Già esauriti gli incentivi per le auto elettriche: 55.680 voucher in 24 ore
In 24 ore il click day ha esaurito 595 milioni di euro: 55.680 voucher emessi per i bonus auto elettriche del PNRR, tra entusiasmo, criticità e impatto sul mercato
La corsa agli bonus auto elettriche si è trasformata in un vero e proprio assalto digitale, con una domanda che ha polverizzato ogni previsione: in appena 24 ore sono stati assegnati quasi 600 milioni di euro, generando ben 55.680 voucher e lasciando a bocca asciutta molti potenziali beneficiari. Il fenomeno, che ha avuto il suo apice il 22 ottobre 2025, ha messo in luce non solo l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità a zero emissioni, ma anche alcune criticità legate alle modalità di accesso agli incentivi.
Il click day si è aperto a mezzogiorno, quando la piattaforma digitale gestita da Sogei è stata letteralmente presa d’assalto da cittadini e microimprese desiderosi di approfittare di una delle misure più attese dell’anno. In sole sei ore, il sistema aveva già registrato prenotazioni per oltre 481 milioni di euro, segnale inequivocabile di un interesse senza precedenti e di una procedura che, pur efficiente dal punto di vista amministrativo, ha lasciato molti esclusi per via della rapidità con cui si sono esaurite le risorse.
I criteri
L’iniziativa, finanziata nell’ambito del PNRR, si è distinta per la generosità dei contributi messi a disposizione: fino a 11.000 euro per chi disponeva di un ISEE inferiore a 30.000 euro, e 9.000 euro per la fascia tra 30.000 e 40.000 euro. Una delle condizioni imprescindibili per accedere al beneficio era la rottamazione di un veicolo endotermico fino a Euro 5, una scelta mirata a incentivare la sostituzione dei mezzi più inquinanti con vetture a emissioni zero.
Il successo dell’iniziativa mostra chiaramente le due facce della medaglia: da un lato, la misura conferma l’appetito degli italiani per l’auto elettrica e la voglia di abbracciare una mobilità più sostenibile; dall’altro, evidenzia come la modalità “tutto in un giorno” rischi di escludere una parte significativa della popolazione, in particolare chi non ha avuto la prontezza o le risorse digitali per partecipare al click day. Non sono mancati, infatti, casi di utenti che, pur avendo tutti i requisiti, non sono riusciti a completare la procedura a causa delle lunghe code virtuali e dell’esaurimento fulmineo dei fondi.
Una mole enorme di ordini
Le concessionarie, ora, si trovano a dover gestire una mole inaspettata di ordini, mentre le associazioni di consumatori chiedono a gran voce che le prossime edizioni degli bonus auto elettriche prevedano criteri di accesso più inclusivi e meno dipendenti dalla velocità di connessione o dalla familiarità con le procedure online. Un’esigenza, questa, che si fa ancora più pressante alla luce delle difficoltà riscontrate da molti utenti nel giorno del click day.
Sul fronte delle politiche pubbliche, il Ministero dell’Ambiente ha annunciato che eventuali fondi non utilizzati saranno prontamente rimessi a disposizione sulla piattaforma Sogei, offrendo così una seconda chance a chi è rimasto escluso dalla prima tornata. Resta però il nodo della continuità degli incentivi nel medio periodo: gli analisti sottolineano come il successo della transizione ecologica dipenda non solo dalla generosità dei bonus auto elettriche, ma anche da una strategia più ampia che comprenda lo sviluppo di infrastrutture di ricarica, la formazione tecnica e la creazione di una rete di servizi capillare sul territorio.
La selettività dei requisiti
Un altro aspetto centrale è la selettività della misura, che ha privilegiato le fasce di popolazione con ISEE più basso e ha premiato chi si è impegnato nella rottamazione di veicoli vecchi e inquinanti. Tuttavia, il boom di richieste e la rapidità con cui si sono esauriti i fondi hanno acceso i riflettori sulla necessità di rivedere i meccanismi di distribuzione degli incentivi, per garantire una maggiore equità e un accesso più ampio alle opportunità offerte dalla mobilità elettrica.
Il futuro del mercato automobilistico italiano, almeno nel breve termine, sembra destinato a vivere una fase di accelerazione delle vendite di veicoli elettrici, spinta dall’entusiasmo generato dai voucher e dai contributi del PNRR. Ma la vera sfida sarà quella di mantenere alta l’attenzione su una politica industriale e ambientale capace di sostenere la domanda nel tempo, favorendo una crescita organica del settore e una reale transizione verso la mobilità sostenibile.
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