congestione non sia solo una questione di disagio quotidiano, ma un vero e proprio problema sistemico che si traduce in un costo del tempo perso quantificabile: in Germania, ad esempio, il tempo trascorso bloccati in coda raggiunge un valore di 736 euro per conducente. Mentre città come Dublino e Londra si piazzano in cima alla classifica europea per ore perse, l’Italia mostra un panorama fortemente differenziato tra nord e sud, con la capitale nazionale a guidare la lotta contro il traffico.

Le cause della congestione

Nel dettaglio, il fenomeno della congestione si configura come una perdita di risorse tangibile e misurabile. Le ore trascorse fermi al volante sono tempo sottratto alla produttività, ai rapporti sociali e al benessere personale. Per chi affronta quotidianamente i disagi del pendolarismo, il messaggio è inequivocabile: il traffico non è solo una seccatura, ma una voce di costo reale per famiglie, aziende e amministrazioni pubbliche.

Le cause che alimentano questa situazione sono molteplici e variano da città a città. A Istanbul, la combinazione di densità abitativa elevata, intensi flussi di transito e una rete infrastrutturale non all’altezza delle esigenze crea una vera e propria tempesta perfetta per la congestione. Diversamente, nelle metropoli europee come Londra e Dublino, la concentrazione di attività economiche e un trasporto pubblico non sempre adeguato generano i cosiddetti colli di bottiglia. In Italia, Roma soffre per la struttura storica del suo centro e la presenza di nodi urbani inefficienti, mentre Milano, pur vantando una rete più capillare, non è immune a significative perdite di tempo.

Investimento nel trasporto pubblico

Lo studio sottolinea che affrontare la congestione richiede strategie integrate e una visione di lungo periodo. Le amministrazioni locali sono chiamate a investire nel potenziamento del trasporto collettivo, nella gestione intelligente dei flussi veicolari e nell’adozione di politiche innovative come lo smart working, per attenuare i picchi di domanda nelle ore di punta.

Guardando al futuro, la risposta passa inevitabilmente per la mobilità sostenibile e l’innovazione tecnologica. Strumenti come il bike sharing, la micromobilità elettrica e un deciso rafforzamento del trasporto pubblico possono alleggerire la pressione sulla domanda di mobilità privata. Tuttavia, il vero punto di svolta risiede nella capacità di coordinare le scelte tra istituzioni, cittadini e imprese: solo un’azione concertata può realmente ridurre le ore perse e i costi che oggi gravano su chi vive e lavora nelle grandi città.

In conclusione, il fenomeno della congestione urbana si presenta come una sfida globale che impone risposte rapide e strutturate. Le statistiche di INRIX fotografano una realtà in cui ogni ora trascorsa in coda rappresenta una perdita economica e sociale. La soluzione non può che passare da una trasformazione culturale e infrastrutturale, dove la tecnologia, la sostenibilità e la collaborazione tra pubblico e privato siano le chiavi per restituire tempo e qualità della vita agli automobilisti di Istanbul, Roma, Milano e di tutte le metropoli colpite dal traffico.

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