Brutto incidente per una Maserati MC20, la supercar italiana è da buttare

Un raro esemplare di Maserati MC20, supercar italiana da 630 cavalli, coinvolto in un grave incidente negli USA. Riparazione della monoscocca in carbonio complessa

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 5 set 2025
Brutto incidente per una Maserati MC20, la supercar italiana è da buttare

Nel panorama esclusivo delle vetture ad alte prestazioni, una notizia scuote il mondo degli appassionati: una Maserati MC20 è stata gravemente danneggiata in un incidente avvenuto di recente negli Stati Uniti, sollevando dubbi e preoccupazioni sulla reale riparazione di questi gioielli tecnologici. Un episodio che mette in luce non solo la vulnerabilità delle supercar di ultima generazione, ma anche i limiti e le sfide tecniche che accompagnano la ricerca dell’eccellenza ingegneristica.

Tutto nasce da alcune immagini pubblicate su Reddit, nella community r/Supercars, dove un utente ha condiviso le condizioni in cui versa la rara supercar italiana: telaio visibilmente compromesso, fiancata destra completamente devastata e muso anteriore ridotto a un cumulo di lamiere e carbonio. Le fotografie raccontano, meglio di qualsiasi parola, la violenza dell’impatto che ha trasformato uno dei soli duemila esemplari prodotti in un doloroso simbolo della fragilità che può celarsi dietro la potenza e il design raffinato.

Un’auto da sogno

La Maserati MC20 rappresenta il fiore all’occhiello della casa modenese, una vettura che ha segnato il ritorno del Tridente nel segmento delle super sportive con un motore V6 biturbo da 630 cavalli, prestazioni da urlo e una tecnologia costruttiva d’avanguardia. Tuttavia, proprio quella che viene considerata la sua arma segreta, la monoscocca in carbonio sviluppata in collaborazione con Dallara, si rivela ora il punto più critico in termini di recupero e sicurezza post-incidente.

Il danno riportato dalla struttura in carbonio non è solo un problema estetico: secondo numerosi esperti del settore, le riparazioni di elementi realizzati con questa tecnologia richiedono una specializzazione elevatissima, tempi lunghi e investimenti economici notevoli. Diversamente dalle tradizionali scocche in metallo, una monoscocca in carbonio compromessa può compromettere in modo irreversibile l’integrità strutturale dell’auto, mettendo a rischio non solo il valore collezionistico, ma anche la sicurezza in caso di un eventuale ritorno su strada.

Riflessione sulle sicurezza

La situazione apre una riflessione ampia sul destino delle moderne supercar, vetture che offrono esperienze di guida senza eguali ma che, a fronte di incidenti anche non particolarmente catastrofici, rischiano di trasformarsi in costosi rottami. Nel caso specifico, non sono stati resi noti dettagli sulla dinamica dell’incidente né sulle condizioni del conducente, ma il dibattito che si è acceso tra gli appassionati mette in discussione la reale sostenibilità della riparazione di simili opere d’arte su quattro ruote.

L’episodio arriva in un momento di grande fermento per Maserati. Il marchio ha infatti da poco introdotto la nuova versione MCPura della MC20, che rappresenta un aggiornamento tecnico e stilistico della gamma. Contestualmente, la casa ha scelto di sospendere il progetto MC20 Folgore, ovvero la variante a propulsione completamente elettrica, motivando la decisione con la constatazione che il mercato delle supercar elettriche non è ancora maturo per accogliere modelli di questa fascia e filosofia costruttiva.

Dalle stelle alle stalle

La storia di questa supercar italiana ridotta a un reperto da social network, passata in poche ore dal ruolo di icona del Made in Italy a quello di monito per costruttori e appassionati, sottolinea ancora una volta quanto sia sottile il confine tra la ricerca della perfezione tecnica e la realtà di una fragilità intrinseca. Le supercar di oggi, seppur in grado di regalare emozioni e prestazioni straordinarie, sono spesso il risultato di scelte progettuali che, in caso di sinistro, rendono il percorso di riparazione più complesso e oneroso rispetto al passato.

In definitiva, l’incidente della Maserati MC20 mette in evidenza la necessità di una riflessione più ampia sull’evoluzione del settore: la corsa all’innovazione e all’esclusività deve fare i conti con la realtà della manutenzione e della sostenibilità economica delle vetture, soprattutto quando la tecnologia adottata, come la monoscocca in carbonio, si trasforma da vantaggio competitivo a tallone d’Achille. Un monito per chi sogna di possedere una supercar italiana e per chi, dall’altra parte, lavora ogni giorno per rendere queste auto non solo più veloci, ma anche più “riparabili” e durature nel tempo.

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