La curiosa storia delle 10.000 Mazda 323 scambiate con salsicce e acciaio

Negli anni '80, 10.000 Mazda 323 furono scambiati con salsicce, acciaio e funghi dalla DDR. Scopri questo curioso capitolo storico

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 23 giu 2025
La curiosa storia delle 10.000 Mazda 323 scambiate con salsicce e acciaio

Negli anni ’80, in piena Guerra Fredda, si consumò un evento straordinario che unì il Giappone e la Repubblica Democratica Tedesca (DDR) in un accordo commerciale fuori dal comune. Un scambio commerciale unico che coinvolse ben diecimila automobili in cambio di beni come salumi, sottaceti, funghi e acciaio. Questo insolito baratto rappresenta una delle pagine più curiose della storia automobilistica.

All’epoca, la Germania Est, governata dal regime di Erich Honecker, era alla ricerca di veicoli moderni per soddisfare le esigenze dell’élite politica e sociale. L’accordo iniziale prevedeva l’acquisto di 10.000 Toyota Corolla, ma a causa di ritardi nelle consegne, il Ministero dell’Economia giapponese decise di coinvolgere Mazda come alternativa. La scelta ricadde sulla produzione delle iconiche Mazda 323, destinate a diventare un simbolo di status nella RDA.

Le modalità di pagamento

Ciò che rendeva questo accordo davvero speciale era la modalità di pagamento. La Germania Est, priva di valuta forte utilizzabile sui mercati internazionali, propose un sistema di baratto. In cambio delle automobili, il Giappone ricevette una varietà di prodotti tipici tedeschi, tra cui le famose salsicce Thüringer Rostbratwurst, acciaio di alta qualità, pepini e funghi della regione di Spreewald. Questo scambio non solo risolse il problema economico della RDA, ma dimostrò anche come la necessità potesse superare le barriere ideologiche del tempo.

Le Mazda 323 si distinsero rapidamente come beni di lusso nella Germania Est. Con un prezzo di 24.000 marchi orientali, pari a circa cinque anni di stipendio medio di un lavoratore, queste automobili erano riservate a una ristretta élite composta da funzionari di partito e atleti di fama internazionale. Per il cittadino comune, possedere una Mazda 323 era un sogno irraggiungibile.

Nonostante il prestigio, il possesso di queste automobili comportava anche delle difficoltà. La manutenzione rappresentava una sfida significativa, poiché a Berlino Est esisteva una sola officina autorizzata per i ricambi. Questo rendeva il possesso di una Mazda 323 non solo un simbolo di status, ma anche un privilegio esclusivo, riservato a pochi fortunati.

La storia celebrata nel museo di Augusta

Oggi, questa curiosa vicenda è ricordata e celebrata al museo Mazda di Augsburg (Augusta), situato a breve distanza da Monaco di Baviera. Fondato da Walter Frey, il museo è l’unico al di fuori del Giappone dedicato interamente al marchio Mazda. Qui, i visitatori possono ammirare alcuni esemplari di queste storiche automobili, testimoni silenziosi di un’epoca in cui il commercio riusciva a creare connessioni inaspettate tra mondi apparentemente inconciliabili.

Lo scambio commerciale tra Mazda e la DDR rimane un esempio affascinante di come, anche nei periodi più rigidi della Guerra Fredda, il pragmatismo economico e la creatività potessero superare le divisioni ideologiche. Il baratto di automobili contro beni di consumo non solo risolse un problema economico, ma segnò anche un momento unico nella storia delle relazioni internazionali.

Ultime notizie