Alfa Romeo, attesa frenetica per il modello fra Tonale e Junior

Alfa Romeo prepara il rinnovamento della gamma: l'erede della Tonale su STLA Medium a Melfi nel 2027, mentre il crossover STLA Small rischia slittare al 2029

Alfa Romeo, attesa frenetica per il modello fra Tonale e Junior
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Giorgio Colari
Pubblicato il 11 dic 2025

Il percorso di rinnovamento di Alfa Romeo si trova oggi a un bivio delicato, sospeso tra ambizioni di rilancio e una serie di incertezze operative che rischiano di frenare la corsa del marchio milanese. La strategia delineata negli ultimi anni, mirata a rafforzare la presenza del brand nei segmenti più dinamici del mercato, si scontra ora con ostacoli tecnici e industriali che potrebbero ridisegnare la roadmap dei nuovi modelli e delle piattaforme di riferimento.

Uno dei nodi principali riguarda i ritardi sulla piattaforma STLA Small, elemento chiave per il futuro delle vetture compatte del gruppo. Questo slittamento non solo ha impattato il calendario di lancio di modelli come Giulia e Stelvio, ma rischia di posticipare in modo significativo anche l’arrivo di un nuovo crossover compatto, pensato per posizionarsi tra la recente Junior e la Tonale. Le ultime indiscrezioni suggeriscono che il debutto di questo modello potrebbe non avvenire prima del 2029, lasciando un vuoto importante in una fascia di mercato estremamente competitiva.

Un nuovo crossover

L’attenzione degli analisti si concentra proprio su questo nuovo crossover, che con dimensioni comprese tra 4,3 e 4,4 metri, dovrebbe rappresentare una soluzione strategica per aumentare i volumi di vendita rispetto alla Junior. Il segmento dei B-SUV e dei crossover compatti, infatti, è tra i più vivaci in Europa, ma i problemi nello sviluppo della STLA Small rischiano di far perdere terreno prezioso a Alfa Romeo rispetto ai concorrenti già ben radicati.

In parallelo, la programmazione industriale del marchio prevede la produzione dell’erede della Tonale nello stabilimento di Melfi, con il passaggio alla piattaforma STLA Medium. Questa scelta riflette la volontà di sfruttare al meglio le economie di scala e le infrastrutture già operative, ma non basta a dissipare le preoccupazioni generate dai ritardi che coinvolgono le piattaforme per i segmenti compatti. La questione si estende infatti a tutto il gruppo Stellantis, coinvolgendo anche altri brand che puntano sulla medesima architettura.

Il ritorno di Giulietta

Sul fronte del posizionamento e dell’identità, si fanno largo diverse ipotesi: si parla di un possibile ritorno della storica denominazione Giulietta, oppure di un crossover sportivo dal carattere marcato, con assetto ribassato e un design coerente con il DNA sportivo del marchio. Un recente render firmato dal designer Dick van Stratum ha acceso ulteriormente il dibattito, proponendo una reinterpretazione stilistica fortemente ispirata al passato di Alfa Romeo. Tuttavia, resta da capire quanto di questa visione potrà effettivamente essere tradotto in un prodotto di serie, considerando le inevitabili limitazioni tecniche ed economiche.

Il mercato osserva con attenzione. Da una parte, c’è chi riconosce il potenziale di un modello intermedio dotato di motorizzazioni competitive e prezzi accessibili, in grado di intercettare una clientela giovane e dinamica. Dall’altra, molti sottolineano che senza un adeguato supporto tecnologico e produttivo, la finestra commerciale rischia di restringersi ulteriormente, favorendo i competitor già presenti nel segmento.

Il rispetto delle tempistiche di sviluppo e di produzione delle nuove piattaforme sarà dunque la vera discriminante tra ambizioni e risultati concreti. Alfa Romeo è chiamata a una prova di maturità: trasformare la volontà di proporre vetture più accessibili e moderne, senza sacrificare l’identità di marca, in risultati tangibili e tempestivi. Nei prossimi mesi, il marchio milanese dovrà ufficializzare il nuovo calendario dei lanci e rassicurare investitori e appassionati sulla solidità della propria strategia.

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