Audi, la soluzione ai dazi di Trump è costruire in Tennessee

Audi pianifica una nuova fabbrica negli Stati Uniti per ridurre i dazi, rafforzare la produzione di veicoli elettrici e mantenere la competitività nel mercato USA

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 6 ago 2025
Audi, la soluzione ai dazi di Trump è costruire in Tennessee

Una svolta epocale si profila all’orizzonte per il settore automobilistico: Audi sta valutando la realizzazione di una nuova fabbrica sul territorio degli Stati Uniti. Questa mossa strategica, ancora in fase di studio avanzato, si inserisce come risposta concreta all’inasprimento dei dazi statunitensi sui veicoli importati dall’Europa e dal Messico. L’obiettivo è chiaro: difendere la competitività del marchio dei Quattro Anelli e rafforzare la presenza sul mercato americano, che nel 2024 ha già registrato circa 200.000 unità vendute.

Secondo le anticipazioni del quotidiano Handelsblatt, il progetto prevede la costruzione di uno stabilimento “gemello” in prossimità dell’attuale impianto Volkswagen di Chattanooga, nello stato del Tennessee. Una scelta logistica che permetterebbe ad Audi di sfruttare le infrastrutture e la rete già sviluppate dal gruppo tedesco in questa regione strategica, senza però rinunciare alla propria identità produttiva. Infatti, le intenzioni della casa di Ingolstadt sembrano orientate verso la creazione di un impianto totalmente autonomo, distinto e indipendente dalle strutture Volkswagen esistenti o in fase di realizzazione.

Una nuova sfida

Questa strategia industriale, oltre a rispondere alle sfide imposte dai dazi, consentirebbe ad Audi di mantenere prezzi competitivi e di proteggere i volumi di vendita da possibili oscillazioni dovute alle barriere commerciali. L’investimento in una fabbrica americana, infatti, permetterebbe di aggirare le restrizioni tariffarie e di cogliere nuove opportunità, tra cui la trasformazione del sito produttivo in un hub strategico per l’intera area NAFTA. In questo contesto, un ruolo centrale lo avrebbero i veicoli elettrici, la cui produzione locale potrebbe beneficiare degli incentivi previsti dalla legislazione americana per la mobilità sostenibile.

Alla guida di questa importante riflessione strategica c’è Gernot Döllner, amministratore delegato di Audi, che insieme al suo team sta analizzando diversi scenari per il futuro industriale del marchio. Sebbene non vi sia un’urgenza immediata di aumentare la capacità produttiva, l’azienda riconosce come la crescita dei prezzi al consumo, dovuta all’applicazione dei dazi, rappresenti una minaccia concreta per la competitività e la sostenibilità delle vendite negli Stati Uniti.

Una nuova fabbrica americana

La decisione di investire in una nuova fabbrica sul suolo americano avrebbe anche altre importanti ricadute. Innanzitutto, consentirebbe ad Audi di reagire con maggiore rapidità alle esigenze e alle preferenze del mercato americano, adattando l’offerta in tempo reale alle richieste dei consumatori locali. Inoltre, la produzione diretta negli Stati Uniti faciliterebbe l’accesso agli incentivi federali e statali dedicati ai veicoli elettrici, accelerando la transizione verso la mobilità a zero emissioni, una delle principali direttrici di sviluppo del settore automobilistico globale.

Questa iniziativa si inserisce in un trend sempre più evidente tra i costruttori premium europei, che stanno rafforzando la loro presenza produttiva negli Stati Uniti per superare le nuove barriere commerciali e mantenere un vantaggio competitivo sui mercati internazionali. La scelta di non condividere le infrastrutture con Volkswagen, ma di puntare su uno stabilimento autonomo, sottolinea la volontà di Audi di preservare una forte identità di brand e una flessibilità operativa indispensabile in un contesto globale in continua evoluzione.

Come risolvere un problema

In attesa della decisione definitiva, il progetto rappresenta un segnale chiaro della capacità di Audi di affrontare in modo proattivo le sfide globali dell’industria automobilistica. L’investimento in una fabbrica americana potrebbe rivelarsi una leva fondamentale non solo per superare l’ostacolo dei dazi, ma anche per rafforzare la leadership tecnologica del marchio, in particolare nel campo dei veicoli elettrici, e consolidare la posizione sui mercati nordamericani.

La prospettiva di una produzione locale negli Stati Uniti apre nuovi scenari di crescita e innovazione per Audi, che si prepara così a giocare un ruolo da protagonista nella nuova era della mobilità globale, con uno sguardo rivolto al futuro e alle esigenze di un mercato americano sempre più dinamico e competitivo.

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