Una Ferrari 288 GTO unica, all'asta esemplare con solo 2000 km
Un esemplare originale di Ferrari 288 GTO del 1985 con soli 2007 km sarà battuto da Mecum Auctions a Kissimmee. Specifiche tecniche, storia, mercato e aspettative per i collezionisti
Immaginate di possedere un pezzo di storia automobilistica ancora pulsante di vita: è questo che rappresenta la Ferrari 288 GTO che Mecum Auctions porterà sotto il martello il 17 gennaio 2026 a Kissimmee, in Florida. Parliamo di un esemplare raro tra i rarissimi: appena 272 unità prodotte, accompagnate da una percorrenza minima di 2007 km, capace di conservare intatto il patrimonio costruttivo e tecnico di quattro decenni di evoluzione motoristica. Non si tratta semplicemente di un’auto d’epoca, bensì di una dichiarazione di principio su cosa significhi preservare l’eccellenza italiana degli anni Ottanta con dedizione quasi monastica.
Un monumento all’eccellenza conservativa
Il telaio ZFFPA16B000057723 racconta una storia di conservazione rara nel panorama automobilistico collezionistico. Con soli 2007 km registrati nel contachilometri, questa creatura del 1985 rappresenta un’istantanea congelata nel tempo di come Maranello concepiva la perfezione costruttiva. Non è una semplice questione numerica: significa che ogni componente, dalla più banale vite fino ai circuiti più sofisticati, mantiene l’impronta originale dello stabilimento emiliano. Per chi comprende veramente il valore dell’autenticità, questa condizione possiede una rilevanza che trascende ampiamente la tecnica automobilistica tradizionale, toccando sfere più profonde dell’apprezzamento collezionistico.
La potenza contenuta di un’era mitica
Sotto il cofano, il design di Pininfarina cela un cuore affascinante: un biturbo V8 da 2,855 litri capace di esprimere 400 CV a 7.000 giri motore. I numeri impressionano ancora oggi: accelerazione da 0 a 100 km/h completata in 4,7 secondi, velocità massima che sfonda la barriera dei 305 kmh, peso contenuto intorno ai 1.100 kg. Considerando gli standard attuali, queste prestazioni mantengono ancora una capacità di stupore genuino, sia dal punto di vista dell’ingegneria che da quello puramente emotivo. È una lezione di come la potenza vera non risieda nella brutalità, bensì nell’equilibrio costruttivo.
L’eredità del Group B ancora viva
Benché il campionato mondiale rally Group B sia stato interrotto prima che questa 288 GTO potesse scendere in competizione, il DNA racing della vettura rimane indelebile nel suo assetto. Confrontandola con la leggendaria F40, emerge chiaramente come la 288 GTO abbia mantenuto un equilibrio più elegante tra aggressività estetica e sofisticazione costruttiva. Questa qualità è l’eredità diretta della matita di Pininfarina e delle necessità tecniche di un’automobile progettata per affrontare le sfide più estreme della competizione sportiva mondiale.
Le complessità del mercato collezionistico
L’asta presso Mecum Auctions attirerà una platea internazionale estremamente variegata, dai collezionisti privati sino alle istituzioni specializzate. Tuttavia, gli offerenti dovranno affrontare questioni tutt’altro che banali: la verificazione della documentazione storica, l’analisi approfondita dello stato dei turbocompressori e dell’impianto elettrico, la certificazione della corrispondenza tra componenti originali e eventuali sostituzioni necessarie nel tempo. A questi aspetti tecnici si sommano i costi strutturali significativi di mantenimento, assicurazione e conservazione specializzata, particolarmente onerosi per vetture di questo calibro straordinario.
Un momento cruciale per il mercato
L’evento di gennaio rappresenterà effettivamente un osservatorio privilegiato sulla fame attuale verso le supercar d’epoca: come si posizionerà effettivamente sul mercato una 288 GTO in condizioni così straordinarie? Le valutazioni finali e le offerte conseguenti forniranno una risposta definitiva sulle prospettive reali di valorizzazione delle Ferrari storiche, ancora spinte dall’eccezionale scarsità e dall’interesse globale sempre crescente dei veri collezionisti.