Una sola auto italiana è candidata al premio Car of the Year 2026

Ecco la lista completa delle 35 auto candidate al Car of the Year 2026, le regole della selezione e le principali novità in corsa per il titolo

Una sola auto italiana è candidata al premio Car of the Year 2026
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Giorgio Colari
Pubblicato il 19 ott 2025

L’attesa è finita: la Car of the Year 2026 entra ufficialmente nella sua fase cruciale, svelando una “long list” di ben 35 auto candidate che si contenderanno uno dei riconoscimenti più ambiti del settore automobilistico europeo. Questa competizione, ormai un punto di riferimento per costruttori e appassionati, segue il collaudato regolamento degli anni passati, concentrandosi esclusivamente su modelli nuovi o aggiornati e già presenti in almeno cinque mercati europei entro il 2025. Il percorso verso il titolo vede ora la selezione delle sette finaliste, che verranno annunciate entro la fine di ottobre, lasciando spazio a pronostici e analisi sulle reali possibilità di ciascun modello.

Un’auto già di successo

Il panorama delle vetture in gara riflette con chiarezza le trasformazioni in atto nell’industria automobilistica, dove la spinta verso la mobilità sostenibile si fa sempre più decisa. La presenza massiccia di veicoli elettrico e ibridi plug-in sottolinea la volontà dei costruttori di accelerare la transizione energetica, pur senza abbandonare l’innovazione nei segmenti tradizionali. Tra i modelli più attesi, si distinguono l’Alpine A390, la nuova Audi A6 – proposta anche in versione e-tron – e la rinnovata Q5, mentre il marchio cinese BYD conferma la sua strategia d’attacco in Europa con ben quattro proposte: Atto 2, Dolphin Surf, Seal 6 DM-i e Sealion 7.

Non mancano le sorprese, come la Dacia Bigster, pronta a ritagliarsi uno spazio tra i SUV di medie dimensioni, e la raffinata DS N°8, espressione di eleganza e tecnologia francese. L’Italia si gioca le sue carte con la Fiat Grande Panda, una novità assoluta che eredita il DNA della storica 500 e si candida a sfidare i giganti del settore. Questo modello, particolarmente atteso dagli osservatori, segna il ritorno del marchio torinese in una competizione che ha spesso premiato l’eccellenza italiana e rappresenta una scommessa importante per Stellantis sul mercato europeo.

Tutte le candidate

Il gruppo delle auto candidate si completa con una serie di proposte che abbracciano tutte le principali tendenze tecnologiche e stilistiche del momento. Troviamo la Firefly elettrica di Nio, la nuova Hyundai Ioniq 9, la Jeep Compass profondamente rinnovata, la KIA EV4, i modelli Leapmotor B10 e C10 provenienti dalla Cina, la Mazda 6e, la Mercedes-Benz CLA e una nutrita rappresentanza di marchi emergenti e consolidati. Tra questi spiccano anche la MG HS e S5, la Mini Aceman, la Mitsubishi Outlander, la nuova generazione della Nissan Leaf, l’Opel Frontera, la tanto attesa Renault 4, la Skoda Elroq, la Smart #5, la Suzuki eVitara (gemella della Toyota Urban Cruiser), la Toyota C-HR+, la Volvo ES90 e la Zeekr 7X.

La selezione di quest’anno mette in luce il consolidamento della transizione elettrico nel settore, con numerosi modelli a zero emissioni e ibridi plug-in che si affiancano a versioni termiche profondamente aggiornate. Queste ultime puntano su efficienza, tecnologie avanzate e una riduzione delle emissioni, a testimonianza dell’impegno dei costruttori nel proporre una gamma sempre più diversificata e adatta alle esigenze di un mercato europeo in rapida evoluzione.

Gli appuntamenti chiave

Il prossimo appuntamento chiave sarà il 31 ottobre, data in cui verrà ufficializzata la short list delle sette finaliste che si contenderanno il titolo. La proclamazione della vincitrice avverrà il 9 gennaio 2026, durante il prestigioso Brussels Motor Show, davanti a una platea internazionale composta da giornalisti specializzati provenienti da tutta Europa. Questo evento rappresenta non solo la celebrazione dell’eccellenza tecnica e stilistica, ma anche un osservatorio privilegiato sulle tendenze che guideranno l’industria nei prossimi anni.

Grande attenzione è rivolta alla performance della Fiat Grande Panda, che potrebbe riportare in alto il nome dell’automobilismo italiano in un contesto sempre più competitivo e globalizzato. Non meno interessante sarà seguire l’ascesa dei costruttori cinesi, la cui presenza si fa ogni anno più incisiva, e le strategie di rinnovamento dei grandi marchi storici come Audi, Mercedes-Benz e Renault. La Car of the Year 2026 si conferma così come un vero e proprio barometro dell’innovazione e della competitività, capace di anticipare i trend e di orientare le scelte di milioni di automobilisti europei.

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