Microcar senza patente, cosa dice la legge sul loro uso
Scopri norme e requisiti per l'uso delle microcar in Italia: categorie, patenti AM e B1, assicurazione RC, bollo auto, ZTL e vantaggi per la mobilità urbana
Negli ultimi anni, le microcar stanno rivoluzionando la mobilità urbana nelle città italiane, offrendo una soluzione pratica e moderna a chi desidera spostarsi agilmente nei centri abitati. Questi veicoli compatti stanno guadagnando sempre più consensi grazie alla loro versatilità, ai consumi ridotti — soprattutto nella versione elettrica — e a una serie di vantaggi normativi che li rendono particolarmente appetibili sia per i giovani che per chi cerca un secondo mezzo di trasporto.
Il Codice della Strada italiano distingue chiaramente due categorie di quadricicli, elementi chiave nella diffusione delle microcar: i quadricicli leggeri e i quadricicli pesanti. I primi sono caratterizzati da un motore con potenza inferiore a 4 kW e una massa a vuoto che non supera i 350 kg, con una velocità massima limitata a 45 km/h. Queste caratteristiche li rendono ideali per l’ambiente urbano, dove la velocità contenuta si traduce in maggiore sicurezza e minore impatto ambientale. I quadricicli pesanti, invece, possono raggiungere una potenza di 15 kW e una massa di 400 kg, rappresentando una scelta più prestazionale ma soggetta a normative più stringenti.
Dimensioni molto contenute
Le dimensioni ridotte — in media 2,5 metri di lunghezza, 1,4 di larghezza e 1,3 di altezza — rappresentano uno dei punti di forza delle microcar, garantendo una straordinaria facilità di parcheggio anche negli spazi più angusti e una maneggevolezza superiore nel traffico cittadino. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’accesso gratuito alle ZTL (Zone a Traffico Limitato), un aspetto fondamentale per chi vive o lavora in centro città e vuole evitare le restrizioni imposte ai veicoli tradizionali.
Sul fronte della sicurezza, è importante sfatare alcuni luoghi comuni: contrariamente a quanto si pensa, non è obbligatorio indossare il casco a bordo delle microcar, ma è invece essenziale utilizzare sempre la cintura di sicurezza. Questo aspetto, spesso sottovalutato, contribuisce a garantire un livello minimo di protezione per i passeggeri, pur rimanendo inferiore rispetto a quello offerto da un’automobile convenzionale.
I requisiti di guida
Per quanto riguarda i requisiti di guida, chi desidera mettersi al volante di un quadriciclo leggero deve conseguire la patente AM, ottenibile già a partire dai 14 anni. Questo abbassamento dell’età minima di accesso spiega il crescente interesse dei più giovani verso questa tipologia di veicoli. Per i quadricicli pesanti, invece, è necessaria la patente B1, che può essere rilasciata dai 16 anni in su. La differenza tra le due categorie non riguarda solo la potenza e la massa, ma anche le opportunità di utilizzo e le restrizioni imposte dalla legge.
Gli aspetti fiscali e assicurativi sono altrettanto rilevanti nella scelta di una microcar. Come qualsiasi altro veicolo, anche questi mezzi sono soggetti al pagamento del bollo auto, una tassa annuale che varia in base alle caratteristiche tecniche del mezzo. A ciò si aggiunge l’obbligo di stipulare una assicurazione RC (Responsabilità Civile), necessaria per poter circolare legalmente su strada. Il premio assicurativo viene calcolato in base alla classe di merito del conducente, alla sua storia sinistri e ai dati tecnici della microcar, ma spesso sono previste tariffe agevolate per chi acquista una microcar come secondo veicolo, rendendo questa soluzione ancora più conveniente per molte famiglie.
I vantaggi ci sono
Naturalmente, i vantaggi delle microcar — come la facilità di parcheggio, i consumi ridottissimi e il minore impatto ambientale, soprattutto nelle versioni elettriche — devono essere bilanciati con alcune limitazioni strutturali. La protezione in caso di incidente resta inferiore rispetto a quella di un’auto tradizionale, e la normativa vieta la circolazione di questi veicoli su autostrade e tangenziali, restringendo il loro utilizzo al solo contesto urbano e suburbano.
L’innovazione tecnologica sta comunque cambiando rapidamente il panorama: la domanda crescente di microcar sta spingendo i costruttori a sviluppare modelli elettrici sempre più efficienti, in grado di ridurre ulteriormente i costi di esercizio e l’impatto ambientale. Parallelamente, le amministrazioni locali sono chiamate a trovare il giusto equilibrio tra la promozione di mezzi ecologici e la necessità di garantire la sicurezza stradale per tutti gli utenti.