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Mercedes-AMG SL 2022: motori, dimensioni, interni, novità

La nuova generazione delle Roadster della “Stella a Tre Punte” nasce in collaborazione con Affalterbach e propone un ampio ventaglio di novità hi-tech.

La settima erede della stirpe di roadster di altissima gamma secondo Stoccarda è anche la prima a portare in dote la trazione integrale ed il sistema di retrotreno direzionale; torna a proporre – dopo un’assenza di oltre vent’anni – la configurazione dell’abitacolo a due posti più due; viene equipaggiata con il modulo digitale composto dallo schermo strumenti (da 12.3” ad effetto tridimensionale) ampiamente configurabile e con il sistema Mbux “new gen” a display verticale da 11.9”, anch’esso regolabile e derivato in linea retta da quello adottato dalla nuova generazione della “ammiraglia” Classe S. E, ulteriore novità che vedremo più avanti, sarà anche proposta in versione ibrida.

Ecco, in estrema sintesi, i contenuti di Mercedes-AMG SL 2022, nuova serie della famiglia di supercar “en plein air” che, in previsione dei settant’anni dalla presentazione della leggendaria 300SL “Ali di Gabbiano” (1952: l’importante anniversario verrà dunque celebrato il prossimo anno) si presenta, a sostituire la precedente R231 svelata nel 2012, sotto forma di un programma di sviluppo del tutto nuovo e che, nella filosofia progettuale, si mantiene pienamente “in linea” con l’essenza della storica progenitrice degli Anni 50.

Bentornata, “Roadster” pura

Come si accennava in apertura, Mercedes-AMG SL 2022 annuncia un interessante ritorno: quello del layout 2+2 (un’impostazione di abitacolo che mancava da un ventennio, vale a dire dalla fine produzione della serie R129). Su una piattaforma anch’essa nuova (struttura in alluminio e materiali compositi realizzata da AMG specificamente per questo nuovo modello), il corpo vettura – progettato in galleria del vento – è dal canto suo fedele alle caratteristiche di stile funzionali alle altissime prestazioni della lineup di fascia più elevata della “Stella a Tre Punte”, e con un’immagine sostanzialmente più “pulita” (quindi anche decisamente più dinamica) rispetto alle serie precedenti.

Trattandosi di un progetto realizzato in tandem fra Stoccarda ed Affalterbach, la “firma” AMG si rivela nella presenza della calandra “ad ellisse” con quattordici barrette verticali cromate (un particolare filologicamente esatto: è il dettaglio che aveva esordito nel “muso” della prima 300SL del 1952), cui si affiancano i gruppi ottici a tecnologia Led Digital Light.

I cerchi AMG da 20” (a richiesta sono disponibili con disegno ottimizzato dal punto di vista dei flussi di aria e anche da 21” di diametro a finitura fucinata) ed un ampio ricorso all’aerodinamica attiva all’anteriore ed al posteriore (Airpanel sdoppiato e spoiler posteriore a sollevamento automatico e posizionamento funzionale alle condizioni di guida al di sopra degli 80 km/h di velocità; in opzione c’è un elemento attivo supplementare in fibra di carbonio in prossimità del motore) completano l’impostazione esterna della novità di Stoccarda-Affalterbach.

La capote in tela è parte integrante della dinamica

Sembra che incidano relativamente, tuttavia anche i dettagli in apparenza secondari contribuiscono alla risposta del veicolo. La capote, che torna ad essere in tela tristrato, consente un risparmio di oltre 20 kg sul peso complessivo della vettura. Soprattutto, aiuta allo spostamento verso il basso del baricentro, a tutto vantaggio della pur raffinatissima dinamica. E, altrettanto importante, permette di avere a disposizione un po’ di spazio in più nel baule. I movimenti di apertura e chiusura si completano (fino a 60 km/h) in 15”.

Dimensioni esterne

Di seguito gli ingombri “in pianta”.

  • Lunghezza: 4,7 m;
  • Larghezza: 1,91 m (specchi retrovisori esclusi);
  • Passo: 2.700 mm;
  • Capienza del vano bagagli: 213 litri (con capote ripiegata), 240 litri (con capote chiusa);
  • Peso in ordine di marcia: 1.950 kg (SL 55 4Matic+), 1.970 kg (SL 63 4Matic+).

Nella fase di “lancio” commerciale (i prezzi di vendita saranno resi noti più avanti), Mercedes-AMG SL “new gen” verrà proposta in dodici differenti finizioni di carrozzeria – comprese sei tinte “Manufaktur” – abbinabili a sei colorazioni per la capote in tela ed a nove tipi di disegno per i cerchi. A sua volta, l’impostazione esteriore potrà essere arricchita con i “pacchetti” AMG Cromo, AMG Night e Night II ed AMG Carbon.

I dettagli dell’abitacolo

All’interno, la nuova Roadster di Stoccarda propone sei combinazioni di finiture e rivestimenti in pelle Nappa (anche bicolore) con cuciture a rombi, e – per i sedili anatomici “Performance” – in microfibra “Dinamica Race” con cuciture in tinta a contrasto. Le “sedute” dispongono, di serie, dell’Airscarf, mentre i sedili AMG Performance a richiesta integrano la tecnologia ergonomica Multicontour che adatta le varie imbottiture a seconda della modalità di guida.

La strumentazione digitale si abbina all’Mbux-Mercedes Benz User Experience di terza generazione, con display da 11.9” regolabile nell’inclinazione e tecnologia AMG che riporta grafiche dedicate e informazioni specifiche della guida in circuito. Il volante multifunzione presenta a sua volta le levette in alluminio per la selezione dei rapporti, i comandi touch, uno schermo ed i sensori che rilevano la presa delle mani da parte del conducente e, in caso di emergenza, attivano i comandi di sicurezza attiva che rallentano, fino all’occorrenza a fermare, il veicolo. Posteriormente, ci sono due piccoli sedili adatti ad ospitare bambini e ragazzi fino ad un metro e mezzo di altezza.

Motorizzazioni e trasmissione

Sotto al cofano, Mercedes-AMG SL dimostra di concretizzare, e con qualcosa in più, ciò che i super-appassionati più esigenti si attendono: un’unità motrice all’altezza delle aspettative – nella fattispecie il 4.0 V8 biturbo “M177” da 585 CV di potenza massima ed 800 Nm di coppia massima che equipaggia la versione SL 63, che sarà disponibile anche in Italia, laddove in altri Paesi ci sarà anche la declinazione SL 55 da 476 CV – abbinata alla trazione integrale 4Matic+ (come detto più sopra, si tratta di un’autentica “primizia” nella storia delle Roadster di Stoccarda).

Le sigle di modello saranno dunque Mercedes-AMG SL 63 4Matic+ e Mercedes-AMG SL 55 4Matic+. La trasmissione si affida al cambio automatico 9G Speedshift MCT AMG a nove rapporti con frizione a bagno d’olio. Per l’alloggiamento nel basso vano motore della nuova AMG SL, l’”Ottovù” da 4 litri ha ricevuto una serie di modifiche di rilievo: sono nuovi, in questo senso, la coppa dell’olio, gli intercooler, i collettori e l’impianto di scarico.

Su strada, i valori prestazionali sono adeguati all’immagine ultrasportiva del modello, dunque elevatissimi: Mercedes-AMG SL 63 4Matic+ viene dichiarata per una velocità massima di 315 km/h ed in appena 3”6 per lo scatto da 0 a 100 km/h.

Sarà anche elettrificata

Più avanti, la lineup Mercedes-AMG SL si arricchirà con l’arrivo di ulteriori configurazioni: altre motorizzazioni andranno ad ampliare le proposte della Roadster di alta gamma di Stoccarda-Affalterbach, ed all’orizzonte si profila l’arrivo di una prossima declinazione ibrida Plug-in (sfrutterà, cioè, la tecnologia Hybrid AMG E Performance), che farà della nuova generazione la prima SL ibrida di sempre.

Assetto, tecnologie di bordo ed ausili attivi alla guida

Il telaio di Mercedes-AMG SL “new gen” adotta, di serie, geometrie sospensioni multilink a cinque bracci per avantreno e retrotreno con modulo AMG Active Ride Control ad azionamento idraulico attivo (in sostituzione delle tradizionali barre antirollio) e sette modalità di guida (Slippery, Comfort, Sport, Sport+ e Individual più i programmi Race ed AMG Track Pace per SL 63 4Matic+ con telemetria avanzata integrata nell’infotainment Mbux con ben 80 differenti parametri di controllo e realtà aumentata per la visualizzazione della traiettoria del miglior tempo sul giro nel display), supporti motore attivi e sistema di sollevamento (fino a 30 mm) dell’avantreno – a sua volta provvisto di memorizzazione collegata al navigatore Gps – che registra gli ostacoli.

Da segnalare, quale ulteriore novità, la presenza dell’assale posteriore direzionale (in fase con le ruote anteriori fino a 100 km/h, ed in controfase alle velocità superiori). L’impianto frenante si compone di un set di dischi in materiali compositi e fori direzionali (in opzione è disponibile un kit carboceramico).

Il modulo di sistemi ADAS fa parte della più recente serie di dispositivi di ausilio attivo (ovvero quelli di guida semi-automatizzata di Livello 2) messi a punto dai tecnici di Stoccarda: dalla tecnologia Led Digital Light per la fanaleria anteriore (che proietta simboli di pericolo di fronte alla vettura) alla frenata autonoma d’emergenza adattiva con funzione di assistenza all’approssimarsi degli incroci, al Distronic, al monitoraggio degli angoli ciechi, al Cruise Control adattivo con riconoscimento della segnaletica stradale, allo sterzo con servoassistenza attiva, al dispositivo di antisbandamento attivo (fino ad una velocità di 250 km/h), al rilevamento della stanchezza conducente.

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