Home Auto storiche Citroen Visa Chrono: parte 2 – Il restauro di un mito

Citroen Visa Chrono: parte 2 – Il restauro di un mito

L’auto come passione, nostalgia, amore per i dettagli. La Citroen Visa Chrono continua il suo viaggio. Dall’autosalone Seri si arriva a Sesto Imolese dove l’opera di restauro ha inizio…


L’auto come passione, nostalgia, amore per i dettagli. Le quattro ruote hanno sempre raccontato storie diverse. Come la filmografia, non sempre si parla di Kolossal. Esistono anche quei piccoli capolavori nascosti che, con gli anni, acquisiscono sempre più prestigio e valore. Come un buon vino, così la Citroen Visa Chrono che negli anni è divenuta una vettura ricercata. Un piccolo gioiello da restaurare.

Citroen Visa Chrono – Dove eravamo rimasti?

La prima puntata del nostro racconto ci aveva portati a Siena, da un romantico e storico meccanico chiamato Marcello Seri. Qui avevamo trovato un modello di Visa Chrono pronto per essere restaurato. Già, perchè quell’esemplare sarebbe entrato a far parte del parco auto di Citroen Italia e destinata ad eventi, raduni e a disposizione della stampa, oltre a far parte della collezione storica del marchio del doppio Chevron. Così, avevamo raccontato la genesi di questo viaggio, di questo restauro, in compagnia del signor Seri, di Maurizio Marini del Centro di Documentazione storica Citroen, e di Moreno Tassinari, il secondo protagonista di questa storia. E’ lui infatti che prelevò la Visa Chrono, e che si è occupato del restauro di questo esemplare.

Citroen Visa Chrono – un restauro approfondito


Sesto Imolese. Un’officina che trasuda passione e storia per il mondo delle quattro ruote. Sopratutto per Citroen. Non è un caso. Moreno Tassinari è uno di quei meccanici professionisti che per oltre vent’anni si è dedicato alla casa francese. E’ lui che ha dedicato anima e corpo a ridar vita alla nostra protagonista, la Visa Chrono. Ci siamo quindi recati all’interno del suo mondo, dove Moreno ci ha aperto le porte del suo regno, nel pieno dell’opera di restauro. Un restauro che ha portato qualche sorpresa di troppo. D’altro canto, restaurare una vettura ha dei processi differenti dalla creazione di una vettura nuova, in una catena di montaggio. E’ un’esplorazione, un viaggio che può presentare anche qualche sorpresa durante il cammino.

La macchina si presentava in discrete condizioni quando la prelevammo all’autosalone Seri – ci ha raccontato Tassinari – e si era partiti con la volontà di fare un restauro conservativo. In realtà, una volta arrivati in officina, abbiamo trovato una situazione un pochino diversa.

L’abbiamo prima provata, ed in seguito sollevata sul ponte. Purtroppo gli attacchi delle sospensioni ed i punti di sollevamento della vettura erano completamente andati, rovinati dal tempo.

Anche la carrozzeria presentava più problemi di quanto preventivato. C’era qualche magagna. Bisognava intervenire in maniera più sostanziosa!


Il rischio di dover impiegare più tempo per il lavoro era evidente. Ma – ovviamente – vale la pena tentare.

Il lavoro si è incentrato praticamente su tutta la vettura: ho aiutato il carrozzaio, avendo a disposizione una Visa personale intatta per sistemare i punti critici e prenderla come esempio. Chiaro, volevamo fare un bel lavoro al di là dell’estetica. Mentre da un lato ci si occupava della carrozzeria, dall’altra abbiamo iniziato a smontare il motore e tutta la meccanica. Anche qui di lavoro ce n’era da fare!

La revisione ha comportato lavori sulla scatola dello sterzo, con le boccole ed i giunti da cambiare. Si è intervenuti anche sul leveraggio delle leve del cambio. Sono state ripristinate le sospensioni, i bracci ed i piattelli che – purtroppo – erano in condizioni pietose. Sono quindi stati smontati completamente, puliti, riverniciati e zincati.

Meccanicamente inoltre, si è passati alla frizione, alla distribuzione, completamente rifatte, oltre che alla regolazione delle valvole e delle candele. Per la pulizia dei carburatori ci si è invece affidati ad un carburatorista vicino, molto appassionato e già esperto all’epoca di Visa”

Un restauro meccanico arrivato fino in profondità. Da un lato la parte meccanica, dall’altro quella estetica. Moreno Tassinari ha compiuto numerose ricerche per attenersi fedelmente a quello che era lo stile ed il design dell’originale Visa Chrono.
Il nostro viaggio sta per giungere a compimento. L’ultimo tassello? Metterla alla prova. Ma, per questo, dovrete attendere la prossima puntata!

Photo Credits: Max Serra

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