Perché questa Renault 19 16S del '91 vale 39.900 euro? Cifra alta

Renault 19 16S del 1991 in vendita a 39.900 euro: analisi tra passione, collezionismo e speculazione nel mercato delle youngtimer anni 90

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 18 ago 2025
Perché questa Renault 19 16S del '91 vale 39.900 euro? Cifra alta

Un esemplare quasi immacolato, una rarità che lascia senza parole e una quotazione che fa girare la testa: questi sono gli ingredienti che stanno infiammando il dibattito tra appassionati e collezionisti. Protagonista assoluta è una Renault 19 16S del 1991, che con soli 18.300 chilometri percorsi si presenta sul mercato con un prezzo che ha dell’incredibile: 39.900 euro. Una cifra che, inevitabilmente, divide il mondo delle youngtimer, quelle vetture nate tra gli anni Ottanta e Novanta che oggi vivono una vera e propria rinascita all’interno del mercato youngtimer.

Ciò che rende questa vettura davvero unica non è tanto il modello – la Renault 19 è stata prodotta in quasi sei milioni di esemplari – quanto il suo stato di conservazione straordinario e la storia dettagliatamente documentata. Verniciata nell’elegante tonalità Grigio Iceberg, questa 16S sembra essere uscita ieri dalla fabbrica: carrozzeria lucida, interni impeccabili e un carnet di manutenzione che testimonia una cura quasi maniacale.

Una storia affascinante

La storia di questa auto d’epoca affascina per la sua particolarità. L’auto fu acquistata nuova in Germania nel 1991 da una signora di sessantadue anni, che non badò a spese nel configurarla. La dotazione, infatti, comprendeva accessori d’avanguardia per l’epoca: ABS, climatizzatore, tetto elettrico apribile, cerchi in lega e un’autoradio Blaupunkt, elementi che oggi contribuiscono ad accrescere il valore collezionistico della vettura. Dopo la scomparsa della proprietaria, la Renault 19 16S è stata affidata alle cure di due concessionarie ufficiali Renault, che l’hanno conservata come un vero e proprio gioiello automobilistico.

Sul fronte tecnico, questa sportiva francese non delude le aspettative. Sotto il cofano pulsa un propulsore 1.8 a 16 valvole capace di erogare 137 CV, prestazioni che consentono alla vettura di raggiungere una velocità massima di 212 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in soli 9 secondi. Una meccanica brillante, che abbandona i turbocompressori tipici degli anni Ottanta in favore di un’esperienza di guida più pura e diretta, senza le sofisticate interfacce elettroniche che caratterizzano le auto contemporanee. Per molti, questa è la vera essenza della nostalgia auto anni 90: una guida coinvolgente, senza filtri, che restituisce emozioni autentiche.

Prezzo molto alto

Il prezzo richiesto per questa Renault 19 16S ha acceso un acceso confronto tra gli appassionati di collezionismo automobilistico. Da un lato c’è chi sostiene che la combinazione di chilometraggio bassissimo, stato di conservazione eccezionale e storia certificata giustifichi la cifra richiesta. Dall’altro, non mancano le voci critiche che giudicano il prezzo eccessivo, frutto di una speculazione crescente attorno a modelli di grande produzione che non hanno ancora conquistato lo status di investimento sicuro.

Questa dinamica riflette un fenomeno sempre più evidente: il mondo delle youngtimer sta vivendo un’espansione senza precedenti. I collezionisti sono oggi disposti a investire somme importanti su auto che, fino a pochi anni fa, venivano considerate semplici veicoli usati. Il valore attribuito a questi modelli non dipende più solo dalla loro rarità oggettiva, ma anche dalla loro capacità di evocare ricordi e sensazioni legate a un’epoca ormai passata. In questo senso, la nostalgia auto anni 90 gioca un ruolo fondamentale nel determinare il prezzo di queste vetture, spesso ben superiore a quello che la logica razionale suggerirebbe.

Una youngtimer affascinante

La storia di questa Renault 19 16S rappresenta un perfetto esempio di come il confine tra passione e investimento sia sempre più sottile nel mercato youngtimer. Da una parte, c’è la ricerca della perfezione, della storia unica e della conservazione impeccabile; dall’altra, la consapevolezza che il valore reale di un’auto d’epoca si costruisce nel tempo, attraverso la somma di fattori tangibili e intangibili.

In definitiva, questa vettura – con la sua quotazione da capogiro e la sua storia fuori dal comune – riporta al centro della discussione una domanda fondamentale: cosa determina davvero il valore di un’auto d’epoca? È la rarità oggettiva, la storia personale, le condizioni di conservazione o, forse, semplicemente il potere evocativo della nostalgia auto anni 90? La risposta, come spesso accade nel mondo del collezionismo automobilistico, resta aperta all’interpretazione e alla sensibilità di ciascun appassionato.

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