Dongfeng vende la quota nella joint venture con Honda: cosa cambia

Dongfeng mette in vendita il 50% nella joint venture con Honda. Un cambiamento che riflette la transizione elettrica e la crisi dei motori tradizionali in Cina

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 18 ago 2025
Dongfeng vende la quota nella joint venture con Honda: cosa cambia

La notizia scuote profondamente il mercato automobilistico cinese: dopo ben 27 anni di collaborazione, Dongfeng ha deciso di cedere la propria quota del 50% nella joint venture con Honda, sancendo la fine di un’era che ha segnato la presenza nipponica nel settore automotive in Cina. La mossa, formalizzata il 18 agosto 2025 presso la Guangdong United Assets and Equity Exchange, rappresenta un segnale chiaro della trasformazione in atto in uno dei mercati più dinamici e competitivi al mondo.

Fondata nel 1998, la joint venture Dongfeng Honda Engine a Guangzhou ha costituito per decenni un punto di riferimento strategico per la produzione di motori a combustione interna, fungendo da solido pilastro per l’espansione di Honda nel mercato cinese. Tuttavia, la realtà attuale è ben diversa da quella di fine anni ’90: l’evoluzione tecnologica, la pressione dei concorrenti locali e il cambio delle preferenze dei consumatori hanno imposto nuove regole del gioco.

Gli ultimi dati finanziari

Gli ultimi dati finanziari della società parlano chiaro: gli asset della joint venture sono stati valutati 5,4 miliardi di yuan (pari a circa 752 milioni di dollari) nel 2024, ma nello stesso periodo l’azienda ha subito perdite per 227,8 milioni di yuan, mentre l’indebitamento ha raggiunto i 3,3 miliardi di yuan. Una situazione che si riflette direttamente sul futuro degli 827 dipendenti dello stabilimento di Guangzhou, ora sospesi nell’incertezza in attesa che vengano individuati nuovi acquirenti entro la scadenza fissata al 12 settembre.

La decisione di Dongfeng di uscire dalla partnership non è un caso isolato, ma rappresenta un sintomo delle difficoltà crescenti che i costruttori giapponesi stanno affrontando nel mercato automobilistico cinese. Il settore, infatti, è sempre più dominato da colossi locali come BYD, che grazie all’innovazione e alla produzione di veicoli elettrici ha saputo conquistare una fetta crescente di mercato. A confermare questa tendenza, i dati del China Automotive Technology and Research Center evidenziano un crollo delle consegne annuali di Dongfeng: dai 3,8 milioni di veicoli venduti nel 2016 si è passati a soli 1,5 milioni nel 2024, un tracollo che mette in discussione la sostenibilità anche dei grandi gruppi statali cinesi.

Un primo passo verso il cambiamento

All’inizio del 2025, Honda aveva già compiuto un primo passo verso il cambiamento, riducendo della metà la capacità produttiva dell’impianto di Guangzhou e, contestualmente, avviando una nuova linea produttiva di veicoli elettrici in collaborazione con un altro partner cinese. Questa scelta strategica evidenzia come la transizione elettrica sia ormai il vero motore della trasformazione del settore, ridefinendo non solo le priorità industriali, ma anche la natura stessa delle alleanze tra costruttori internazionali e locali.

La vendita della quota di Dongfeng nella joint venture con Honda assume quindi un significato che va ben oltre il semplice cambiamento di assetto societario. Si tratta del simbolo di una rivoluzione più ampia, in cui le tradizionali partnership basate sui motori a combustione interna lasciano spazio a nuove collaborazioni focalizzate sulle tecnologie a zero emissioni. In questo scenario, l’innovazione e la rapidità di adattamento sono diventate condizioni imprescindibili per la sopravvivenza e la crescita nel mercato automobilistico cinese.

La storia si chiude così

La storia della joint venture Dongfeng Honda Engine si chiude così, lasciando dietro di sé un’eredità importante e molte lezioni per il futuro. Mentre il settore automobilistico globale accelera verso la transizione elettrica, la Cina si conferma il campo di battaglia principale dove si decidono le sorti dei grandi player internazionali. Le alleanze, i modelli di business e le strategie produttive sono chiamati a reinventarsi costantemente per rispondere alle nuove sfide poste da concorrenti come BYD e da un pubblico sempre più orientato verso la mobilità sostenibile.

La vendita della quota di Dongfeng non rappresenta dunque solo la fine di una collaborazione storica, ma anche l’inizio di una nuova fase per il settore, dove la capacità di anticipare i cambiamenti e investire nelle tecnologie del futuro farà la differenza tra chi resterà protagonista e chi sarà costretto a cedere il passo.

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