Maxi operazione a Roma: smantellata rete di riciclaggio auto rubate

Carabinieri e Procura di Roma smantellano un sistema di riciclaggio di veicoli rubati tra Lazio, Campania e Calabria. Sei auto recuperate e arresti

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 20 ago 2025
Maxi operazione a Roma: smantellata rete di riciclaggio auto rubate

Un’operazione investigativa di ampio respiro ha permesso di smantellare una rete dedita al riciclaggio veicoli rubati tra Lazio, Campania e Calabria, con epicentro a Roma. Grazie all’intervento puntuale dei carabinieri della Compagnia di Pomezia, sei automobili sono state recuperate e un uomo di 35 anni, originario di Boscotrecase, è finito in manette. L’azione repressiva rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata che, da tempo, aveva messo in piedi un sofisticato sistema per sottrarre e reimmettere sul mercato veicoli di valore.

L’inchiesta

L’inchiesta, coordinata dalla procura Roma, ha preso il via nel febbraio 2023, quando durante un controllo stradale nel quartiere Divino Amore di Roma, una pattuglia dell’Arma ha fermato un’Alfa Romeo Stelvio con targhe francesi. Gli accertamenti, condotti con meticolosità, hanno portato alla luce una realtà ben più ampia di quanto apparisse in un primo momento: il veicolo, infatti, era stato rubato in Campania l’anno precedente e presentava un telaio manomesso, oltre a targhe rubate provenienti da Marsiglia, appartenenti originariamente a una Fiat 500.

Da questo episodio, i militari hanno iniziato a ricostruire l’intero schema criminale. È emerso che le auto sottratte venivano spesso acquisite da una società di autonoleggio, la quale fungeva da snodo per la successiva reimmatricolazione. Il passaggio cruciale avveniva con la complicità di un’agenzia di pratiche auto, che, attraverso una fitta rete di intermediari, intestava i veicoli a ignari titolari di società completamente estranei al traffico illecito. Questo sistema permetteva di eludere i controlli e di dare una parvenza di legalità ai mezzi rubati.

Le indagini, sviluppate in sinergia tra diverse forze dell’ordine e coordinate dagli inquirenti della procura di Roma, hanno permesso di seguire le tracce lasciate dal gruppo criminale attraverso tre regioni italiane. Il risultato è stato il sequestro auto di sei veicoli: tre Alfa Romeo Stelvio, una Smart Fortwo, una Fiat Panda e una Fiat 500 X. Tutti i mezzi risultavano essere stati sottratti nelle province di Napoli, Salerno e Benevento, per poi essere trasportati nella Capitale, dove venivano “ripuliti” e pronti per una nuova vita, spesso attraverso il noleggio o la vendita a terzi ignari.

L’organizzazione agiva secondo un modus operandi ormai rodato: una volta perpetrato il furto, i veicoli venivano sottoposti a una serie di modifiche sui dati identificativi, con la falsificazione di documenti e la sostituzione delle targhe. Grazie all’appoggio di professionisti del settore automobilistico, le auto erano così pronte per essere rimesse in circolazione, sfuggendo ai controlli delle autorità e generando ingenti profitti illeciti.

Attività protratta per mesi

L’attività investigativa si è protratta per diversi mesi, coinvolgendo numerosi soggetti e svelando una rete ben strutturata che operava su scala interregionale. L’apice dell’operazione è stato raggiunto con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 35enne di Boscotrecase, individuato come il principale artefice delle operazioni di riciclaggio. L’uomo, ora detenuto presso il carcere di Napoli Poggioreale, dovrà rispondere di numerosi capi d’imputazione legati al traffico e alla ricettazione di auto rubate.

Questo successo investigativo rappresenta un segnale importante nella lotta contro il riciclaggio veicoli rubati e le attività criminali che, attraverso la complicità di figure insospettabili e la sofisticazione dei metodi, minano la sicurezza e la legalità nel settore automobilistico. Il lavoro sinergico tra carabinieri, procura e forze dell’ordine locali si conferma ancora una volta fondamentale per il contrasto a fenomeni di criminalità organizzata che attraversano i confini regionali e coinvolgono settori apparentemente lontani dal crimine.

Necessità di maggiori controlli

Il caso, inoltre, pone l’accento sulla necessità di rafforzare i controlli sulle società di autonoleggio e sulle agenzie di pratiche auto, che, anche se spesso in modo inconsapevole, possono diventare strumenti per la legalizzazione di mezzi sottratti ai legittimi proprietari. L’invito delle autorità è rivolto sia agli operatori del settore che ai cittadini, affinché prestino la massima attenzione nella compravendita e nel noleggio di veicoli, verificando sempre la provenienza e la regolarità dei documenti.

L’operazione appena conclusa dimostra come il fenomeno del riciclaggio veicoli rubati sia tutt’altro che marginale e richieda un impegno costante da parte delle istituzioni, per tutelare non solo il patrimonio automobilistico, ma anche la fiducia dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine e della giustizia.

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