Lancia e DS messe insieme non fanno le vendite di Alfa Romeo

Nel 2025 Alfa Romeo vende 47.699 auto in Europa e conquista lo 0,5% di quota. Il Junior traina la crescita, mentre Lancia e DS segnano cali: ipotesi di riorganizzazione in Stellantis

Lancia e DS messe insieme non fanno le vendite di Alfa Romeo
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Giorgio Colari
Pubblicato il 15 dic 2025

Nel panorama competitivo dell’industria automobilistica europea, la recente performance di Alfa Romeo si impone come un caso di studio che ridisegna le gerarchie all’interno del segmento premium di Stellantis. Il marchio del Biscione ha infatti superato le storiche rivali interne, Lancia e DS Automobiles, grazie a una serie di risultati che testimoniano una rinnovata solidità e una strategia di prodotto capace di rispondere con efficacia alle sfide del mercato. Questo scenario non solo ridefinisce gli equilibri interni al gruppo, ma apre anche a riflessioni più ampie sulla sostenibilità e sulla direzione futura dell’offerta premium in un contesto di profonda trasformazione tecnologica e di pressione crescente sui costi.

In Europa il Biscione cresce

Nel dettaglio, il primo trimestre del 2025 ha visto Alfa Romeo registrare ben 47.699 immatricolazioni in Europa, conquistando una quota di mercato dello 0,5% secondo i dati ACEA. Un risultato trainato in modo decisivo dal successo del nuovo modello Junior, che ha raccolto oltre 36.000 ordini, di cui il 18% in versione completamente elettrica. Questi numeri hanno sorpreso non solo gli analisti, ma anche i vertici aziendali, evidenziando come la strategia di un mix equilibrato tra motorizzazioni tradizionali e varianti elettriche sia stata particolarmente apprezzata dalla clientela nei mercati chiave.

Il boom di Alfa Romeo si riflette anche a livello globale: le consegne del marchio sono cresciute del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un +43% nell’mercato Europa e un +9% in Medio Oriente e Africa. Questa accelerazione rappresenta un segnale chiaro di come la rinnovata identità di prodotto e la capacità di innovare stiano consentendo al brand di recuperare posizioni, soprattutto in un contesto di transizione verso l’elettrificazione che premia chi sa interpretare i nuovi bisogni dei consumatori.

Gli altri premium steccano

In netta controtendenza rispetto a Alfa Romeo, i marchi “gemelli” del lusso all’interno di Stellantis stanno vivendo un momento di difficoltà. Lancia, ad esempio, ha visto crollare le proprie immatricolazioni a sole 1.052 unità nel mese di gennaio, segnando un drammatico -73,2%. Non va meglio a DS Automobiles, che si ferma a 2.191 immatricolazioni, con un calo del 41,1%. Questi dati raccontano di un posizionamento sempre più debole e di un’offerta di prodotto che fatica a distinguersi in un segmento altamente competitivo e in rapida evoluzione.

Il successo di Alfa Romeo e le difficoltà di Lancia e DS Automobiles sollevano un interrogativo cruciale sulla sostenibilità di un portafoglio premium così frammentato. Nei corridoi finanziari e industriali si moltiplicano le speculazioni su una possibile integrazione tra i marchi e su ipotesi di riposizionamento strategico, con alcune voci che suggeriscono addirittura un ritorno di DS Automobiles sotto l’ombrello Citroën in determinati mercati. Si tratta di scenari che, se confermati, rappresenterebbero un cambio di passo radicale nella gestione della divisione lusso del gruppo.

Dai dati emergono alcune lezioni chiave per l’intero settore: un prodotto ben concepito e posizionato strategicamente può davvero rilanciare un intero brand, mentre la frammentazione eccessiva, soprattutto in un periodo di transizione elettrica e di crescente pressione sui margini, rischia di trasformarsi in un handicap competitivo. Per la rete commerciale e per la filiera produttiva, il messaggio è altrettanto esplicito: elementi come identità, heritage, design e capacità di innovazione restano fondamentali, ma il mercato premia con rapidità solo chi sa tradurre questi valori in risultati concreti e misurabili.

Il Biscione accelera

A guidare questa fase di rilancio e di riflessione strategica per Stellantis è Antonio Filosa, che si trova ora di fronte a una scelta non più procrastinabile: capitalizzare il momento positivo di Alfa Romeo e accelerarne ulteriormente la crescita, oppure procedere a una profonda razionalizzazione dell’offerta premium, tenendo conto sia dei numeri sia della percezione dei brand presso il pubblico. La sfida è quella di costruire una roadmap di elettrificazione economicamente sostenibile, capace di consolidare la posizione di leadership nel segmento premium senza disperdere risorse su marchi e prodotti poco performanti.

I tempi per queste decisioni si preannunciano stretti: la rapidità con cui il mercato sta evolvendo, unita alle pressioni della transizione elettrica e alle esigenze di redditività, impone a Stellantis di muoversi con determinazione. Il futuro del premium europeo, e la capacità del gruppo di continuare a essere protagonista in questo segmento, dipenderanno dalla capacità di saper cogliere questa finestra di opportunità e di tradurla in scelte strategiche chiare e coerenti.

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