Multata auto su carro attrezzi perché sulla corsia preferenziale: il caso
Un automobilista fiorentino ha ricevuto una multa per la sua Smart trasportata su carro attrezzi. Il Comune di Firenze ha accertato l'errore, annullato la sanzione e avviato le procedure per il rimborso, sollevando dubbi su sistemi automatici e privacy
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/09/wp_drafter_398871.jpg)
Un episodio a dir poco paradossale ha recentemente acceso i riflettori sulle falle del sistema automatizzato di rilevamento delle infrazioni stradali a Firenze: un cittadino si è visto recapitare una multa per transito in corsia riservata, nonostante la sua auto fosse completamente ferma, caricata su un carro attrezzi. Un caso che, oltre a suscitare incredulità, solleva importanti interrogativi sull’affidabilità delle tecnologie impiegate per il controllo del traffico e sulla tutela dei diritti dei cittadini.
La vicenda
La vicenda si è consumata tra la fine di giugno 2025 e il mese di settembre, quando il proprietario di una Smart ha ricevuto la notifica di una sanzione di 75 euro. L’accusa? Aver circolato in una corsia preferenziale nel cuore di Firenze. Peccato che, come avrebbe scoperto solo in seguito, la sua vettura fosse in realtà in panne e già caricata sul rimorchio di un carro attrezzi. Il tutto ha avuto inizio quando la piccola citycar è stata prelevata da piazza San Felice per una sosta temporanea in un deposito di Campi Bisenzio, in attesa di essere trasportata dal meccanico in viale Ojetti.
Durante il tragitto, il carro attrezzi ha accidentalmente imboccato una corsia riservata in piazza Puccini, facendo così scattare il sistema di telecamere di sorveglianza. Da qui, l’invio automatico della multa al proprietario della Smart, con la consueta procedura di notifica che, per ragioni di privacy, riportava esclusivamente il dettaglio della targa e non l’immagine integrale dell’infrazione.
Una multa che gridava vendetta
Stupito dall’accaduto e inizialmente convinto di dover pagare la sanzione, il cittadino ha comunque deciso di vederci chiaro. Richiedendo l’accesso agli atti, si è trovato di fronte all’assurdità: la foto scattata dal sistema mostrava inequivocabilmente la sua Smart caricata sul carro attrezzi, completamente ferma e dunque impossibilitata a commettere l’infrazione contestata. Un dettaglio che il sistema automatizzato, evidentemente, non era stato in grado di rilevare autonomamente.
La vicenda è arrivata all’attenzione pubblica grazie all’intervento del consigliere comunale Alessandro Draghi (FdI), che ha sottolineato la necessità di un controllo umano nelle situazioni non standard. “Il sistema automatico riconosce solo alcune categorie di veicoli autorizzati, mentre altre situazioni richiederebbero una verifica manuale”, ha dichiarato Draghi, evidenziando come una semplice svista procedurale abbia portato a un errore tanto eclatante quanto evitabile.
L’errore ammesso dal Comune
L’amministrazione comunale, una volta appurato l’errore, si è mossa rapidamente per archiviare la sanzione e avviare le pratiche di rimborso della multa già pagata. Tuttavia, il caso ha riacceso il dibattito sulla trasparenza delle notifiche: l’invio di prove parziali, senza l’immagine completa dell’infrazione, obbliga i cittadini a percorsi spesso tortuosi per poter dimostrare la propria innocenza. Una questione che molti utenti hanno sollevato anche sui social, dove si è discusso a lungo sull’equilibrio tra la tutela della privacy e il diritto a ricevere informazioni esaustive e chiare sulle presunte violazioni.
Non sono mancati i suggerimenti da parte degli esperti del settore, che hanno invitato a migliorare i protocolli di validazione delle infrazioni rilevate elettronicamente e a semplificare le procedure di accesso alle immagini integrali delle contestazioni. L’episodio fiorentino mette infatti in luce un nodo cruciale: per quanto le telecamere e i sistemi automatici rappresentino strumenti preziosi per il controllo del traffico urbano, il ruolo del giudizio umano resta fondamentale per garantire la correttezza e la legittimità delle sanzioni.
Se vuoi aggiornamenti su Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto: