Mercato auto usate, la benzina mette la freccia e passa il diesel
Settembre 2025: mercato auto usate a +6,8%, benzina supera diesel nei trasferimenti netti. Ibride in crescita, Lombardia leader per trasferimenti. Trend e numeri.
Il mercato auto usate italiano vive una fase di trasformazione profonda e dinamica, come testimoniano i dati di settembre 2025: per la prima volta, la benzina supera il diesel nelle preferenze degli acquirenti, segnando un cambio di paradigma destinato a incidere sulle scelte di consumatori e operatori nei prossimi mesi. I numeri sono eloquenti: ben 480.107 trasferimenti di proprietà registrati nel solo mese di settembre, con una crescita del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento, il più marcato dell’intero 2025, riflette un’accelerazione significativa sia nei passaggi netti che nelle minivolture, a conferma di un settore in costante fermento.
Quota di alimentazioni
Nel dettaglio, la quota delle auto alimentate a benzina si attesta al 39,6%, sorpassando di misura il diesel, fermo al 39,4%. Questo sorpasso non è soltanto simbolico: rappresenta una svolta strutturale che rispecchia le nuove priorità degli italiani, sempre più orientati verso soluzioni economiche sia in fase di acquisto che nella gestione quotidiana dell’auto. Le ibride continuano a guadagnare terreno, raggiungendo il 10,6% del mercato, mentre i veicoli elettrici rimangono ancora marginali, oscillando tra l’1,2% e l’1,4%, a testimonianza di un percorso di transizione ancora lontano dalla maturità.
Analizzando i primi nove mesi del 2025, il settore ha già superato la soglia dei quattro milioni di trasferimenti di proprietà, confermando una crescita cumulata del 3,5% rispetto al 2024. Questo trend di ripresa solido evidenzia la capacità del mercato auto usate di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di scenario, rispondendo alle esigenze di risparmio e flessibilità degli utenti. Il sorpasso della benzina sul diesel sancisce la fine di un’epoca dominata dalle motorizzazioni tradizionali, a favore di scelte più pragmatiche e sostenibili.
La segmentazione delle transazioni mostra che la compravendita tra privati e aziende resta predominante, coprendo il 56,6% del totale, mentre le vendite da operatori professionali si attestano al 38,2%. Le auto-immatricolazioni, pur in crescita, rappresentano ancora una fetta limitata (4,5%), mentre il noleggio rimane marginale. Sul fronte geografico, la Lombardia si conferma leader indiscussa con il 16% dei passaggi, seguita da Lazio (9,9%), Campania (9,2%) e Sicilia (8,5%). Questi dati mettono in luce una distribuzione territoriale che premia le aree a maggiore densità di popolazione e attività economica.
L’età dei veicoli
Un’analisi dell’età dei veicoli coinvolti nei passaggi netti rivela che quasi il 50% delle transazioni riguarda auto con oltre dieci anni di vita, mentre le vetture più recenti, fino a quattro anni, rappresentano il 23% dei passaggi. Questo fenomeno sottolinea come il mercato auto usate sia ancora fortemente legato alla ricerca di soluzioni economiche, soprattutto tra i privati che puntano su modelli affidabili e a basso costo di gestione.
Le minivolture si confermano terreno fertile per la crescita delle ibride, che registrano un aumento del 13,3%, mentre il diesel mostra segnali di contrazione, pur mantenendo una leadership storica in alcune fasce di mercato. La benzina guadagna terreno grazie a prezzi più competitivi e a una maggiore facilità di rivendita, mentre emergono differenze significative tra le preferenze dei privati, orientati su vetture economiche, e quelle delle aziende, sempre più propense a comporre flotte miste che integrano soluzioni ibride per contenere costi e ridurre le emissioni.
Gli esperti attribuiscono la flessione del diesel a diversi fattori concomitanti: l’inasprimento delle normative sulle emissioni, il cambiamento nella percezione dei consumatori e l’aumento dell’offerta di alternative a benzina e ibride nel comparto dell’usato. Tuttavia, la penetrazione ancora limitata dei veicoli elettrici mette in luce le criticità del sistema: infrastrutture di ricarica insufficienti, incentivi poco incisivi e dubbi sulla reale convenienza economica frenano la diffusione di questa tecnologia.
Altri aspetti cruciali
Un altro aspetto cruciale, secondo gli addetti ai lavori, riguarda la necessità di maggiore trasparenza sulla storia veicolare e sui consumi effettivi delle auto usate, elementi fondamentali per orientare le scelte in modo più consapevole e responsabile. Nel medio termine, il mercato auto usate appare sempre più dinamico, attento alle esigenze di risparmio ma anche, seppur gradualmente, più sensibile alle implicazioni ambientali.
Sarà fondamentale, nei prossimi mesi, monitorare con attenzione l’evoluzione delle quote di mercato per tipologia di alimentazione e verificare come le politiche pubbliche sapranno sostenere la transizione verso una mobilità a minore impatto ambientale. Il futuro del mercato auto usate si giocherà proprio sulla capacità di coniugare risparmio, affidabilità e sostenibilità, rispondendo così alle nuove sfide di un settore in continua evoluzione.