La rarissima supercar firmata da Alex Zanardi: un pezzo da collezione
Italdesign ha pubblicato un teaser per un tributo alla Honda NSX. Dal richiamo alla prima generazione alle ipotesi di produzione limitata e possibile evoluzione in progetto reale
Certe automobili non nascono soltanto per essere guidate: nascono per essere ricordate. E la Honda NSX Alex Zanardi Edition, presentata al Salone di Miami nel 1998, appartiene a questa ristretta élite. Creata per celebrare i due titoli consecutivi di Zanardi nel campionato CART, è forse la versione più affascinante e sottovalutata della supercar giapponese. Oggi, mentre Italdesign prepara un tributo “a un’auto iconica”, il pensiero corre inevitabilmente a lei, la Zanardi Edition del 1999, costruita in appena 50 esemplari per il mercato statunitense.
Perché nacque questa auto
Dietro la nascita di questa versione c’è un’idea chiara: coniugare la purezza tecnica della NSX originale con l’essenza delle corse. Quando Honda decise di intitolarle il modello, Alex Zanardi era il simbolo perfetto di velocità, eleganza e determinazione. Due titoli, 15 vittorie in 50 gare e un talento capace di trasformare la guida in un’arte. La “Zanardi Edition” non fu un semplice esercizio estetico: era un omaggio al pilota e, al tempo stesso, una dichiarazione d’intenti di Honda.
Visivamente, si distingueva per la tinta Formula Red, un chiaro richiamo alla livrea “Target” delle monoposto Reynard-Honda del team Chip Ganassi Racing. Il tetto rigido — una rarità, in anni in cui la NSX-T a tetto targa dominava — e i cerchi BBS alleggeriti davano subito l’impressione di un’auto più “seria”, più legata alla pista. Dentro, cuciture rosse a contrasto su pelle e Alcantara, volante dedicato e una targhetta numerata con la firma di Zanardi completavano l’atmosfera.
Le differenze con la versione standard
Ma le vere differenze erano sotto pelle. La Zanardi NSX pesava quasi 70 chili in meno rispetto a una NSX-T standard, grazie all’eliminazione del tetto amovibile, dell’impianto di servosterzo e di alcune componenti secondarie. Honda aveva rivisto le sospensioni, abbassando l’assetto di un centimetro, irrigidendo boccole e ammortizzatori, e montando una barra antirollio posteriore di diametro maggiore. Ne risultava una vettura più comunicativa, più diretta, capace di esaltare il telaio in alluminio disegnato per rispondere a ogni minima variazione dell’asfalto.
Il motore, il noto V6 da 3,2 litri (C32B) da 290 cavalli, non cambiava sulla carta, ma il comportamento dinamico era completamente diverso. I test dell’epoca parlavano di uno 0-60 mph in 4,7 secondi e una velocità massima di 163 mph (262 km/h): valori più che rispettabili per una sportiva a motore centrale di fine anni ’90. In un’epoca in cui Ferrari 355 e Porsche 911 Carrera 4 dominavano le copertine, la NSX Zanardi mostrava al mondo un’altra via: quella dell’equilibrio perfetto tra precisione ingegneristica e piacere di guida.
Ogni dettaglio raccontava una filosofia quasi artigianale. Ogni vettura era assemblata a mano nel leggendario stabilimento di Tochigi, dove Honda costruiva le versioni più speciali della NSX. Persino il telaio n. 01 — quello consegnato personalmente a Zanardi nel 1999 — pare fosse l’unico con numero di serie europeo, un piccolo mistero che oggi alimenta il fascino del modello.
Quotazione altissima
Non sorprende, dunque, che a distanza di oltre venticinque anni, la Zanardi Edition sia considerata una delle NSX più rare e ricercate. Sul mercato collezionistico americano, gli esemplari in condizioni originali superano agevolmente i 200.000 dollari, e non è raro che finiscano in collezioni private dedicate esclusivamente alle Honda più iconiche.
Per questo, quando Italdesign ha annunciato il suo nuovo progetto come “un tributo a un’auto leggendaria”, molti hanno pensato subito alla Zanardi. Non solo per la sua rarità, ma per ciò che rappresenta: la sintesi perfetta tra tecnica e spirito sportivo, tra design e determinazione umana.
Se il futuro omaggio italiano riprenderà davvero i tratti di quella coupé rossa dalle proporzioni senza tempo, allora non sarà soltanto un esercizio di stile. Sarà il riconoscimento di un’eredità: quella di un pilota che ha insegnato al mondo cosa significhi rialzarsi sempre, e di un’auto che, ancora oggi, incarna l’essenza stessa della passione meccanica. Perché la Honda NSX Zanardi Edition non è solo una macchina. È una storia di coraggio, di precisione e di orgoglio, tutto ciò che rende il mito Honda ancora vivo.
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