Smart #5, l'inedita versione plug-in non arriverà in Europa
Smart presenta la Smart 5 EHD plug in hybrid in Cina con 429 CV e batterie 20/41kWh (CLTC). In Europa Smart mantiene l'impegno per una gamma esclusivamente elettrica, riflettendo differenze di mercato e strategia
Il mercato automobilistico globale continua a evolversi con strategie sempre più diversificate, e l’ultima novità in arrivo dalla Cina ne è la dimostrazione: la Smart #5 EHD, il primo SUV plug in hybrid del marchio, debutta ufficialmente sul mercato cinese con numeri da primato, ma resterà confinata all’Asia, senza possibilità di sbarcare in Europa. Questa scelta, apparentemente controcorrente rispetto alle tendenze di altri brand, rivela le differenti visioni e priorità che guidano i grandi gruppi automobilistici nelle diverse aree del mondo.
La Smart #5 EHD si presenta con una scheda tecnica di tutto rispetto: una potenza massima di 429 CV e una coppia di 635 Nm, valori che la collocano ai vertici della categoria delle ibride ricaricabili. Il sistema propulsivo combina un motore termico 1.5 turbo benzina con un’unità elettrica da 200 kW, in grado di lavorare in perfetta sinergia per offrire prestazioni brillanti e, soprattutto, un’ampia versatilità d’uso. A seconda delle esigenze del cliente, sono disponibili due varianti di batteria: la prima, una batteria 20kWh, assicura circa 120 km di autonomia elettrica, mentre la seconda, una più generosa batteria 41kWh, spinge la percorrenza a zero emissioni fino a ben 252 km, secondo i dati forniti dal ciclo di omologazione cinese CLTC.
Una precisa strategia aziendale
La scelta di limitare la commercializzazione di questo modello esclusivamente al mercato cinese nasce da una precisa strategia aziendale. In Europa, infatti, Smart Europe ha ribadito con forza la propria visione: la tecnologia ibrida viene considerata soltanto una soluzione transitoria, in attesa di un futuro interamente elettrico. Il brand, infatti, mantiene la sua identità di produttore specializzato in veicoli a batteria, coerente con le stringenti normative sulle emissioni e con la presenza di incentivi pubblici che spingono sempre più consumatori verso la mobilità elettrica pura.
Questa posizione, però, si distingue nettamente da quella adottata da altri marchi controllati da Geely, il gruppo industriale che detiene la proprietà di Smart. Se in alcune regioni il colosso cinese sta potenziando l’offerta ibrida per rispondere a una domanda ancora elevata di soluzioni a basso impatto ambientale ma non completamente elettriche, nel Vecchio Continente la linea è chiara: elettrico sì, ibrido no.
Consumi riferiti alla Cina
Va sottolineato, inoltre, che i dati di autonomia dichiarati per la Smart #5 EHD sono riferiti al ciclo CLTC, un protocollo di omologazione tipicamente più generoso rispetto allo standard europeo WLTP. Di conseguenza, è lecito attendersi che le percorrenze reali, in condizioni di utilizzo tipiche delle strade europee, possano risultare inferiori rispetto a quelle comunicate ufficialmente. Tuttavia, anche considerando un possibile ridimensionamento delle prestazioni, la nuova plug in hybrid Smart rimane una delle proposte più interessanti per chi cerca un equilibrio tra potenza, efficienza e autonomia complessiva.
Il modello adotta l’architettura dei cosiddetti range-extender plug-in, una soluzione che prevede l’abbinamento di un propulsore termico di media cilindrata a un sistema elettrico particolarmente potente. Questo schema è pensato per massimizzare le prestazioni senza rinunciare alla possibilità di percorrere lunghi tragitti in modalità esclusivamente elettrica, grazie soprattutto alla presenza della batteria 41kWh che consente di superare la soglia dei 250 km a zero emissioni.
Un approccio diverso
La strategia di Smart riflette dunque un approccio regionale ben definito: in Cina si punta a soddisfare una domanda ancora robusta di veicoli ibridi, offrendo prodotti tecnologicamente avanzati e in grado di garantire un’autonomia complessiva – tra motore termico ed elettrico – di oltre 1.600 km. In Europa, invece, l’attenzione resta concentrata sull’elettrico puro, sia per ragioni di mercato sia per una precisa scelta d’immagine e posizionamento del brand.
Questa differenziazione consente all’azienda di sperimentare nuove soluzioni tecnologiche in un mercato estremamente competitivo come quello cinese, senza però compromettere la reputazione costruita in Europa come produttore di veicoli esclusivamente elettrici. L’episodio della Smart #5 EHD mette in luce, ancora una volta, come all’interno di uno stesso gruppo industriale come Geely possano coesistere strategie profondamente diverse, pensate per adattarsi alle specifiche condizioni di mercato e alle aspettative dei consumatori locali.