Roma, nuovi 60 autovelox per incrementare la sicurezza stradale

Il Campidoglio aumenta i controlli: quasi 3 milioni di verifiche nel 2025, 60 autovelox e piano asfalti. La legge 'Lazio strade sicure' punta su educazione e infrastrutture

Roma, nuovi 60 autovelox per incrementare la sicurezza stradale
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Giorgio Colari
Pubblicato il 14 ott 2025

Roma, città eterna. Ma anche città velocissima, almeno quando si tratta di premere sull’acceleratore nei punti sbagliati. Il risultato? Pedoni investiti, ciclisti dimenticati, e un conto salato che ogni anno si presenta puntuale, sotto forma di incidenti, feriti, morti e una marea di multe.

Ora però, qualcosa si muove. Non sulle buche – quelle ci sono ancora – ma sulla linea della sicurezza stradale. Il Campidoglio ha deciso di cambiare marcia (ma lentamente): meno velocità, più controlli, più attenzione per chi è più fragile. Tradotto: via libera a nuovi autovelox, più etilometri, strade rifatte e sanzioni a raffica.

60 nuovi autovelox: benvenuti nel futuro

La notizia è semplice e chiara: nei prossimi mesi arriveranno 60 nuovi autovelox in giro per la Capitale. Non nei vicoli tranquilli del centro storico, ma dove servono davvero: arterie a scorrimento veloce, zone teatro di infrazioni in serie, e ovviamente i quartieri della movida, come Trastevere, Testaccio e San Lorenzo, dove il binomio alcol e volante è ancora troppo frequente.

La mossa ha un obiettivo preciso: calmare il traffico, proteggere i deboli, punire i furbi. E, diciamolo, far entrare qualche milione in più nelle casse comunali, che non guasta mai. Ma se lo scopo è evitare tragedie e dare una svegliata agli automobilisti indisciplinati, ben vengano i radar e gli occhi elettronici.

Multe da record: oltre 1,3 milioni

Secondo i dati diffusi dal Dipartimento Mobilità del Campidoglio, nei primi otto mesi del 2025 sono state elevate oltre 1,3 milioni di multe. Una pioggia di verbali, spesso salati, che nel 15% dei casi riguarda infrazioni gravi o gravissime: guida pericolosa, alterazione di targa, accesso illegittimo in ZTL o corsie preferenziali. In alcuni casi, si va ben oltre la sanzione amministrativa: scattano denunce penali per falsi, omissioni o tentativi goffi di eludere i controlli.

Il numero complessivo di controlli eseguiti dalla polizia locale è impressionante: quasi tre milioni, in crescita del 10% rispetto al 2024. Un dato che segnala un cambio di passo, e che dovrebbe far riflettere chi ancora crede che il volante sia una zona franca per sfogare istinti primitivi.

Più sicurezza, ma Roma non è ancora Oslo

Il bilancio? Un primo, timido miglioramento si nota. Gli incidenti calano lievemente, ma il “tributo di sangue” – come dicono i burocrati – resta ancora intollerabilmente alto. I soggetti più colpiti sono sempre loro: pedoni e ciclisti, gli utenti fragili, spesso vittime di automobilisti distratti o semplicemente arroganti. Quelli che il freno lo usano solo in autostrada, e la freccia neanche sanno dove sia.

Asfalto nuovo (forse), ma serve anche educazione

Oltre ai controlli, il Comune annuncia un piano straordinario di rifacimento dell’asfalto su centinaia di chilometri di strade urbane. Ottimo. Ma non basteranno 60 autovelox né 100 km di manto nuovo se non si cambia la cultura del traffico: serve rispetto, serve responsabilità, serve educazione civica su quattro ruote.

Roma può diventare una città più sicura. Ma ci vuole pazienza, determinazione e sì, anche un po’ di paura di beccare una multa da 180 euro per aver corso in via Ostiense. Morale? Meglio rallentare. Per salvare punti sulla patente, euro nel portafoglio, e magari qualche vita.

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