La super berlina che domina la neve con 621 CV e l'integrale
Audi RS 7 Sportback 2026 con 621 cavalli V8 twin-turbo: accelerazione 3.17 secondi, trazione Quattro integrale, ultimo anno di produzione
Quando parliamo di Audi RS 7 Sportback, stiamo parlando di una vettura che rappresenta il culmine della ricerca di eccellenza tecnica nel segmento delle super berline ad alte prestazioni. Con una potenza di 621 cavalli, 850 Nm di coppia e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,17 secondi, questa creatura straordinaria non è semplicemente un’auto, è una dichiarazione di principi. La sua ultima incarnazione, quella del 2026, si erge come testimone di un’epoca che sta per concludersi, catturata magnificamente tra i ghiacci incontaminati delle montagne polacche della Tatra.
Non si pone limiti
L’immagine di questa super berline che domina strade coperte di neve racconta una storia affascinante: quella di una macchina che non sacrifica mai la praticità quotidiana in nome della ricerca della perfezione. Non è solo potenza bruta, è intelligenza ingegneristica applicata a ogni dettaglio, a ogni componente, a ogni microsecondo di accelerazione.
Costruita sulla solida fondazione della piattaforma MLB Evo del Gruppo Volkswagen, la stessa che sorregge vetture di calibro come l’A8, la Q8 e la Porsche Cayenne, la RS 7 rappresenta la seconda generazione di un modello che ha già scritto pagine indelebili nella storia delle berline prestazionali. Il suo profilo caratteristico, con quel portellone posteriore e la linea di tetto spiovente, la colloca in una categoria sempre più rara: quella delle liftback capaci di unire eleganza e performance assoluta.
Un’auto capace di tutto
L’esemplare immortalato dalle fotografie è una 2026 RS 7 Performance in perfette condizioni originali, un capolavoro di coerenza progettuale. La carrozzeria rifinita in Goodwood Green, abbinata agli interni esclusivi in pelle bianca e beige secondo lo standard Audi Exclusive, non rappresenta solo una scelta estetica, ma l’espressione di una filosofia che rifiuta le compromessi. Nessuna modifica, solo purezza ingegneristica nel suo stato più sublime.
A fornire la spinta a questa macchina straordinaria è un motore V8 twin-turbo da 4.0 litri potenziato dalla tecnologia mild-hybrid, capace di sviluppare una potenza di 630 cavalli con 850 Nm di coppia costante. I dati ufficiali Audi dichiarano 3,4 secondi per lo scatto da fermo a 100 km/h, ma la realtà si è dimostrata ancora più aggressiva: il proprietario ha registrato 3,17 secondi e una velocità massima di 318 km/h, il tutto su una vettura che supera le due tonnellate di peso. Numeri che incarnano la vera essenza della performance moderna.
La vera magia risiede nella trazione Quattro integrale, che permette alla RS 7 di affrontare con straordinaria eleganza anche le condizioni meteorologiche più critiche. Le immagini delle montagne Tatra completamente innevate testimoniano questa capacità: una berlina prestazionale che non rinuncia mai alla praticità e alla sicurezza, anche quando la strada si trasforma in un territorio ostile.
Non ci sarà un futuro
Ma il tramonto di questa epoca è già programmato con precisione chirurgica: il 2026 sarà l’ultimo anno di produzione della RS 7 Sportback. Audi non prevede un diretto successore, tuttavia la gamma performance non resterà scoperta. Nel 2027 arriverà la nuova RS 6 Sedan, una berlina tradizionale a quattro porte che affiancherà il rinato RS 6 Avant nel segmento delle station wagon. Questa transizione segna un cambio di filosofia significativo per il marchio dei Quattro Anelli.
Sul mercato americano, la 2026 MY parte da 130.700 dollari. Per chi desideri possedere una delle ultime RS 7 Sportback, il tempo stringe inesorabilmente: questo è l’ultimo anno disponibile prima della cessazione produttiva, rendendo ancora più desiderabile questa vettura agli occhi dei collezionisti e degli appassionati di vere superberline ad alte prestazioni. Le immagini condivise da @auditography confermano come la RS 7 continui a esercitare un fascino straordinario e senza pari, nonostante l’imminente fine della sua gloriosa era.