Un paradiso di Porsche da milioni di euro: una collezione speciale

Visita esclusiva al garage di Chanond Ruangkritya: oltre 16 Porsche tra GT3 RS, Carrera GT e la rara 911 G Safari, oltre a Ferrari, Lamborghini e modelli unici

Un paradiso di Porsche da milioni di euro: una collezione speciale
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 28 ott 2025

Nel cuore pulsante della Thailandia, un vero e proprio impero automobilistico si cela dietro le porte di un garage privato: un regno dove la passione per l’automobile si fonde con l’esclusività e l’ingegneria di altissimo livello. Protagonista di questa collezione da sogno è Chanond Ruangkritya, un nome che, tra gli appassionati di motori, evoca immediatamente immagini di supercar rare e di un amore sconfinato per le quattro ruote. La sua raccolta, divenuta oggetto di culto tra gli intenditori, ha recentemente catturato l’attenzione globale grazie alla visita della celebre Supercar Blondie, che ha documentato l’esperienza regalando al pubblico uno sguardo privilegiato su alcuni dei modelli più esclusivi e desiderati al mondo.

Una collezione vastissima

Varcando la soglia di questo santuario dell’automobilismo, si viene immediatamente travolti dall’imponenza e dalla varietà della collezione. Al centro della scena, spiccano sedici esemplari di Porsche, autentici capolavori che raccontano la storia e l’evoluzione del marchio di Stoccarda. Tra questi, la Porsche 911 997 GT3 RS occupa un posto d’onore: un’auto che per Ruangkritya non è solo un bene di lusso, ma una vera compagna d’avventura. Il collezionista racconta con entusiasmo di aver percorso dieci ore consecutive sulle strade di montagna a bordo di questa vettura, fermandosi solo per il necessario rifornimento. Un’esperienza che incarna la sua filosofia: “L’auto deve essere guidata”, non semplicemente ammirata.

Accanto a questa regina della guida “old school”, caratterizzata da un motore boxer aspirato e dal sempre più raro cambio manuale, la collezione ospita altri pezzi di valore inestimabile. Impossibile non menzionare la leggendaria Carrera GT, simbolo di un’epoca in cui le supercar erano pura espressione di potenza e tecnica, e l’introvabile 911 G Safari, una Porsche adattata per le sfide off-road che rappresenta l’estro e la creatività dei collezionisti più visionari.

Non solo Porsche

Ma il garage di Chanond Ruangkritya non si limita a celebrare la tradizione tedesca. La varietà della raccolta sorprende anche i visitatori più esperti: tra le vetture si fa notare la rarissima Ariel Atom Mugen, uno dei soli dieci esemplari prodotti al mondo, vera e propria icona di leggerezza e prestazioni estreme. Non manca lo spazio per l’innovazione giapponese, con una GReddy Toyota GR 86 modificata e una GR Yaris, che testimoniano come la passione del collezionista abbracci anche le nuove tendenze e filosofie costruttive.

L’attenzione per l’eccellenza ingegneristica si estende anche al mondo delle supercar americane, rappresentate da una splendida Ford GT, un modello che unisce il fascino della tradizione racing statunitense a una tecnologia di altissimo livello. La presenza di queste vetture, insieme ai gioielli firmati Ferrari e Lamborghini, contribuisce a rendere la collezione un vero e proprio viaggio attraverso la storia e la cultura dell’automobile sportiva.

Una mostra favolosa

La visita di Supercar Blondie ha permesso di scoprire non solo le auto più fotogeniche e desiderate, ma anche il dietro le quinte del collezionismo d’élite. La famosa influencer ha documentato con cura le strategie di conservazione e manutenzione adottate da Ruangkritya, svelando quanto lavoro e dedizione siano necessari per mantenere in perfetta efficienza queste opere d’arte su ruote. Un aspetto spesso trascurato, ma fondamentale per preservare un patrimonio che rischierebbe altrimenti di andare perduto.

La collezione solleva inoltre interessanti riflessioni sul ruolo culturale delle raccolte private. Da un lato, esse rappresentano un baluardo contro l’oblio di modelli storici e innovativi; dall’altro, trasformano le vetture, nate per essere vissute su strada, in oggetti d’investimento accessibili a pochi eletti. Tuttavia, ciò che rende unico il garage di Chanond Ruangkritya è l’approccio con cui ogni auto viene vissuta: per lui, ogni esemplare è portatore di un’esperienza di guida irripetibile, non un semplice status symbol da esibire.

Il suo modo di intendere il collezionismo bilancia perfettamente conservazione e utilizzo, facendo del garage non un museo silenzioso, ma un luogo dove la passione automobilistica si rinnova ogni giorno. In questo spazio esclusivo, ogni accensione di motore diventa un tributo alla storia, alla tecnica e alle emozioni che solo le grandi auto sanno regalare.

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