Ma quali dazi? Le auto cinesi stanno colonizzando tutti i mercati

Le esportazioni di auto elettriche cinesi crescono dell'87% a novembre 2025, superando i dazi di UE e USA. Boom in Asia, Messico e America Latina

Ma quali dazi? Le auto cinesi stanno colonizzando tutti i mercati
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Giorgio Colari
Pubblicato il 31 dic 2025

Le auto elettriche cinesi stanno vivendo un’ascesa inarrestabile sui mercati globali auto elettriche, confermando il ruolo di assoluto protagonista della Cina nel panorama dell’automotive mondiale. Nel solo mese di novembre 2025, il Dragone ha spedito quasi 200.000 veicoli elettrici oltre i confini nazionali, registrando una crescita impressionante dell’87% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato non solo sottolinea la forza produttiva e commerciale dei costruttori cinesi, ma testimonia anche la capacità di superare ostacoli come i dazi Unione Europea e le restrizioni imposte dai mercati occidentali.

Boom in alcuni mercati

Guardando all’intero 2025, le esportazioni veicoli elettrici made in China hanno sfiorato quota 2 milioni di unità, segnando un aumento del 29% su base annua. Una cifra che traccia una nuova geografia delle preferenze commerciali e delle strategie di penetrazione, con un’attenzione crescente verso Asia, America Latina e mercati emergenti. In questo scenario, la Cina si conferma epicentro di una rivoluzione tecnologica e industriale, spinta dalla domanda globale di mobilità sostenibile e dalla competitività dei prezzi.

I dati di novembre raccontano una storia di successo su più fronti. Il boom Messico veicoli elettrici è il fenomeno più eclatante: con 19.344 unità esportate in un solo mese e una crescita vertiginosa del 2.367% rispetto al 2024, il Messico si posiziona in cima alla classifica dei mercati in espansione per le auto elettriche cinesi. Subito dopo, spiccano l’Indonesia, con 17.503 veicoli (+302%), e la Tailandia, che registra 13.517 unità e un incremento del 661%. L’intera Asia si conferma locomotiva dell’espansione cinese, con ben 110.061 veicoli consegnati a novembre e una crescita del 71% su base annua.

L’Europa è centrale

Nonostante le barriere tariffarie imposte dai paesi occidentali, l’Europa continua a rappresentare un mercato di grande rilevanza per le auto elettriche cinesi. Nel solo mese di novembre, il Vecchio Continente ha importato 42.927 veicoli elettrici provenienti dalla Cina, con un incremento del 63% rispetto all’anno precedente. Di questi, ben 25.792 sono stati destinati ai paesi dell’Unione Europea, dove però la crescita si è attestata su un più moderato +39%. Questo dato mette in luce l’effetto parzialmente frenante dei dazi Unione Europea, che tuttavia non sono riusciti a bloccare la corsa delle vetture cinesi nel cuore dell’Europa.

Analizzando i dati annuali, emerge con chiarezza la strategia di diversificazione adottata dalle case automobilistiche cinesi. L’Asia si conferma la destinazione principale, con 994.132 veicoli importati e una crescita del 36%. L’Europa segue con 604.105 unità (+12%), mentre America Latina e Caraibi sfiorano le 250.000 unità, segnando un balzo del 65%. Da segnalare anche la sorprendente crescita dell’Africa, che con 37.101 veicoli esportati registra un aumento del 114%. In controtendenza, il Nord America si rivela la zona più problematica per la Cina: qui le esportazioni veicoli elettrici crollano del 73% rispetto all’anno precedente, fermandosi a sole 8.668 unità, a causa delle forti restrizioni governative.

Il successo delle auto elettriche cinesi sui mercati globali auto elettriche è alimentato da una combinazione di fattori chiave: la capacità di offrire prezzi altamente competitivi, investimenti massicci in innovazione tecnologica e una risposta rapida alla crescente domanda mondiale di mobilità a zero emissioni. Questi elementi permettono ai produttori cinesi di consolidare la propria posizione di leadership e di dettare il ritmo di una trasformazione epocale nel settore automobilistico.

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