Alfa Romeo ascolta gli appassionati: motori termici confermati

Alfa Romeo conferma produzione Giulia e Stelvio fino al 2027 con diesel e Quadrifoglio V6 520 CV; nuove generazioni ibride, elettriche e forse termiche slittano al 2027-2028 per problemi STLA Large

Alfa Romeo ascolta gli appassionati: motori termici confermati
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Giorgio Colari
Pubblicato il 22 ott 2025

Il futuro di Alfa Romeo si gioca su un delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, una sfida che il celebre marchio italiano ha deciso di affrontare puntando ancora con decisione sulla passione per la guida e sui motori a combustione interna. In un contesto di transizione energetica che coinvolge l’intero settore automobilistico, la casa del Biscione conferma la produzione delle attuali Giulia e Stelvio con motorizzazioni termiche fino alla fine del 2027, rispondendo così a una domanda di mercato che, soprattutto in alcune aree, continua a premiare la scelta del motore tradizionale.

Auto divertenti da guidare

Questa decisione non è frutto del caso, ma il risultato di un’attenta analisi delle tendenze commerciali. In particolare, il Regno Unito si distingue come uno dei mercati più affezionati alle vetture a ICE (Internal Combustion Engine): come sottolineato da Jules Tilstone, responsabile locale del brand, circa l’80% delle nuove immatricolazioni riguarda ancora modelli alimentati da motori a combustione. “I nostri clienti cercano auto divertenti da guidare”, ha affermato Tilstone, evidenziando come le proposte attuali di Alfa Romeo riescano a incarnare perfettamente questa filosofia.

La strategia della casa di Cassino non si limita però a prolungare la vita dei modelli esistenti. Guardando al futuro, le prossime generazioni di Giulia e Stelvio, inizialmente previste come veicoli esclusivamente elettrici, adotteranno ora una logica multi-energia. Questo significa che accanto alle motorizzazioni completamente elettriche troveranno spazio anche motorizzazioni ibride e, con alta probabilità, versioni termiche pure, in linea con la filosofia del marchio di offrire piacere di guida senza compromessi.

Quadrifoglio ancora presente

Al vertice della gamma rimarrà saldamente il badge Quadrifoglio, simbolo delle prestazioni più estreme e dell’identità sportiva di Alfa Romeo. Il CEO Santo Ficili ha confermato che il Quadrifoglio continuerà a rappresentare il top sia nelle future declinazioni elettriche che in quelle termiche, mantenendo intatta la tradizione di eccellenza tecnica e dinamica che da sempre contraddistingue il marchio.

Tra le ipotesi più accreditate per il futuro delle versioni ad alte prestazioni spicca l’adozione del prestigioso V6 Nettuno di Maserati. Questa soluzione permetterebbe di preservare le caratteristiche dinamiche e prestazionali che hanno reso celebri le versioni Quadrifoglio, sfruttando al contempo le sinergie industriali all’interno del gruppo Stellantis. Una scelta che conferma la volontà di mantenere elevati gli standard di emozione e performance, anche in un’epoca di profonda trasformazione tecnologica.

Il percorso verso la nuova generazione di Giulia e Stelvio non è però privo di ostacoli. I piani originari hanno subito dei ritardi significativi, con il lancio delle nuove vetture ora previsto non prima del 2027-2028. Una delle principali sfide riguarda l’adattamento della piattaforma STLA Large, concepita principalmente per l’elettrico, alla possibilità di ospitare anche motori termici. Questa complessità tecnica richiede soluzioni ingegneristiche innovative e rappresenta uno dei nodi cruciali del progetto.

Alta la competitività

Nell’attesa dell’arrivo dei nuovi modelli, Alfa Romeo punta a mantenere alta la competitività delle attuali Giulia e Stelvio attraverso aggiornamenti tecnologici mirati. Gli interventi riguarderanno principalmente l’infotainment, la connettività e i sistemi ADAS, mentre non sono previsti cambiamenti estetici rilevanti. Anche le motorizzazioni diesel continueranno a essere disponibili, offrendo così una gamma completa in grado di soddisfare esigenze diversificate.

La scelta di prolungare la vita delle versioni termiche evidenzia il complesso equilibrio che Alfa Romeo cerca di mantenere tra gli obiettivi di decarbonizzazione e la necessità di rispondere concretamente alle richieste del mercato. Se da una parte questa strategia potrebbe essere vista dagli ambientalisti come un rallentamento nella transizione verso l’elettrico, dall’altra rappresenta un’opportunità per concessionari e appassionati di continuare a scegliere vetture ad alte prestazioni con motori tradizionali.

Alcuni rischi normativi

Tuttavia, gli analisti del settore avvertono sui potenziali rischi normativi. Il mantenimento di una gamma con una significativa componente a combustione interna imporrà a Alfa Romeo la necessità di adottare strategie efficaci per contenere le emissioni medie della flotta, soprattutto in un contesto europeo caratterizzato da regolamentazioni ambientali sempre più stringenti.

In questo scenario, il marchio del Biscione si trova a navigare in acque agitate, cercando di preservare la propria identità sportiva e il legame con la tradizione, senza perdere di vista le esigenze di innovazione e sostenibilità. I prossimi due anni saranno decisivi per capire se la strategia di bilanciamento tra motore termico, ibrido ed elettrico saprà garantire a Alfa Romeo un ruolo da protagonista anche nell’era della mobilità del futuro.

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