Nissan Ariya, stop alla produzione dal 2025: focus sulla nuova Leaf

Nissan interrompe la produzione di Ariya dal 2025 per concentrarsi sulla nuova Leaf e sui modelli ibridi. Ecco le ragioni e cosa cambia per il futuro elettrico del marchio

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 19 set 2025
Nissan Ariya, stop alla produzione dal 2025: focus sulla nuova Leaf

Il panorama dell’auto elettrica cambia volto: dopo un debutto accolto da grandi aspettative, Nissan ha deciso di archiviare definitivamente la sua scommessa premium nel mondo dei veicoli elettrici. La protagonista di questa svolta è la Ariya, il crossover elettrico che, nonostante le premesse ambiziose, non è riuscito a conquistare il mercato e verrà tolto dalla produzione dopo il modello 2025. Una decisione che segna un nuovo capitolo nella strategia di produzione Nissan, sempre più orientata verso soluzioni accessibili e mirate a un pubblico ampio.

L’annuncio ufficiale è arrivato come una scossa nel settore: la casa automobilistica giapponese interromperà la produzione del suo SUV elettrico di fascia alta, una scelta che riflette le difficoltà incontrate dal modello sin dal lancio. La Ariya era stata presentata come il simbolo della nuova era elettrica del marchio, ma il prezzo di partenza superiore ai 40.000 dollari l’ha posizionata in una nicchia estremamente competitiva, dove la battaglia si gioca non solo sull’innovazione ma anche – e soprattutto – sulla capacità di offrire un prezzo competitivo.

Pesa la scelta del sito produttivo

A pesare in modo decisivo sul destino del crossover è stata anche la scelta della sede produttiva. L’assemblaggio nello stabilimento di Tochigi, in Giappone, ha comportato un’esposizione diretta alle tariffe d’importazione del 15% per il mercato statunitense, erodendo i margini di profitto e rendendo la Ariya meno appetibile rispetto ai rivali prodotti localmente. Un ostacolo che ha influito in modo significativo sulle performance commerciali, portando Nissan a rivedere radicalmente la propria strategia.

Il futuro ora guarda altrove. Le risorse che fino ad oggi erano destinate alla produzione della Ariya saranno reindirizzate verso lo sviluppo della nuova Leaf 2026, che si preannuncia come l’auto elettrica più economica al momento del lancio. Questa scelta segna un cambio di rotta chiaro: la casa nipponica intende puntare su modelli accessibili, capaci di attrarre una clientela più vasta e di democratizzare l’accesso alla mobilità elettrica. In un contesto in cui la concorrenza si fa sempre più agguerrita, la Leaf diventa così il simbolo della nuova filosofia di Nissan: tecnologia avanzata, ma con un occhio attento al portafoglio dei consumatori.

Negli Usa solo LEAF

L’offerta elettrica della casa giapponese negli Stati Uniti, quindi, si ridurrà temporaneamente alla sola Leaf, in attesa dell’arrivo di nuovi modelli già annunciati. Tra questi, particolare interesse ruota attorno al futuro Rogue Hybrid, un SUV ibrido che promette di essere la risposta ideale per chi cerca una soluzione di transizione verso l’elettrico senza rinunciare alla praticità e alla versatilità di un veicolo a combustione interna. Questa strategia, che prevede l’introduzione di alternative ibride, riflette la necessità di proporre opzioni intermedie che accompagnino gradualmente i clienti verso la piena elettrificazione, senza mettere a rischio la redditività aziendale.

Il ritiro della Ariya rappresenta, in realtà, solo l’ultimo atto di una più ampia ristrutturazione interna. Negli ultimi anni, Nissan ha chiuso storici stabilimenti in Giappone, ridotto il personale e avviato un profondo rinnovamento del management, tutto con l’obiettivo di adattarsi a un mercato globale in rapida evoluzione. L’esperienza maturata con la Ariya dimostra come il successo nel settore dei veicoli elettrici sia oggi legato a doppio filo non solo alla tecnologia, ma anche alla capacità di offrire prezzi competitivi, una localizzazione produttiva efficiente e una flessibilità strategica senza precedenti.

Garanzie rispettate

Per i clienti che hanno già scelto la Ariya, Nissan garantisce la continuità dei servizi di assistenza e il rispetto delle garanzie contrattuali, ma esclude categoricamente una futura ripresa della produzione di questo modello. Gli esemplari ancora disponibili presso i concessionari rappresentano quindi le ultime occasioni per chi desidera acquistare il crossover elettrico della casa giapponese, destinato a diventare presto un pezzo da collezione per gli appassionati del marchio.

In definitiva, la vicenda della Ariya evidenzia quanto sia cruciale, nell’attuale fase di transizione dell’industria automobilistica, saper leggere in anticipo le tendenze del mercato e adattare rapidamente le strategie di prodotto. Solo così, attraverso una combinazione di prezzi accessibili, efficienza produttiva e attenzione alle esigenze reali dei consumatori, sarà possibile consolidare la posizione nel segmento dei veicoli elettrici e guidare con successo la rivoluzione della mobilità sostenibile.

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