Qashqai e Yaris Cross, niente cinque ai test Euro NCAP
Euro NCAP chiude il 2025 con 18 vetture a 5 stelle: Leapmotor B10 e Tesla Model Y tra i top. Nuovi criteri nel 2026 potrebbero rimescolare le classifiche
I risultati dei crash test 2025 pubblicati da Euro NCAP rappresentano una fotografia chiara e sfaccettata dello stato attuale della sicurezza automobilistica globale. Mentre il settore continua a registrare progressi evidenti, emergono ancora zone d’ombra e sfide che i costruttori dovranno affrontare nei prossimi anni, soprattutto alla luce delle nuove e più severe normative in arrivo dal 2026. In questo scenario, le valutazioni Euro NCAP non solo orientano le scelte dei consumatori, ma guidano anche l’innovazione tecnica dei produttori, chiamati a misurarsi con criteri sempre più stringenti e articolati.
Leapmotor B10 sorprende
Tra le ventitré vetture sottoposte ai rigorosi test, spicca la Leapmotor B10, che conquista la vetta della classifica grazie a risultati straordinari: ben il 93% sia nella protezione adulti che nella protezione bambini. Un successo che sottolinea la rapida ascesa dei marchi cinesi nella gara globale per la sicurezza, un tempo dominata dai costruttori europei e americani. Al fianco della Leapmotor B10 si fanno notare la Hongqi EHS7 e la BYD Seal 6, che si attestano anch’esse su punteggi di eccellenza nella protezione degli occupanti, a conferma di un trend che vede i brand asiatici sempre più protagonisti anche su questo fronte.
Tuttavia, non tutte le vetture testate sono riuscite a brillare. La Volkswagen Caddy, ad esempio, ha evidenziato criticità significative, fermandosi a un poco rassicurante 72% nella protezione degli occupanti. Più preoccupante ancora è la performance della Nissan Qashqai, che ha mostrato carenze sia nella salvaguardia di pedoni e ciclisti (65%) sia nei aiuti alla guida (62%). Questi dati mettono in luce come il divario tecnologico tra i leader del settore e i modelli meno avanzati sia ancora marcato, e come la corsa alla sicurezza non possa dirsi conclusa.
Gli storici sono davanti
In questo contesto, i costruttori storici continuano comunque a difendere la propria posizione. La Tesla Model Y si distingue con un notevole 92% nei sistemi di aiuti alla guida, mentre Mercedes, Volvo e Skoda confermano la loro presenza ai vertici delle classifiche. La Mercedes CLE Coupe, insieme alla Lucid Gravity, alla Skoda Enyaq e all’Elroq, fa parte del gruppo delle diciotto vetture che hanno ottenuto il massimo riconoscimento delle cinque stelle. Un risultato che evidenzia come, nonostante la crescente competitività dei marchi emergenti, l’esperienza e la capacità di innovazione dei costruttori tradizionali rimangano elementi chiave per eccellere.
L’analisi dei test Euro NCAP si basa su quattro pilastri fondamentali: la protezione adulti, la protezione bambini, la tutela degli utenti vulnerabili della strada e l’efficacia dei aiuti alla guida. Solo attraverso la valutazione integrata di questi elementi è possibile tracciare un quadro completo delle capacità difensive di ogni modello, distinguendo tra sicurezza passiva e attiva e offrendo una panoramica realistica delle prestazioni effettive dei veicoli.
Cosa aspettarsi dal domani
Guardando al futuro, il 2026 segnerà un punto di svolta. I criteri di valutazione saranno ancora più rigorosi, con particolare attenzione agli aiuti alla guida, ai test su impatti laterali e alle interazioni con pedoni e ciclisti. Questo scenario imporrà ai costruttori investimenti crescenti in sensoristica avanzata e nell’integrazione tra componenti hardware e software. Vetture che oggi si distinguono per le loro performance potrebbero trovarsi in difficoltà, mentre altre avranno l’opportunità di compiere un deciso salto di qualità.
Per i consumatori, il messaggio è inequivocabile: non basta più affidarsi al numero di stelle complessivo. Diventa fondamentale analizzare nel dettaglio le aree di eccellenza e le eventuali criticità di ciascun modello, scegliendo in base alle proprie reali priorità. La sicurezza non è più una questione esclusivamente legata ai sistemi passivi: l’integrazione tra struttura del veicolo, elettronica e intelligenza software è ormai il vero fattore discriminante. In quest’ottica, il ruolo di Euro NCAP si conferma sempre più centrale, rappresentando uno strumento imprescindibile sia per i costruttori che per gli acquirenti attenti e consapevoli.