Sinner si presenta alle ATP Finals con la sua Audi fatta su misura

Il numero uno del tennis mondiale si presenta alle ATP Finals di Torino a bordo della sua supercar Audi da 760 cavalli

Sinner si presenta alle ATP Finals con la sua Audi fatta su misura
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 5 nov 2025

Jannik Sinner è arrivato a Torino per le ATP Finals nel modo che più gli somiglia: determinato e deciso, al volante della sua Audi RS6 ABT Legacy Edition. Niente voli o scorte, solo lui e la sua macchina, da Montecarlo fino alla città che ospiterà il torneo più atteso dell’anno.

La RS6 di Sinner non è un acquisto recente, ma un fedele compagno di viaggio. È un esemplare unico, realizzato in appena 200 unità dal tuner tedesco ABT Sportsline. Targata Montecarlo, vale circa 250 mila euro e sprigiona 760 CV e 980 Nm di coppia. Numeri che bastano a raccontare la sua indole: una supercar da famiglia, ma con il temperamento di una belva da pista.

Dettagli in fibra di carbonio

L’altoatesino l’ha personalizzata a suo gusto, con dettagli in fibra di carbonio, cerchi da 22 pollici e uno scarico sportivo che accompagna ogni accelerata con un suono pieno e profondo. “Me la sono fatta un po’ modificare… È l’unica cosa che mi sono concesso: quando sono in macchina mi rilasso, rifletto, mi scarico”, ha raccontato tempo fa. Parole che spiegano bene il suo rapporto con la guida: un rituale di concentrazione, quasi una parentesi di libertà.

Non sorprende che abbia scelto di raggiungere Torino da solo, macinando chilometri al volante. Per Sinner la macchina non è solo un mezzo di trasporto, ma un luogo mentale, una sorta di bolla privata dove i pensieri scorrono al ritmo del motore. Un modo per isolarsi, prepararsi e mettere ordine prima dell’arena.

Potenza pura

La ABT Legacy Edition, derivata dall’Audi RS6 Avant, è una delle station wagon più potenti mai costruite. Da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, carrozzeria muscolosa, linee affilate e finiture di pregio: potenza e understatement, come lui. Persino la scritta “One of 200” sul fianco sembra una metafora del suo percorso — raro, essenziale, inimitabile.

Nel traffico di Montecarlo, tra hypercar e lusso ostentato, la sua RS6 non urla: convince per equilibrio e sostanza. È un’auto che, come il suo proprietario, preferisce i fatti alle apparenze. Ora lo attende un’altra sfida: quella del campo, dove servirà la stessa lucidità che mostra alla guida. Perché in fondo, anche sulla terra o sul cemento, Sinner fa ciò che fa al volante: dosa la potenza, calibra ogni movimento e, quando decide di spingere, nessuno riesce a stargli dietro.

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